lunedì 22 febbraio 2021

L'ultimo spettacolo al cine: Petrunya

 

Giusto un anno fa, in queste ore, Elle e io vedevamo l'ultimo film al cinema. Non avrei mai pensato che sarebbe stato impossibile tornarci. Manco quest'estate, quella breve parentesi con qualche cinema aperto, in particolare all'aperto, ci siamo tornati. In questi 12 mesi è cambiato il mondo, in parte siamo cambiati anche noi, tanto da non avere la certezza di ritornare come prima. Anzi...
Il film visto era Dio è donna e si chiama Petrunya di Teona Strugar Mitevska, pellicola macedone contro il razzismo sessuofobo della profonda cultura europea: una donna prende per caso la croce buttata nel fiume durante una cerimonia religiosa alla quale possono partecipare solo uomini, e scoppia il finimondo. Non la pandemia, che ci aspettava, ma una sorta di follia collettiva ben presente nella società moderna. Gratta gratta, e l'uomo diventa una bestia. Un film che vorrei rivedere. Se non l'avete visto ve lo consiglio. Speriamo al cine...

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mercoledì 15 luglio 2020

Profumo di donna, il film di Risi

L'abbiamo voluto vedere una di queste sere d'estate, perché Elle aveva trovato in una casetta dei libri Il buio e il miele, romanzo di Giovanni Arpino dal quale Dino Risi ha  tratto la pellicola. Più cinematografico il titolo Profumo di donna, dovuto alla trovata filmica del fatto che il protagonista, cieco, sente e riconosce le donne dal loro profumo, cosa mancante nel libro.
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giovedì 7 maggio 2020

Settimana goduriosa

Le foto di questi gnocchi è il più bel ricordo della SETTIMANA VEG 2019. In realtà è stata tutta una settimana esaltante, di ottime cene. Io inizialmente ero scettico su di una cucina senza uova e formaggio, ma ho cambiato idea. Non sono ancora vegano al 100%, ma potrei dire al 79% (il restante sono vegetariano). Vegano non è togliere qualcosa, ma aggiungere.
Ma cosa è la settimana veg? Si tratta di una settimana di ricette interamente vegane. Vi invito a iscrivervi da subito a quella del 2020, che avrà luogo dal 18 al 24 maggio in tutte le cucine che vorranno provare. Basta iscriversi cliccando qui, è molto semplice e non da luogo a impegni di sorta. Circa una settimana prima manderanno per mail il ricettario/guida, con il menu base da seguire e tutti i consigli nutrizionali e per fare la spesa. Una scelta buona per voi, una scelta buona per il pianeta, una scelta buona per tutti (pensate alla situazione che stiamo vivendo con il coronavirus: se non mangiassimo altri animali, molto difficilmente si sarebbe avuto il salto di specie del virus).


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lunedì 16 marzo 2020

Serata femminista #iorestoacasa

In questi giorni di coronavirus anche noi qui nell'orto in palude ci atteniamo alle disposizioni ministeriali, uscendo di casa il meno possibile. Abbiamo deciso di crearci un palinsesto privato, tra il web (instagram, fb, blog), tv, dvd, ecc. La prima serata è stata femminista. Elle ha proposto di vedere in diretta da FB  la presentazione del libro Bastava Chiedere! di Emma, attivista femminista francese edito in Italia da Laterza. A presentarlo Michela Murgia e Chiara Tagliaferri, collegate dai loro appartamenti. Una serata divertente, tra calici di vino
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giovedì 12 marzo 2020

Vegetariano, quasi vegano da un anno ...



Lo scorso anno, in occasione del mio compleanno decisi di essere vegetariano. Lo scrissi in un post molto commentato, visto l'argomento, anche con toni accesi. Tra i commenti più divertenti, quelli di chi, ignorando la varietà della cucina vegetariana e vegana, mi prospettava una vita alimentare monastica, sacrificale, triste. Niente di più falso. Essendo la

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domenica 1 marzo 2020

Alta meditazione


Per me, uno dei momenti di meditazione
più alti, è preparare il cavolo cappuccio,
di mattina, appena svegli.

