domenica 4 novembre 2018

Euforia e i Novelle Vague

Ieri pomeriggio, sabato 3 novembre, abbiamo deciso di passarlo al cinema. Volevamo vedere il film della Golino Euforia. Valeria Golino è la regista, mentre a interpretarlo c'è Riccardo Scamarcio, Valerio Mastandrea, Isabella Ferrari, e in un piccolo ma importante ruolo anche Jasmine Trinca, anche produttrice. Ci sono due fratelli molto diversi in Euforia, uno estroverso, gay libertino, ricco, l'altro serio, piccolo borghese, malato terminale di cancro. Il primo lo ospita nel suo attico a Roma, cercando di essere il più possibile utile, a volte eccedendo. Nel complesso un discreto film, a tratti pesante (difficile essere leggeri con una trama così, forse), con dei momenti interessanti e delle invenzioni di regia non banali. Non mi è dispiaciuto, in parte può ricordare il primo Ozpetek, non solo per la tematica omosessuale, e certo cinema francese. Mi è piaciuto più di tutto ritrovare una canzone dei Novelle Vague, anzi la loro reinterpretazione memorabile di A Manner of Speaking dei Tuxedomoon. Tale pezzo è contenuto nel primo loro disco, che abbiamo ascoltato per ore ieri a cena Elle e io. E allora, riprendo la rece che scrissi nel 2004 per Smemoranda, consigliandone l'ascolto ...
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sabato 4 ottobre 2014

Il Pasolini secondo Abel Ferrara


Cazzo, cazzo vaffanculo... figa, figa vaffanculo ... cazzo, cazzo, vaffanculo... figa, figa, vaffanculo. L'ho visto da una settimana, ma mi continua a ribalzare in mente questa canzoncina, questo slogan, questo mantra dal film Pasolini di Abel Ferrara. Si tratta di una scena onirica, forte, la parte più bella di questo film sconclusionato, trash, irricevibile, carnascialesco, da vedere assolutamente proprio per questi motivi.
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domenica 4 novembre 2012

Cinema italico




Reality di Matteo Garrone  
Un vero capolavoro, e potrei fermarmi qui. Ci sono delle facce, ma delle facce, dei corpi, dei corpi…. delle storie poco viste (o, se si sono viste, mai così). L’intreccio è semplice, quasi banale, una scusa solo per fare del Cinema: c’è un bel tipo che ha un banco del pesce in un povero quartiere di Napoli. Assieme alla bella moglie arrotonda con delle truffe, ma questa vita
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martedì 24 marzo 2009

CINEMA: Andiamo Verso l’Eden


Non vorrei passasse sotto silenzio un film importante per la nostra italietta del 2009, anzi, per l’Europa tutta. Un film scomodo e forte, bello, diverso. Parlo di Verso l’Eden di Costa-Gavras. È interpretato da Scamarcio, e non vorrei che proprio per questo venisse snobbato, perché si ritiene l’attore pugliese solo un divetto che piace alle ragazzine. Qui è in parte, ve l’assicuro, con una recitazione “a togliere”: stralunato, perso, clandestino inseguito da tutti come un moderno Charlot (sempre qualcuno alle costole, sempre qualcuno che deve abusare di lui come di un oggetto, come in un moderno lager aperto).
Il film butta giù dei temi di stringente attualità, direbbe De André, ma non con pesantezza (chissà perché si associa sempre a Costa-Gavras la pesantezza? Ci vedo qualcosa di ideologico contro di lui), ma con uno stile onirico, da realismo magico. Penso a Pasolini o a Citti. C’è la nudità, la carnalità della vita (e della morte), la fame, il sottoproletariato, la politica di oggi, gli usi e abusi dell’Occidente su chi viene in cerca di fortuna, maghi surreali, cialtroni, furfanti e approfittatori …
Ci sono delle scene da antologia del cinema. Penso alla caccia al clandestino dentro il villaggio turistico greco. Sur(reale) come poche negli ultimi anni. Ma anche l’arrivo sulla spiaggia di nudisti (l’eden?) non è da meno…e l’accampamento rom dato alle fiamme per un niente…e la Torre Eiffel illuminata grazie alla bacchetta magica stile Miracolo a Milano.
Rischia di passare inosservato Verso l’Eden: il pubblico impegnato lo snobba perchè c’è Scamarcio, quello di Scamarcio perchè è impegnato... E tutti si astengono. Non fatelo. Sarebbe un grave errore.

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