171 canzoni Dal Profondo
Etichette: AMREF, Canzoni, Cultura, Gang, Kenia, La Locomotiva, Latlantide, Paolo “Zico” Mozzicafreddo, Rock
Cultura Rock a 360°
Etichette: AMREF, Canzoni, Cultura, Gang, Kenia, La Locomotiva, Latlantide, Paolo “Zico” Mozzicafreddo, Rock
Etichette: Alligatore, Davide Ferrario, Fnac, Il manifesto, L’amore del bandito, Letteratura, Libri, Massimo Carlotto, Padova, Paolo Sorrentino, Silvana Rigobon, Veneto
Etichette: Blog, Favero, Fosbury records, Intervista, La Carne, Marco Ferreri, Nord-est, Pop, Rock, Storia, Sudore, Treviso, Valentina Dorme, Veneto
Parodia acidamente rinnovata di quel famoso film di Abel Ferrara con Harvey Keitel, spesso nudo e disperato, è una discesa agli inferi kitsch e sarcastica, come solo i cineasti tedeschi sui set Usa sanno essere. Perfetto per la parte Nicolas Cage, spesso vestito elegantemente (ha pure le mutande di marca) ma altrettanto disperato, sempre pronto a farsi di tutte le droghe possibili e immaginabili come nel cult amatissimo Via da Las Vegas era sempre pronto a bere di tutto e di più.
Tra scommesse al gioco, il rapporto di complicità con l’amante/prostituta d’alto bordo (Eva Mendes, sempre imbronciata e molto tenebrosa), tirate di coca e pipate di crack, violenze e corruzioni, il tenente porta avanti un’indagine su di un triplice omicidio nato nel modo degli spacciatori. Non mancano allucinazioni con alligatori (sì, sono originario di quelle parti), iguane, l’anima di un gangster che balla dopo la sua morte. Con gli animali Herzog mantiene uno stile documentaristico, tipico del suo cinema. Surreale l’alligatore che osserva un altro alligatore schiacciato da un’auto e poi se ne va, come le simpatiche iguane che vediamo solo noi e il tenente strafatto, ma non i suoi colleghi, o l’anima del gangster appena ucciso che balla scatenata un bel blues, interrotta solo da una seconda scarica di pallottole (il film sarebbe piaciuto un sacco ad Hunter S. Thompson).
Il finale è un tripudio di happy end. Devono aver detto ad Herzog che nel cinema hollywoodiano si usa così e lui ha voluto accontentarli alla grande. Non vi dico nulla, svelo solo che quando tutto sembra andare per il verso sbagliato al cattivo tenente, tutto all’improvviso cambia: la squadra sulla quale aveva puntato al gioco incredibilmente vince e il resto segue a ruota. È stata la sua ultima allucinazione? Chi lo sa? Esco dal cine ed ha pure smesso di piovere Nel cielo si aprono ampi squarci senza nubi, nelle grosse pozzanghere non nuotano serpi e non ci sono manco iguane. Solo un alligatore solitario e pensoso si aggira per la città: cosa scrivere di questo film?
Etichette: Abel Ferrara, Alligatori, Cinema, Droghe, Eva Mendes, Hunter S. Thompson, Iguane, Il cattivo tenente, Morte, New Orleans, Nicolas Cage, Serpi, Werner Herzog
Etichette: Alligatori, Dylan Dog, Fumetti, Gino D’Ambrosio, Lucio Filippucci, politica, Seminoles, Sergio Bonelli Editore, Tex
Etichette: Aggeggi non funzionali, Bertrand Russell, Claudio Beorchia, Elogio dell’ozio, Il diritto all’ozio, Indovinello, Ozio, Paul Lafargue, Pins, Potenza, TransHumanza, Urbino
Etichette: Blog, Blues, Estate, Intervista, Monopoli, Pop, Rock, Soliloquio d’estate, Storia, UROSS e gli UNARTISTI
Etichette: Alligatore, Cultura, Indovinello, Pins