Poco dopo colazione mi metto il mio
grembiule con effige di Che Guevara,
e in silenzio lo preparo.

Non piace molto a Elle, ma da quando
l'ha mangiato da mia zia, lo apprezza
molto di più.

E allora io lo preparo alla tirolese,
come da ricetta di zia: semi di
cumino e finocchietto.

Bisogna metterli in un'insalatiera
bella ampia, bagnarli con aceto
di mele e olio.

Inizio a meditare con il cucchiaio in
mano, sbattendo, come un uovo, i
semi in aceto e olio.

Poi passo ad affettare, con un buon
coltello, il cavolo cappuccio, che
deve essere tagliato fine.

L'ultimo cavolo cappuccio preso al
GAS, sembrava un pallone da calcio,
ci ho messo un sacco a tagliarlo.

Una bel modo di riflettere, meditare
sulle cose, tra un taglio e l'altro,
molto zen!

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giovedì 7 marzo 2019

Divento vegetariano

Ieri, mercoledì delle ceneri, ho mangiato l'ultimo vivente. Dal giorno del mio compleanno, che sarà martedì prossimo, diventerò vegetariano per un anno, con l'idea di rinnovare la promessa sempre. Un passo rimandando troppe volte, ma oggi veramente alla mia portata. Lo faccio per motivi etici, quindi perché rimandare? La mia compagna lo è già da qualche anno, anzi, da qualche mese è diventata vegana. In casa non mangiamo viventi da molto tempo, e io mi limitavo a mangiarli a cene fuori casa, da amici o nei ristoranti. Quindi era più per convenzioni borghesi, se così possiamo dire. Ora voglio fare saltare anche queste, per un mangiare più sano (Elle da mesi è impegnata a studiare i vari alimenti con i quali non farci mancare nessun nutriente) e più giusto. Voi che ne pensate?

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sabato 22 dicembre 2018

Buon compleanno Piero Angela

Non sapevo che Piero Angela fosse quasi novantenne. L'ho scoperto qualche settimana fa nel blog di fperale che parlava di un numero di Topolino dedicato ai novant'anni del noto giornalista/divulgatore scientifico (nella foto la copertina di quel numero). Piero Angela trasformato in fumetto per un'avventura su Topolino, anch'esso come saprete novantenne quest'anno (leggi qui). Mi sono precipitato in edicola a prendere quel numero, che ho divorato ritornando bambino (Elle è testimone del mio entusiasmo quando mi leggo Topolino, più di qualsiasi fumetto, lo confesso). Oltre all'avventura a fumetti,  in quel numero (il 3289 del 5.12.2018) , un'interessante intervista a Piero Angela. I suoi novant'anni li fa oggi. A chi non piacerebbe farli così? ... trasformati in un fumetto? E allora auguri a Piero Angela splendido novantenne.

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giovedì 8 novembre 2018

Herself nell'Orto

Dalla Palude all'Orto. Durante un'intervista in diretta in palude Elle e io ci siamo incontrati, per questo nel nostro blog abbiamo deciso di fare, ogni tanto, un'intervista in diretta. Magari con musicanti che ci sono già stati. Questa sera è la volta di Herself, già intervista su questi schermi due volte: nel 2008 per presentare Homework poi nel 2012 con un disco senza titolo. Oggi, a quasi 10 anni dal nostro primo incontro, è nell'Orto di Elle e Alli, dove ci siamo tutti a partire da ora ... se volete venite, leggete, ascoltate, partecipate. Si parlerà di Rigel Playground, nuovo disco uscito il 19 ottobre. Venite qui

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domenica 7 ottobre 2018

In attesa della stufa

A Sucate sul Garda c'è il sole, oggi, ma
fa freddo: come dicevano tutti a fine
settembre sarebbe stato così.
Mi sono alzato presto, alle 7,30 come
il mio solito, non per andare al lavoro
ma perché aspetto la stufa.
Dicono che sarà un lungo inverno freddo,
così ci siamo ordinati una bella stufa a
legna, sì a legna, non a pellet.
La legna è più sana e più vera, la vedi, la
senti profumare fuori dalla finestra, e
poi useremo la cenere per l'orto.
In attesa degli operai mi sono messo a
scrivere questi versacci, Elle è ancora
a letto, la sento rigirarsi, arriverà.
Arriverà e faremo colazione insieme, poi
aspetteremo la stufa, non vediamo l'ora
di avere un caldo diverso.

