martedì 28 febbraio 2012

Due parole con Walking the Cow


Ritorna Firenze sul blog con una formazione per la prima volta in palude, i Walking the Cow (Daniel Johnston, bravi, bene …) con un nuovo cd appena uscito per una label neonata, la White Birch Records. Tutto nuovo? Tutto fresco? In realtà i WtC sono insieme dal 2005, e comprendono due componenti dei Pentolino’s Orchestra (Paolo Moretti e Martino Lega) e due dei Mirabilia (Nico Volvox e Bardus), più la voce di Michelle Davis, italo-californiana di gran talento. Insomma, giovani, ma già abbondantemente in mezzo all’underground italico da fare un disco professionalmente valido. Anzi di più …
Questo loro esordio, Monsters are easy to draw, ha infatti forza evocativa e precise idee sul suono. Nulla sembra lasciato al caso, niente sbavature, ma una sicurezza che cresce pezzo dopo pezzo. L’alternarsi al cantato della voce femminile a quella maschile (in un paio di pezzi quella maschile su 11), una ritmica piacevole, arrangiamenti pop-folk sempre graditi, insieme a momenti di elettronica per nulla invadente. Insomma, un disco che conquista subito e resta. Ma qui comincio a sbrodolare … e allora lascio la parola a loro, ai Walking the Cow. Pronti?     

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domenica 26 febbraio 2012

Libri: Cena con Gramsci

Suggestioni, quasi un sogno, su uno dei maggiori intellettuali italiani, conosciuto, come Pasolini, più all'estero che nel nostro paese. Forse per questo siamo malridotti a livello di classe dirigente. Con pochi tratti essenziali, questo libretto, edito dalla sempre pregevole BeccoGiallo, ti fa venire voglia di leggere tutto Gramsci. Fuori moda? Si chiede il giovane studente protagonista della storia. Lui vuole fare una tesi di laurea sul fondatore del PCI. Alla fine deciderà di farne una messa ... in scena.

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venerdì 24 febbraio 2012

Due parole con i Marquez

Ancora una volta i Marquez nella palude, ancora una volta con sentimento e passione, quelli scaturiti dal loro recente cd autoprodotto e diffuso gratis come il precedente sul bello e ricco sito della band (andate e scaricate, poi mi direte). S’intitola Figlio del diavolo e sembra un disco duro e arrabbiato, da pugni in tasca, nuovamente da tenere pronti (uno dei migliori pezzi è per me, non a caso, Fossero pugni in faccia). Questa rabbia pronta ad esplodere si vede già dalla copertina, con Andrea Comandini in un angolo, barba ed occhiali da intellettuale impegnato sotto un cielo grigio. No, non sta facendo la pipì, come a prima vista si potrebbe pensare, medita sul “cosa fare noi”. 
Andrea, tra qualche minuto collegato con me in diretta, è da poco tornato da un viaggio dall’altra parte del mondo, ha scritto, suonato e prodotto Figlio del diavolo quasi in completa solitudine, con accanto alcuni fidati amici dei quali poi magari ci parlerà (Antonio Comandini, Dario Giovannini, Emanuele Bartolini, Andrea Cola) . L’ha pensato in stanze d’albergo durante i suoi viaggi di lavoro, l’ha suonato in un mese di clausura in casa sua, e poi l’ha offerto al gentile pubblico a partire dal 1 febbraio. Dodici brani cantati in italiano, a volte gridati con la chitarra come accompagnamento, con organi acidi, piani poetici, incroci di chitarre, il giusto ritmo. Un album che cresce, per dirla con una frase fatta. Pronti?

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mercoledì 22 febbraio 2012

Roma sta nel Mucchio

Una serata a sostegno del Mucchio per festeggiare il ritorno in edicola a marzo. Sul palco Giorgio Canali, The Niro, Roberto Angelini, Pino Marino, Ardecore, Mosquitos, Bal Musette Motel, 2Hurt, Il Muro del Canto. Dj set Roberto Corsi (Goodfellas). Saranno presenti tutti i giornalisti del Mucchio di Roma e dintorni. L'appuntamento è per domani, giovedì 23 febbraio Locanda Atlantide Via dei Lucani 22 ore 21. Il mondo della musica si mobilita per salvare il Mucchio Selvaggio, dopo Torino, ora Roma, e in seguito Bologna, Catania, Firenze e altre città ... staranno nel Mucchio.
E per chi non conosce il Mucchio, vi invito a scaricare questo articolo presente nel numero gennaio/febbraio, che la redazione diffonde gratis. A 32 anni dall'assasinio di Valerio Verbano, clicca qui 
Anche per questo Il Mucchio Selvaggio deve vivere ...

