Anche quest’anno, a gennaio, è scaduto il mio abbonamento a
il manifesto, anche quest’anno sono andato in posta e ho rinnovato. Quest’anno avevo un motivo in più per abbonarmi: la crisi che attanaglia
il manifesto e la stampa indipendente in genere. La crisi economica è crisi democratica, sarebbe un errore dimenticarlo. Per questo l’ho fatto, anche se le notizie ormai le trovo in rete, e, preso da mille cose, mi ritrovo spesso a leggere cinque/sei/sette manifesti tutti in un colpo. Questo contraddice quello che diceva uno dei fondatori del quotidiano comunista, Luigi Pintor: un giornale il giorno dopo è buono solo per incartare il pesce. Perde d’attualità.
E invece no,
il manifesto lo puoi leggere anche una settimana dopo e non è invecchiato, ma tiene bene l’usura del tempo a differenza di altri quotidiani fotocopia. Questa è la sua forza, questo lo può salvare, ai tempi di Internet, dalla scomparsa. Buoni, in questo senso, anche gli sforzi, per rinnovare il sito web nel senso della contaminazione con la Rete. Ottimo, mettere come editoriali i pezzi del blogger pacifista Vittorio Arrigoni, direttamente da Gaza (
http://guerrillaradio.iobloggo.com/), senza filtri.
Rimanendomi in tasca altri 10 euro, ho deciso di darli a Radio Base Popolare di Mestre, una radio del circuito di Popolare Network dove si ascolta musica vera e notizie non preconfezionate. Forse proprio per questo, anche loro sono in crisi.
Radio Base l’ascolto soprattutto il sabato pomeriggio, quando l’amica Press Sheep intervista in diretta giovani scrittori per la sua rubrica L’OVILE LETTERARIO (dalle ore 16,00), all’interno della trasmissione musicale FRANKY’S MOTEL di Stefano Vettoretti (molto bella, con vera musica giovane, inizia alle 14,30). Se siete lontani da Venezia, ascoltatela in streaming, come faccio io, cliccando qui
http://www.radiobase.net/index.php?id=14,6,0,0,1,0Entrate pure nell’affollata e per niente cretina chat, per vivere ancora più intensamente la trasmissione. Io ci vado spesso. Diventerà un vizio creativo e proverete del vero affetto per la radio.
http://www.radiobase.net/ Etichette: Chat, Crisi, Giornali, Il manifesto, Letteratura, Precarietà, Press Sheep, Radio, Radio Base Popolare, Rock, Sottoscrizioni, Vittorio Arrigoni