Non so perché non abbia mai visto prima di questa sera Il giardino
delle vergini suicide, credo di avere visto tutti i film di Sofia
Coppola, che adoro, tranne questo. Mi piacciono di lei anche i film
contestati, tipo Bling Ring o Somewhere, ma questo suo esordio è
potentissimo. La storia delle cinque sorelle suicide, perché soffocate
da una famiglia borghese tradizionalista americana, è super. Non è tanto
la storia, o almeno non solo la storia, magari già sentita in forme
diverse in molti film della contestazione, ma è lo stile. Si vede il suo
stile, che poi porterà avanti in tutte le opere successive. C'è uno
spirito anarchico e una cultura rock ben amalgamanti, da sembrare la
stessa cosa. La colonna sonora degli AIR è superba, ti resta dentro come
le immagini, le carrellate, i volti delle ragazze bionde, a partire
dalla più grande, interpretata da Kirsten Dunst allora diciassettenne,
diventata poi grande in altri film indimenticabili della Coppola (Marie
Antoinette su tutti). Perfetti nei ruoli di genitori conservatori il
grande James Woods e la brava Kathleen Turner. Anche loro volti che
restano impressi, come quelli dei ragazzini, inconsapevoli testimoni
delle tragedie, ma anche inconsapevoli della vita. Il giardino delle
vergini suicide è un film che ti resta dentro, anche dopo alcune ore.
Senti ancora la musica, quella musica, le immagini al rallentatore, le
festa a scuola. Uno dei migliori esordi della Storia del Cinema accanto a I 400 colpi di Truffaut. Ringrazio la Cineteca di Bologna per il
restauro a venticinque anni dall'uscita.
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