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lunedì 20 febbraio 2012

Due parole con gli Es


Prima volta in palude per gli Es, band di pop-rock dolce e malinconico, con le nebbie del nord-est nelle vene e nei testi (ad es. 7:30 lunedì, che mi sono ascoltato questa mattina andando al lavoro, guardate il video messo ora tra i miei preferiti su YouTube ALLYDIEGO, cliccandoci sopra). Prima volta anche se hanno aleggiato spesso nel varie interviste che hanno riguardato i pregiati prodotti di casa Fosbury, autentica label indipendente trevigiana alla quale sono legatissimi. Il loro Tutti contro tutti, portiere volante è uscito lo scorso autunno con questa etichetta, assieme a Dischi Soviet Studio e gira ancora bene sul mio lettore cd.
Ma chi sono gli Es? Hanno forse qualcosa a che fare con le teorie psicanalitiche di Freud? L’es (o Id) è, secondo la teoria psicoanalitica di Sigmund Freud, quella istanza intrapsichica che "rappresenta la voce della natura nell'animo dell'uomo", leggo su wikipedia. Affascinante. Di sicuro è una band in giro da una decina di anni, a sbattersi tra ep, cd (miglior esordio per il Mucchio Selvaggio nel 2003), concerti, collaborazioni, cambi di formazioni. Ora sono ALes (voce, chitarra, tastiere, campioni), Mario Gentili (bassa, chitarra, cori), Simone Faggian (batteria), Damiano Cavallin (chitarra, campioni, cori), Tina (voce e cori). Due o tre quinti della band, forse, saranno presto in collegamento. Pronti?
 VAI AL LORO SITO http://www.musicatedesca.com

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sabato 18 febbraio 2012

Dustin, GoodyGoody ed io ...

Come sempre smanioso di comparire, GoodyGoody ha mandato a il manifesto la sua foto mentre lo legge. Come me, anche lui aderisce alla campagna per il salvataggio de il manifesto, come Dustin Hoffman. Noi ci siamo ...
Leggete e diffondete il manifesto

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giovedì 16 febbraio 2012

Due parole con Edipo


Ritorna nella palude Edipo, cantautore bresciano passato su questi schermi esattamente un anno e un giorno fa. Allora presentava il cd d’esordio autoprodotto Hanno ragione i topi, dove si intravedeva l’ironia del cantautore anni zero, che conosce quelli storici, ma ha ascoltato tanta altra musica in mezzo (dal rap all’elettronica). Di strada ne ha fatta da quel giorno, ha affinato l’arte, rischiato di andare a Sanremo prodotto da una major (potete vedere il video della canzone messo ora tra i miei preferiti su YouTube ALLYDIEGO, cliccateci sopra) e ha da poco lanciato il nuovo cd, Bacio Battaglia, con Foolica Records, ottima realtà mantovana, tra le etichette regine dell’underground italico.
Bacio Battaglia è un manifesto di puro cinismo che ti arriva dritto in faccia! Grida la cartella stampa. In realtà non mente, sono dieci canzoni cattive, rabbiose, di chi non ne può più, ma ci ragiona e canta. Canzoni pop contaminate, quello che sanno fare i cantautori di oggi. Tu non capisci un pazzo, il brano che doveva andare a Sanremo, è un perfetto esempio di questo, sia nei giochi di parole, tra l’attualità e il surreale del reale, per il declamare preciso, la presenza delle tastiere, l’atmosfera post-industriale. Poi c’è il personaggio Edipo, con la barbona nera come nella splendida copertina, un personaggio che merita di più di Sanremo. Ecco perché ospitarlo nella mia palude è un vero onore. Pronto?

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mercoledì 15 febbraio 2012

C'è tempo fino a domenica

Abbiamo tempo fino a domenica 19 febbraio per inviare un SMS al 45508 e donare 2 euro al Centro chirurgico di Kabul, in Afghanistan. La donazione può essere effettuata anche chiamando da rete fissa...

