Andrea Chimenti e il suo Yuri
Si, credo che sia un disco in cui la politica entra a piene mani, al di là di ogni partito. Impossibile raccontare senza lasciarsi influenzare dalla realtà che stiamo vivendo. Nel romanzo Yuri è un adolescente privo di memoria. Ogni notte dimentica il giorno precedente, proiettato verso un futuro che non conosce e che non è in grado di progettare. Yuri viene allevato per l’espianto di organi venduti in un mercato nero. Yuri possiede una sola memoria quella della storia contenuta in un misterioso libro che porta sempre con sé. E’ un’allegoria dei giovani d’oggi depredati del loro futuro, delle speranze e delle possibilità da un mondo che ragiona solo in termini economici schiacciando senza scrupoli singoli e popoli. Spero di essere riuscito a raccontare tutto questo in termini poetici. Nel mio piccolo cerco sempre di usare il linguaggio della “poesia”. A dispetto di quanto spesso si crede, penso che la poesia sia un forte mezzo per indagare il quotidiano e portare alla luce l’anima delle cose e degli avvenimenti. La poesia può affondare le proprie radici nella realtà più cruda di tutti i giorni, ma spinge i propri rami oltre, offrendo inaspettati punti di vista altrimenti imperscrutabili.
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