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domenica 29 aprile 2018

Elle e Alli al Trento Film Festival

In questi giorni sarò meno presente sul blog, perché inviato al Trento Film Festival con Elle per l''Orto di Elle e Ally. Consiglio di fare un salto al festival a tutti, magari ci incontriamo ...
Qui le nostre corrispondenze dal TFF 2018

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domenica 22 aprile 2018

Nonsense domenicale

Ezechiele Lupo o lupo Ezechiele?,
questo è il dilemma del mio
risveglio domenicale.
Sono ancora a letto, ho aperto
gli scuri,  la luce filtra, vedo Elle
che si sta risvegliando.
Ezechiele Lupo o lupo Ezechiele?,
chiedo a Elle appena sveglia, e
lei sorride.
Di Scooby-Doo sono sicuro, sì, (e lei
ride), io sono sveglio da un po', ho
letto Dylan Dog.
Ti è piaciuto?, mi chiede lei che lo
ha letto prima di me e non era del
tutto convinta.
Sì, mi è piaciuto perché c'era il mare,
quella signora dai capelli bianchi, un
classico, però con cose nuove.
E poi la vecchia con la falce, che lo
incontra spesso, e poi lui che si
risveglia, come noi.
Ezechiele Lupo o lupo Ezechiele?,
questo è il dilemma, di Scooby-Doo
sono sicuro ...

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martedì 27 marzo 2018

L'importanza dell'elettricità per noi

Ieri era il nostro anniversario (mio e
di Elle) del nostro primo incontro
virtuale.
Sei anni sono passati da quel primo
dialogo nel blog, un saluto di Elle a
fine intervista e via.
Quella sera intervistavo il mio
gruppo preferito, gli Offlaga
Disco Pax, grandi!
Il terzo loro cd, l'ultimo di una
band definita da me la cosa più
bella della mia generazione.
Il caso ha voluto, che proprio ieri,
in tutta la nostra via, saltasse la
corrente elettrica.
Abbiamo per questo cenato a
lume di candela, candele rosse
per tutta la casa.
Pizzoccheri cucinati da me (adoro
farli) con le verze dell'orto di Elle e
Alli, le prime dell'anno.
Mangiando pensavo all'importanza
dell'elettricità: se allora fosse saltata
non ci saremmo conosciuti.

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venerdì 29 dicembre 2017

Portare vivacità nel 2018

Come annunciato in precedenza, il 2018 mi porterà un nuovo sito, l'Orto di Elle e Alli, un vero e proprio portale pensato, scritto, fatto insieme alla mia compagna Elle, conosciuta proprio qui, su IL BLOG DELL'ALLIGATORE. Sul nostro nuovo sito approfondiremo cose relative all'orto bio, partendo dalle nostre esperienze. Nel contempo proseguirà la nostra ricerca di nuovi artisti della scena indipendente italica, con interviste che torneranno in diretta agli amici musicanti che lo vorranno, approfondimenti su cinema, libri, fumetti. Come detto in precedenza, questo blog rimarrà in vita, con alcune rubriche avviate a partire dalle Interviste in palude, i Versacci, le Locandine Cult, recensioni e tutto quello che mi verrà in mente. Per questo motivo nell'ultimo periodo sono stato poco presente nei vostri blog (anche per problemi tecnici legati alla connessione internet, a dire il vero), cosa che mi dispiace molto. Spero di tornarci presto, portando vivacità nei vostri blog, come nel mio e nel nuovo sito in partenza. Ecco, ecco un bell'augurio per il 2018: portare vivacità! 
Ci vediamo qui e nell'Orto di Elle e Alli.