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martedì 14 febbraio 2012

Due parole con i Low-Fi


Ancora Napoli protagonista nella palude. Va forte in fatto di nuove band in questo periodo la città partenopea. Sembra stia vivendo una primavera culturale, mentre il resto d’Italia è sotto la neve e il gelo. Che sia un semplice caso o ci sia sotto qualcosa? Il Vesuvio? Lo chiederemo ai Low-Fi, ora freschi di debutto con l’album What We Are Is Secret, per l’etichetta Octopus Records, bella realtà della loro città. Cos’è questo segreto? Come mai tutta questa musica in questo periodo? Musica poi esportabile fuori dai patri confini, tra l’altro, come poche altre volte è stato possibile.
Dopo la pubblicazione dell’ep omonimo di un paio di anni fa infatti, i Low-Fi sono andati in giro per l’Europa a suonare, acquisendo quella maturità e consapevolezza che gli ha permesso di fare il salto in lungo con questo cd. Registrato ai K-lab studio con la produzione di Giuseppe Fontanella dei 24 Grana, masterizzato a Londra presso gli Swift Studio, What We Are Is Secret è contraddistinto da un bel muro del suono, costruito pazientemente, senza lasciare nulla al caso. Rock? New Wave? Elettronica? Chiamatela come vi pare, ma suona bene, e se i Low-Fi sono pronti parlerà. Pronti?  
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/lowfiband  

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domenica 12 febbraio 2012

Libri: Io le pago di Chester Brown

Il sottotitolo recita: memorie a fumetti di un cliente di prostitute, ma vi prego, non pensiate si tratti delle storie di un ex presidente del consiglio, qui si vola alto. Veramente un libro a fumetti forte, con l'autore che racconta le sue avventure di sesso con prostitute  senza nascondere nulla. Anzi, tra un incontro e l'altro Chester Brown rivela tutto della sua attività sessuale mercenaria, a colleghi, amici ed amiche, senza compiacimento, mettendo in crisi il credo borghese nell'amore sentimentale e molti luoghi comuni sul sesso a pagamento.
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venerdì 10 febbraio 2012

Due parole con i V-Device


Copertina veramente forte e significativa ad introdurre i V-Device per la prima volta nella palude. Il giovane gruppo napoletano pesta duro perché presenta una realtà dura, come il bel titolo del cd lascia intuire: Calling Europe (non vi ricorda nulla?), disco incendiario, rock autenticamente hard, uscito da pochi giorni con la label Lov & Craft (anche questo non vi ricorda nulla?). L’Europa vista da Napoli, da dove partono delle staffilate del migliore e più arrabbiato sound underground delle città per urlare il bisogno di un cambiamento a questa vecchio continente che ci piace sempre di meno. Undici pezzi ben suonati, canzoni che vanno dritte all’obbiettivo senza fronzoli e senza nessuna facile concessione.
Titoli emblematici a partire dalla title-track messa all’inizio del disco, o Citizen Kane (ascoltiamo Orson Welles), Hush, A Question of Dice, per ridisegnare i confini mentali e anche fisici dell'Europa. C’è pure ironia nei loro testi, e qualche momento dove la melodia trova spazio anche solo per un attimo. Attivi dal 2009, i V-Device hanno trovato la forma definitiva a cinque, e sono così entrati in studio di registrazione per produrre questo loro primo disco. Il nome che si sono scelti deriva da un lavoro dell’artista concettuale Nauman Bruce intitolata Something Device, e la V sta per Violenza, Vittoria, 5, insomma, questa sera spacchiamo tutto, e con Calling Europe a palla partiamo prima …  
VAI AL LORO SITO http://www.v-device.com/

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giovedì 9 febbraio 2012

PAROLA CHIAVE: Si avverano i sogni ...


Si avverano i sogni fatti tra la domenica notte e il lunedì?
Era solo uno, ma mi ha impressionato molto questa ricerca nel mio blog. Perchè qualcuno cercava questo in Rete ed è poi finito nel blog dell'Alligatore? Di lunedì, tra l'altro. Chiunque tu sia, spero tu l'abbia trovato. Spero tutti i tuoi sogni si avverino. Si dice avverino? Adesso ci sarà qualcuno che cercherà "si dice avverino?" Sì, si dice, l'ho fatto apposta per prolungare questo post cazzaro.  E apposta, si dice apposta o a posta? Be' questa è facile dai ...

