sabato 16 dicembre 2023

da Smemo: The L Word


Dopo avere messo quel pezzo dedicato a John Belushi, pubblicato a suo tempo sul sito di Smemoranda nel novembre/dicembre del 2004, per la rubrica L'ALTRA AMERICA, un'amica di fb mi ha chiesto di poter leggere anche il pezzo dedicato al serial TV The L Word. Lo metto così, come l'avevo pubblicato allora. Era il 28.12.2004, rileggendolo mi sono chiesto se oggi lo riscriverei così... credo di no, non avrei tutto quell'entusiamo, anche se le idee di fono sono rimaste a 20 di distanza..

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sabato 20 agosto 2022

Io e Annie 45 anni dopo

Come oggi, 45 anni fa, usciva nei cinema italiani Io e Annie (Annie Hall, Usa 1977), uno dei miei film preferiti di sempre. L'ho visto molte volte in passato (avevo una videocassetta pure con la versione originale, registrata quando su RAI 3 facevano film in originale), e anche se non lo vedo da parecchio, me lo ricordo molto bene. Continua a leggere...»

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giovedì 12 maggio 2022

Licorice Pizza film dell'anno


Per me è stato bello ritornare al cinema dopo alcuni mesi e vedere recitare il figlio di Philip Seymour Hoffman, anzi commovente. Quasi come riportare le lancette dell'orologio indietro di qualche anno, quando eravamo più felici un po' tutti, e c'era ancora quel grande attore. Ora c'è il figlio, che gli assomiglia tanto. Ha le movenze e il corpo del padre, i suoi modi. Sì, Cooper Hoffman è un buon ragazzone ingenuo, un gatto rosso simpatico al quale piace divertirsi nonostante tutto. 
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giovedì 6 febbraio 2020

Grazie Kirk!

Questa sera, di ritorno dal lavoro, ho saputo della morte di Kirk Douglas, ascoltando la mia trasmissione radiofonica preferita, Hollywood Party. Ho pensato subito al capolavoro Asso nella manica (Ace in the Hole, Usa 1951), l'unico film girato con il grande Billy Wilder. Un film molto attuale, in un'epoca di fake news, come hanno ricordato i critici cinematografici della trasmissione radio: in quel film, Kirk interpretava un giornalista spietato, che specula su di un minatore intrappolato in una miniera. Ma è uno solo di una sterminata partecipazione di film memorabili (con il giovane Kubrick, Spartacus e Orizzonti di gloria, altre due pietre miliari della Storia del Cinema). Sicuramente ognuno di voi avrà in mente un film con il grande attore americano di origini russe (all'anagrafe faceva Issur Danielovitch), volto mitico, scelte di campo intelligenti e controcorrente. Cercheremo di vedere qualche suo capolavoro nei prossimi giorni. Intanto vi consiglio di ascoltare la puntata di oggi 6 febbraio 2020 di Hollywood Party, dedicata alla scomparsa di Kirk Douglas, avvenuta ieri a 103 anni (vissuti magnificamente).
VAI A HOLLYWOOD PARTY

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mercoledì 22 gennaio 2020

Suonala ancora Jones

(Colwyn Bay 01.02.1942 - Londra 21.01.2020)

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sabato 28 dicembre 2019

Locandine cult: Good Bye, Lenin!

  Good Bye, Lenin! - Germania 2003
di Wolfgang Becker
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sabato 23 novembre 2019

Intervista impossibile?

CLICCACI SOPRA PER INGRANDIRE
Insisto nel consigliarvi questo libro, Vita eccessiva di John Belushi - Quando il gioco si fa duro, uscito per BeccoGiallo di recente, scritto da Francesco Barilli e disegnato da Lele Corvi. Ho intervistato i due autori riguardo questa sorta di intervista impossibile a fumetti al mito John Belushi. Qui, sul sito di MeLoLeggo la potete leggere integralmente.

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domenica 27 ottobre 2019

La vita di Belushi a fumetti


Grande libro per gli appassionati di cinema e in particolare di cult-movie: Vita eccessiva di John Belushi, quando il gioco si fa duro. Una sorta di intervista impossibile fatta dai due fumettisti Francesco Barilli (testo) e Lele Corvi (disegni), con un Belushi divertente e scaltro, rotondo fumetto, a ricordare gli eccessi della sua vita. Ho intervistato i due autori del libro, (l’intervita sarà presto online) e la mia ultima domanda è stata: Il vostro film preferito di John Belushi?per la loro risposta vi rimando all’intervista. Per me è Animal House, anche se vicinissimo di un pelo metto The Blues Brothers e incollato Chiamami aquila (li rivedo spesso, perché ho una confezione co i 3 dvd, anche Elle ora li conosce). 
... e il vostro film preferito con Belushi?

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domenica 26 maggio 2019

Votate ... il vostro film preferito

Con una pistola puntata alla testa, mi direste in poco tempo, il vostro film preferito? Non pensateci su troppo, altrimenti ve ne verranno in mente tanti, ma tanti, come è successo a me quando la stessa domanda l'ha fatta MikiMoz nel sul blog. Ditemene uno, uno solo, vediamo che ne esce ... dai, votate!