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lunedì 4 dicembre 2017

Tappi al posto delle palline

Ho fatto l'albero, anzi ho addobbato l'albero
come sognavo da anni di fare,
con dei tappi.
Sì, tutti i tappi di sugero di tutte le bottiglie da
me stappate e bevute nel corso degli ultimi
due o tre anni.
Elle e io non buttiamo via nulla, teniamo da
conto un sacco di oggetti, come questi
tappi di bottiglia.
Sono belli i tappi di sughero, ben si sposano
con il verde del piccolo finto alberello e con
il rosso del filo usato.
L'alberello è arrivato venerdì con un corriere,
era tutto legato, io ho scartato il pacco, Elle
ha aperto i rami.
Poi mi sono messo all'opera, attaccando con
del filo rosso i tappi sui rami, come avevo
visto anni fa in un bar di città.
Un lavoraccio, i tappi erano una settantina, di
bottiglie diverse, io con le cose manuali sono
una schiappa, ma non con questa.
Con calma e determinazione ho tagliato il filo
della giusta misura, l'ho legato attorno ai tappi
e poi li ho fissati sui rametti.
Ho fatto tutto da solo, Elle scriveva al pc e mi
ha lasciato fare, è venuta a vedere alla fine,
aggiungendo delle semplici lucine.
Ora il buon ricordo di quelle bottiglie brilla sull'albete:
dal Bardolino al Cannonau, dal Falerno al Teroldego,
il Cabernet, il Valpolicella ...

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mercoledì 29 novembre 2017

Come in un film di Kaurismaki

Questa sera ho lasciato Bina fuori dal garage,
dicono che farà tanta neve, l'hanno detto
tutti oggi al lavoro.
Fin dal mattino ho sentito un'aria di neve,
il cielo era nuvoloso, il termometro della
farmacia segnava solo tre gradi.
Ho lasciato l'auto fuori dal garage, perché
se nevica dal garage non si può uscire,
se non dopo ore e ore a spalare.
Ogni tanto vado a vedere se ha cominciato
la magia della neve: chiamerei anche Elle,
ora impegnata a costruire il nuovo sito.
Dovevamo andare a Rovereto a vedere un
bel film, Manifesto, con Cate Blanchett,
ma non ci siamo fidati.
Ora Elle mi ha detto che da noi ci sono solo
due gradi, e io sento freddo come se fossimo
in un film di Kaurismaki.

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mercoledì 8 novembre 2017

Un nuovo blog

Questo mio piccolo blog tra circa un mese festeggerà dieci anni di vita, un bel traguardo che non molti possono vantare, anche perché sono stati dieci anni ininterrotti. Sono stati dieci anni pieni, con tanti post, interviste, rece a film, fumetti, scazzi, frizzi e lazzi. Dieci anni di cultura rock a 360°, come avevo pensato al momento della sua fondazione. In questo arco di tempo ho conosciuto tante belle persone, artisti e non, musicanti, scrittori, fumettisti, amici e compagni di strada ... e anche una compagna, Elle, che è venuta da qualche anno a vivere in palude con me. Alcuni di voi la conoscono, perché aveva un blog su questa piattaforma, chiuso da un po' di tempo. Ora io e lei abbiamo deciso di aprire un nuovo blog, anzi, un nostro portale, che ospiterà anche un blog. Si chiamerà l'Orto di Elle e Alli, e avrà come tematiche la coltivazione dell'orto bio, nostra passione comune, e la  cultura rock a 360°. IL BLOG DELL'ALLIGATORE resterà in vita, voglio rassicurarvi subito, ma ci sarà un altro spazio dove potrete leggermi. Lo stiamo progettando insieme, Elle e io. 
Se volete seguire l'evolversi del progetto e/o iscrivervi alla newsletter, cliccate qui