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martedì 7 febbraio 2012

Due parole con Leo Pari


Leo Pari per la prima volta nella mia palude, Leo Pari questa sera in diretta sul blog. Credo che si troverà a suo agio, con le sue canzoni cantate in italiano, poetiche e folk-rock, ironiche e malinconiche, con degli arrangiamenti semplici e ricchi allo stesso tempo. Sto parlando già del suo nuovo cd perché è già partito l’ascolto. Rèsina s’intitola, ed è uscito da qualche giorno nei migliori negozi di dischi (quelli rimasti, come recita sarcastico sul suo sito), ma con una distribuzione digitale in data 11.11.11 (con la sua Gas Vintage il cd, con Digitalea/The Orchard la versione liquida). Modi moderni per diffondere la sua rèsina.
Rèsina, come quella degli alberi, linfa vitale che sgorga dalla copertina con quel cuore trafitto disegnato sulla corteccia di un albero. Rende bene l’idea questa copertina: tredici splendide canzoni d’amore (sofferto, sperato, di-sperato, ma anche felice e spensierato), tredici pezzi molto acustici, decisamente folk-rock con poca elettricità rispetto al Leo Pari dei primi due dischi. Leo è di Roma, e ascoltandolo pensi anche alla “scuola romana”, quella storica, quella che quando lui è nato faceva furore. Ma quella è una storia vecchia, questa sera parleremo di una storia nuova se la neve non ci impedirà il collegamento ... non riesco manco a collegarmi con la mail (per problemi miei, in realtà), spero ci sia. Leo, se ci sei batti un colpo …    
VAI AL SUO SITO http://www.leopari.it/

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lunedì 6 febbraio 2012

L'uomo che amava il cinema

 

Tre film al giorno, tre libri alla settimana, dei dischi di grande musica faranno la mia felicità fino alla mia morte.
Francois Truffaut (6.2.32- 21.11.84)

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sabato 4 febbraio 2012

Vediamo se riesco a caricare un video ...


Chiapperi, ci sono riuscito, storico! Anche il mio blog sta cambiando. Quella che non cambia invece, è la politica di guerra dei nostri governi. Con 415 voti favorevoli, 72 contrari e 11 astenuti, l’aula di Montecitorio ha dato il via libera al finanziamento di un altro anno di guerra in Afghanistan al costo di 780 milioni, più di 2 milioni di euro al giorno. Alla faccia della crisi e dei sacrifici per tutti, sbadierati dalla compagine guidata da Mister Mario Monti.
Leggi l’articolo completo sul sito di E.

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giovedì 2 febbraio 2012

Due parole con i 99 Posse

Per la prima volta nella palude i 99 Posse, gruppo con il quale sono cresciuto, direi bene, a partire dall’esplosione delle posse negli anni ‘90. Non è la prima volta per Marco Messina, che era già passato di qui con il suo progetto Kyò, mentre lo è per Luca ‘O Zulù Persico, che però ho già incontrato una volta dal vivo con il suo progetto Al Mukawama, avendo l’onore di portare al gruppo i viveri nel post-concerto alla FestaInRosso della mia città (non ero ancora un alligatore, per questo non mi riconoscerà). Sono ritornati insieme nei live a partire dal 2009 e poi lo scorso anno, con un disco forte e vivo come Cattivi Guagliuni, e una serie di concerti sempre più fitti e intensi. Con questo nuovo album hanno portato allo scoperto temi scomodi e poco trattati con amici di primo piano della musica più alternativa possibile e immaginabile.
Dietro quelle mani che la Storia vuole rinchiudere dentro ad un portone come nella significativa copertina, c’è un sacco di bella gente a partire da Vittorio Arrigoni e chi balla la tarantella per arrivare a fine mese (si veda il divertente video rieducativo in Rete questi giorni), da Carlo Giuliani a San Precario, santo sempre più uomo, dall’amara ironia sull’opposizione nel weekend (ora manco più quella), all’opposizione vera dei Centri Sociali dove i 99 Posse sono nati e continuano a frequentare. E poi Abel Ferrara, con il quale hanno girato il video della title-track, con il realismo e la forza di sempre, comune ad entrambi (ora tra i miei preferiti su YouTube ALLYDIEGO cliccateci sopra) ... E allora, con la voce rotta dall’emozione, annuncio la parola ai 99 Posse. Pronti?
VAI AL LORO SITO http://www.novenove.it/

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mercoledì 1 febbraio 2012

Libri: Carlo Giuliani, il ribelle di Genova

Il sottotitolo Il ribelle di Genova, nasce da una lettera del subcomandante Marcos scritta al movimento italiano nel 2003 in occasione della forte opposizione alla guerra in Iraq. Questo per dire della rilevanza internazionale presa subito da Carlo Giuliani, “caso” ancora politicamente aperto, che questo libro a fumetti indaga nei momenti della sua tragica morte, poco prima e dopo, cercando di capire chi era, cosa faceva, cosa voleva.
Per farlo prende le testimonianze dei genitori, Giuliano e Haidi e della sorella Elena. Parlano direttamente, senza filtri. Parlano del ragazzo sensibile, impegnato, e generoso. Non è un santino, ma la biografia comune dei molti ragazzi che a Genova 2001 c’erano.
Sul sito di SMEMORANDA la mia rece completa a questo libro uscito lo scorso anno per BeccoGiallo, editrice sempre attenta ai fatti della nostra Storia. Per leggerla clicca qui

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