Venezia oggi, dopo il
primo periodo pandemico, dopo il periodo di una Venezia senza
turisti, che i veneziani hanno potuto godere da soli. Ci sono tre
fratelli che festeggiano nella loro casa alla Giudecca, isola
storica della città. Due sono pescatori di moeche, cioè granchi di
laguna, nel periodo tenero, da friggere in padella con un po' di
farina, poveretti loro (una brutta fine). Il terzo un affarista nel
ramo del turismo. I primi due sono abbastanza simili, proletari duri
e puri (uno è stato in passato in carcere), che credono nel lavoro,
nell'amicizia tra compagni, nelle mattinate in laguna, con la nebbia
e nelle serate in osteria. Il terzo è diverso, pensa sempre agli
affari, ai soldi, a come portare in giro i turisti e guadagnare
schei. Anche se, è giusto dire, non sono caratteri tagliati
con l'accetta, ognuno ha pregi e difetti. Comunque sia, sembrano
andare d'amore e d'accordo, nonostante i caratteri e le idee sulla
vita. Quando poi fanno cantare al nipotino una storica
canzone di Gualtiero Bertelli (Nina ti te ricordi), è il massimo
della condivisione ...
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