sabato 23 novembre 2019

Intervista impossibile?

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Insisto nel consigliarvi questo libro, Vita eccessiva di John Belushi - Quando il gioco si fa duro, uscito per BeccoGiallo di recente, scritto da Francesco Barilli e disegnato da Lele Corvi. Ho intervistato i due autori riguardo questa sorta di intervista impossibile a fumetti al mito John Belushi. Qui, sul sito di MeLoLeggo la potete leggere integralmente.

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domenica 27 ottobre 2019

La vita di Belushi a fumetti


Grande libro per gli appassionati di cinema e in particolare di cult-movie: Vita eccessiva di John Belushi, quando il gioco si fa duro. Una sorta di intervista impossibile fatta dai due fumettisti Francesco Barilli (testo) e Lele Corvi (disegni), con un Belushi divertente e scaltro, rotondo fumetto, a ricordare gli eccessi della sua vita. Ho intervistato i due autori del libro, (l’intervita sarà presto online) e la mia ultima domanda è stata: Il vostro film preferito di John Belushi?per la loro risposta vi rimando all’intervista. Per me è Animal House, anche se vicinissimo di un pelo metto The Blues Brothers e incollato Chiamami aquila (li rivedo spesso, perché ho una confezione co i 3 dvd, anche Elle ora li conosce). 
... e il vostro film preferito con Belushi?

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mercoledì 2 ottobre 2019

Mi sono rotto il blog

In queste ultime settimane sono stato lontano dal blog, un po' (circa una settimana), perché sono giunte le tanto sospirate vacanze, un po' perché, tornato dalle vacanze, non ne avevo più voglia. Mi sono trovato bene in vacanza, senza nulla da scrivere, senza dover per forza commentare (perché poi devo farlo?), dire la mia, incazzarmi, fare rivelazioni shock, appelli, dirvi che film ho visto, cosa ho mangiato, se sono andato di corpo ... e tutte queste cose. Sono pure riuscito in una settimana a leggermi 4/5 libri, l'ultimo dei quali è stato L'anno del dragone di Robert Daley. Conoscevo il film del compianto Michael Cimino, ma non pensavo avrei mai letto il librone dal quale è tratto (576 intense pagine, ben scritte tra Chinatown e Hong Kong). Ecco, questo per dirvi che, anche se non ho nessunissima intenzione di chiudere questo mio spazio nato nel lontano dicembre del 2007, sarò meno presente nella blogosfera, nei commenti di altri blog, amici stimati, con le loro passioni in parte da me condivise, ma, ma ... mi sembra si sia esaurita la spinta propulsiva, per dirla con una frase celebre e dolorosa, che il blog non sia più quello di una volta, o almeno non lo è per me.

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giovedì 5 luglio 2012

Due parole con i Margareth


Ritornano in palude i Margareth, giovani veneziani che posso dire di aver visto crescere. Apprezzati fin dai primi ep autoprodotti (passarono di qui nel 2009, con un bel dischetto di quattro sole canzoni e una copertina malinconica), dopo alcuni assestamenti nella loro formazione sono usciti nel 2010 con il loro primo lungo, White Lines, per Macaco Records degli amici Grimoon, e in questo 2012 hanno fatto il bis con Fractals, disco tra il mistico e il sensuale, senza perdere di vista l’ironia. Sempre prodotto dalla label veneziana, sempre in progressione. La copertina di questo disco mi ricorda quella frase dei Blues Brothers: io ho visto la luce! …
In realtà, ad ascoltare Fractals si rischia veramente di vedere la luce. Registrato in presa diretta con la produzione artistica dell’ottimo Giovanni Ferrario, sono nove pezzi che crescono ascolto dopo ascolto, elettrici e vibranti, con un’anima romantica e un pop virato verso gusti acidi. Un disco ben calibrato, da giovani musicanti ormai maturi. L’esperienza e la mano di Ferrario, uno dei migliori produttori della scena underground (per non dire in assoluto), si sente. Fractals, frattali: oggetti geometrici che si ripetono nella loro struttura allo stesso modo su scale diverse … chissà che non sia una perfetta metafora del cd. Forse sbrodolo in critichese, forse no … meglio iniziare. Pronti?      

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