Nella mia esperienza di orticultore ho capito
che non è facile vivere senza ammazzare,
mangiare qualcosa, senza spargimento
di sangue o detersivo è impossibile.
Possono essere gli afidi sui fagioli, o le
formiche dovunque (cosa cazzo ci fanno
di tutto il cibo che immagazzinano?), le
cimici, le lumache ...
Noi, nell'orto di Elle e Alli, usiamo solo dei
metodi naturali: uccidiamo a mani nude
i nostri avversari, spruzziamo macerati di
erbe, il sapone di Marsiglia.
L'altro giorno ho pulito le belle piante di
fagioli (sempre più rossi), dagli afidi, li
ho schiacciati uno a uno, le mani erano
nere, grondanti afidi morti.
Già che c'ero, ho eliminato le cimici, che
mi hanno attaccato i bei pomodorini, pure
loro a mani nude: una mi è scappata, l'ho
ripresa nell'erba, il suo Vietnam.
Mi chiedo se ha senso, se si riesca a vivere
senza ammazzare nessun esserino vivente,
verde o rosa maialino, strisciante, volante,
piccolo e nero, dispettoso, Calimero.
Mi vorrei mangiare un'insalata, dei
bisi,
o dei pomodori, senza dover far fuori
nessun essere, ma mi accorgo che è
difficile vivere senza ammazzare.
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