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martedì 25 dicembre 2018

Locandine cult: La grande abbuffata

La grande abbuffata (Italia 1973) di Marco Ferreri
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mercoledì 29 agosto 2018

Da 80 anni con questa faccia

Brooklyn 29.08.1938
A me questa faccia è sempre stata simpatica. Si tratta di quella di Elliott Gould, attore magnifico, simbolo del Cinema anni '70 e oltre, simbolo del '68 Usa e di un sacco di film-contro di quel periodo, pellicole memorabili che di sicuro avrete visto o almeno sentito nominare: M*A*S*H* , Il lungo addio, Capricorn One, California Poker, Nashville, I miei primi 40 anni, L'impossibilità di essere normaleI protagonisti, American History X, Ecco il film dei Muppett, Ocean's Eleven - Fate il vostro gioco, solo per citare i primi che mi vengono in mente di una filmografia davvero sterminata, che mi piacerebbe rivedere tutta un bel giorno. Ecco perché voglio augurare a questa faccia buon compleanno per i suoi primi 80 anni. Auguri Elliot!

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sabato 11 agosto 2018

Locandine cult: Pranzo di ferragosto

Pranzo di ferragosto di Gianni Di Gregorio
(Italia 2008)
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domenica 15 aprile 2018

Locandine cult: Poesia senza fine

  Poesia senza fine (Poesía sin fin)
di Alejandro Jodorowsky (Cile/Francia 2016)
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sabato 26 agosto 2017

Harry a pezzi ... vent'anni dopo

Come oggi, vent'anni fa veniva presentato alla Mostra del cinema di Venezia Harry a pezzi, uno dei miei film preferiti di Woody Allen (ho consumato la videocassetta a furia di vederlo). Costruito in maniera non lineare, racconta il blocco dello scrittore, Harry Block, interpretato dallo stesso Allen. Ovviamente è solo un pretesto per mettere in scena ancora una volta le ossessioni del geniale comico, le sue paure, le sue insicurezze, gli hobby, le antipatie e simpatie. Trovate geniali e battute memorabili, spesso citate, si affollano in ogni episodio (ma non è un film a episodi), come il memorabile cast che vede riuniti attori come Elisabeth Shue e Billy Crystal, un Robin Williams fuori fuoco (letteralmente), Demi Moore, Mariel Hemingway, Stanley Tucci, Judy Davis, Eric Bogosian ... il titolo italiano, pur non essendo letteralmente impeccabile, rende bene l'idea, cioè quella di un uomo a pezzi: sia perché si trova in crisi, sia perché la sua vita è ricostruita, tra fantasia e realtà, personaggi veri e personaggi inventati (che poi si raccolgono vicino al loro autore) proprio a pezzi. Divertente, geniale, liberatorio, una pellicola per mettere d'accordo chi preferisce l'Allen più comico e quello più d'autore ... per me, quello comico è d'autore.

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lunedì 10 aprile 2017

Locandine cult: Brian di Nazareth

 Brian di Nazareth (Life of Brian, GB 1979) di Terry Jones
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martedì 14 febbraio 2017

Post La La Land

Nel cinema americano
tutto è bello.
Nel cinema americano
le immondizie sono belle,
poetiche.
Nel cinema americano, le
lacrime sono belle,  la
disperazione è bella.
Nel cinema americano gli
amori impossibili sono
belli, fanno sognare.
Nel cinema americano
l'insonnia è bella, i pugni
sono belli, il jazz.
Nel cinema americano
le carceri sono belle,  i
manicomi, gli ospedali,
i collegi duri ...
Nel cinema americano
le donne violentate
sono belle, le guerre
sono belle.
Vinte o perse, sono
sempre belle, nel
cinema americano.
Per non parlare dei
marziani, con una testa
malformata, che ti vogliono
succhiare il cervello, belli.
La violenza, le auto con dei
pazzi che ti inseguono nella
notte, sono belli.
Le insicurezze sul lavoro,
un lavoro di merda, un
locale da aprire, bello.
Suonare a un party in
piscina, canzoni orribili
è bello, sempre e comunque
nel cinema americano.
Tutto è bello, per questo
ci piace.

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mercoledì 31 agosto 2016

Willy Wonka mi mancava

Willy Wonka mi mancava, era una delle
poche pellicole con Gene Wilder che non
ero mai riuscito a vedere. Chissà il perché,
non mi perdevo un suo film da ragazzino.

Frankenstein Junior è il primo che mi viene
in mente, ma anche Mezzogiorno e mezzo
di fuoco, La signora in rosso, Per favore non
toccate le vecchiette, Scusi, dov'è il West?
 
Ma Willy Wonka e la fabbrica del cioccolato di
Mel Stuart, regista misconosciuto, non l'avevo
mai visto, e la morte di questo mitico attore,
Gene Wilder, me ne ha dato l'occasione.
 
Film strano, acida favoletta pop-dark, con scene
eccessive: fiumi di cioccolato,  bambini grassi e
viziati dalla Germania al Texas, gli Umpa Umpa,
biglietti d'oro nelle tavolette ... un vero cult.
 
Mi spiace sia dovuto morire anche Gene Wilder,
in questo 2016 pieno di lutti da ricordare, più o
meno negli stessi giorni del lutto per il terremoto
di Amatrice (pure loro, morti da non dimenticare).

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