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domenica 2 luglio 2017

Vivere senza ammazzare

Nella mia esperienza di orticultore ho capito
che non è facile vivere senza ammazzare,
mangiare qualcosa, senza spargimento
di sangue o detersivo è impossibile.
Possono essere gli afidi sui fagioli, o le
formiche dovunque (cosa cazzo ci fanno
di tutto il cibo che immagazzinano?), le
cimici, le lumache ...
Noi, nell'orto di Elle e Alli, usiamo solo dei
metodi naturali: uccidiamo a mani nude
i nostri avversari, spruzziamo macerati di
erbe, il sapone di Marsiglia.
L'altro giorno ho pulito le belle piante di
fagioli (sempre più rossi), dagli afidi, li
ho schiacciati uno a uno, le mani erano
nere, grondanti afidi morti.
Già che c'ero, ho eliminato le cimici, che
mi hanno attaccato i bei pomodorini, pure
loro a mani nude: una mi è scappata, l'ho
ripresa nell'erba, il suo Vietnam.
Mi chiedo se ha senso, se si riesca a vivere
senza ammazzare nessun esserino vivente,
verde o rosa maialino, strisciante, volante,
piccolo e nero, dispettoso, Calimero.
Mi vorrei mangiare un'insalata, dei bisi,
o dei pomodori, senza dover far fuori
nessun essere, ma mi accorgo che è
difficile vivere senza ammazzare.

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sabato 10 giugno 2017

Ciao GoodyGoody

GoodyGoody non c'è più, il mio gatto (anche se
un gatto non è di nessuno), è morto oggi, e io
non ho più lacrime per piangerlo.
Che hai, perché sei così triste, ti è morto il
gatto?, ho sentito scherzare molte volte,
ed è vero, la mia tristezza è infinita.
Solo chi non ha vissuto con un gatto (ma
anche un cane o un ibis, forse), non può
capire: certo che sono triste, deficiente!

GoodyGoody, non so bene quanti anni avesse,
c'è sempre stato da quando ho il blog, nel
2007 quando è nato il blog lui c'era.
Era arrivato in casa da solo, qualche anno
prima, ed è spesso comparso in foto, c'era
mentre intervistavo in diretta i musicanti;
c'era a leggere il manifesto o i libri di Zio
Scriba, c'era nei film di Pasolini o in quello
dei Coen, cliccate nel tag GoodyGoody
e vedrete se c'era.

Ora bevo vino rosso, rosso come lui, per cercare di
fermare le lacrime, e rivedo gli ultimi attimi insieme,
la sua prima volta dal veterinario, mio amico, ieri, con
Elle: lei a guidare, io a tenere stretta la gabbietta,
lui che lo visita e mi dice che c'è insufficienza
renale (glielo donerei io un rene), facendomi
capire che Goody si è ormai giocato tutte le sue
vite, ci sarà poco da fare, passerà sabato a vedere,
forse la puntura estrema, mi fa capire senza
dirmelo (io inizio a piangere, Elle mi stringe).

E la puntura estrema non è servita, si è spento senza
clamore, è morto alle due o tre di notte, assistito da
mia mamma, il veterinario è venuto a bere il caffè, a
constatarne la morte, bastarda, contro la quale non ci
si può fare mai nulla, è morto di vecchiaia, si può dire,
tra i 14 e i 18 anni, credo.
A me, che non l'ho visto, non me l'hanno lasciato vedere,
non è restato che andare dal vivaista a comprare una bella
pianta da mettere sopra la sua sepoltura, nel nostro giardino.

Mi sono messo poi a zappare, zappare, zappare, una
buca profonda e larga, larga per contenere il corpo
allungato del buon GooodyGoody.
Sopra di lui, ora, una perfetta pianta di origine orientale,
la Nandina (o Bambù sacro), che si trova in origine
dall'Himalaya al Giappone: perenne, resistente al
freddo, bella anche d'inverno con le sue bacche rosse,
bacche rosse come Goody.

La vedo dalla finestra della nostra casa, la vedo dal
balcone dove negli ultimi mesi Goody viveva, la
vedo ora e ogni volta che uscirò fuori dal cancello.
Le sue bacche rosse vivranno perché nutrite
da lui, che così potrà continuare a vivere  dove
è sempre stato, dando un senso alla vita eterna:
siamo tutti inserti in questo ciclo infinito, di morte
nera e bastarda, e rinascita, rossa come Goody.

Ciao GoodyGoody ...

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