La rete è strana, a volte si
perdono contatti tra blogger e ci si ritrova in altri spazi virtuali. Mi è
successo spesso di ritrovare ex blogger su Instagram o Twitter o Fb, dopo un
periodo che non li sentivo più. Come il caso de La Santa Furiosa, al secolo
Santa Spanò, che teneva un bel blog libero e vero, con tematiche interessanti,
La Santa Furiosa appunto. L’avevo persa di vista, e poi ritrovata in FB dove
posta belle cose altrettanto interessanti. Una di queste, che mi ha
incuriosito, è quella sulle tette, anzi, sulla liberazione dei capezzoli (femminili)
su social come FB, ma anche Instagram (degli stessi padroni), che vietano di
postare tette femminili, se non censurate da una pecetta sui capezzoli. Pecetta stupida, a
volte posta anche in mezzo alle chiappe, che secondo me non fa altro che
mettere ancora di più in risalto la zona censurata. Si sa, quando si reprime
qualcosa, poi questa ne esce ingigantita, il proibizionismo insegna. Ecco,
incuriosito da questa cosa, con il mio spirito libertario ho chiesto a Santa un’intervista,
per spiegarmi perché pubblica queste foto ironiche sulle tette e i capezzoli femminili, e cosa si può
fare per combatterequesta idiozia.
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