mercoledì 10 gennaio 2024

Stanlio e Ollio nella foresta di Sherwood


Stanlio & Ollio con Robin Hood sarebbe stato un film memorabile, magari l'ultimo, me lo immagino a colori sgargianti con battute fulminanti. Entra di diritto in quella serie di film sognati da molti registi/attori e mai fatti per problemi produttivi. Penso a Stalingrado di Sergio Leone o al Don Chisciotte di Orson Welles. Resto con questi pensieri dopo aver visto, finalmente, Stanlio & Ollio (Stan & Ollie di Jon S. Baird, Usa 2018).  Sì, perché in questa pellicola si parla del tentativo, fallito, di fare un ultimo film con i due famosi comici, dentro le avventure di Robin Hood. Il mondo della produzione cinematografica anni '50, in crisi per l'avvento della televisione, non vuole rischiare con dei nomi ormai del passato, e blocca sul nascere la magnifica idea. Anche se, a dire il vero, la loro tournée per i teatri inglesi, dopo un inizio fiacco, ha molto successo grazie anche a degli spot fatti appositamente per promuoverli. A Londra fanno il tutto esaurito, le generazioni cresciute con le comiche di Stanlio e Ollio non possono perderli dal vivo. Continua a leggere...»

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mercoledì 9 gennaio 2019

Tanto ne ho tanto

Il tempo è la cosa più preziosa che abbiamo,
non ce ne rendiamo quasi mai conto, ci
pensiamo sì, ma poi lo sprechiamo.
Lo sprechiamo come l'acqua, dormendo,
oppure cazzeggiando al pc, guardando la
tv, oppure dicendo "ora mi organizzo".
Quando ne hai tanto, ne perdi ancora di
più: tanto, pensi, ne ho tanto, tanto, dici
avendone tanto mi organizzerò meglio.
Invece no, più ne abbiamo e più ne
sprechiamo, non capendo che è
importante fare, sempre, fare ...
Come ora, Rosebud.

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domenica 23 agosto 2015

Brazil ... trent'anni dopo

Come oggi, trent'anni fa usciva in Italia Brazil, autentico film culto di Terry Gilliam. A guardare bene la filmografia del cineasta statunitense riparato in Europa, ogni suo film è stato di culto, ma nessuno come questo. Non saprei dire il perché, purtroppo questa pellicola l'ho vista solo una volta, in tv, molti anni fa, ma ne ho un ricordo immenso, tale da oscurare gli altri suoi grandi capolavori. Del resto, Gilliam è da sempre autore di film mastodontici, progetti faticosi da realizzare, anche per le incomprensioni con i produttori (tipo Orson Welles). E voi, l'avete mai visto Brazil? Magari al cinema, unico luogo dove si possa immaginare di vederlo, magari proprio quel 23 agosto di trent'anni fa ...

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martedì 4 agosto 2015

Comma 22

Chi è pazzo può chiedere di essere esentato dalle missioni di volo, ma chi chiede di essere esentato dalle missioni di volo non è pazzo.
Comma 22

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mercoledì 6 maggio 2015

Oggi avrebbe 100 anni

Nato il 6 maggio di 100 anni fa, a Kenosha, morto ad Hollywood il 10 ottobre del 1985 a soli settant'anni. Quanti altri capolavori avrebbe potuto darci Orson Welles? Del resto lui è stato il re dei capolavori interrotti, incompiuti, massacrati da produttori arroganti, o più semplicemente schiavi delle logiche di mercato. Ultimamente lo sento citare meno, ma rimane uno dei cineasti imprescindibili per ogni appassionato di cinema, e Quarto potere una lezione di cinema e politica fondamentale per capire il mondo.

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venerdì 10 febbraio 2012

Due parole con i V-Device


Copertina veramente forte e significativa ad introdurre i V-Device per la prima volta nella palude. Il giovane gruppo napoletano pesta duro perché presenta una realtà dura, come il bel titolo del cd lascia intuire: Calling Europe (non vi ricorda nulla?), disco incendiario, rock autenticamente hard, uscito da pochi giorni con la label Lov & Craft (anche questo non vi ricorda nulla?). L’Europa vista da Napoli, da dove partono delle staffilate del migliore e più arrabbiato sound underground delle città per urlare il bisogno di un cambiamento a questa vecchio continente che ci piace sempre di meno. Undici pezzi ben suonati, canzoni che vanno dritte all’obbiettivo senza fronzoli e senza nessuna facile concessione.
Titoli emblematici a partire dalla title-track messa all’inizio del disco, o Citizen Kane (ascoltiamo Orson Welles), Hush, A Question of Dice, per ridisegnare i confini mentali e anche fisici dell'Europa. C’è pure ironia nei loro testi, e qualche momento dove la melodia trova spazio anche solo per un attimo. Attivi dal 2009, i V-Device hanno trovato la forma definitiva a cinque, e sono così entrati in studio di registrazione per produrre questo loro primo disco. Il nome che si sono scelti deriva da un lavoro dell’artista concettuale Nauman Bruce intitolata Something Device, e la V sta per Violenza, Vittoria, 5, insomma, questa sera spacchiamo tutto, e con Calling Europe a palla partiamo prima …  
VAI AL LORO SITO http://www.v-device.com/

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