CINEMA: Andiamo Verso l’Eden
Non vorrei passasse sotto silenzio un film importante per la nostra italietta del 2009, anzi, per l’Europa tutta. Un film scomodo e forte, bello, diverso. Parlo di Verso l’Eden di Costa-Gavras. È interpretato da Scamarcio, e non vorrei che proprio per questo venisse snobbato, perché si ritiene l’attore pugliese solo un divetto che piace alle ragazzine. Qui è in parte, ve l’assicuro, con una recitazione “a togliere”: stralunato, perso, clandestino inseguito da tutti come un moderno Charlot (sempre qualcuno alle costole, sempre qualcuno che deve abusare di lui come di un oggetto, come in un moderno lager aperto).
Il film butta giù dei temi di stringente attualità, direbbe De André, ma non con pesantezza (chissà perché si associa sempre a Costa-Gavras la pesantezza? Ci vedo qualcosa di ideologico contro di lui), ma con uno stile onirico, da realismo magico. Penso a Pasolini o a Citti. C’è la nudità, la carnalità della vita (e della morte), la fame, il sottoproletariato, la politica di oggi, gli usi e abusi dell’Occidente su chi viene in cerca di fortuna, maghi surreali, cialtroni, furfanti e approfittatori …
Ci sono delle scene da antologia del cinema. Penso alla caccia al clandestino dentro il villaggio turistico greco. Sur(reale) come poche negli ultimi anni. Ma anche l’arrivo sulla spiaggia di nudisti (l’eden?) non è da meno…e l’accampamento rom dato alle fiamme per un niente…e la Torre Eiffel illuminata grazie alla bacchetta magica stile Miracolo a Milano.
Rischia di passare inosservato Verso l’Eden: il pubblico impegnato lo snobba perchè c’è Scamarcio, quello di Scamarcio perchè è impegnato... E tutti si astengono. Non fatelo. Sarebbe un grave errore.
Il film butta giù dei temi di stringente attualità, direbbe De André, ma non con pesantezza (chissà perché si associa sempre a Costa-Gavras la pesantezza? Ci vedo qualcosa di ideologico contro di lui), ma con uno stile onirico, da realismo magico. Penso a Pasolini o a Citti. C’è la nudità, la carnalità della vita (e della morte), la fame, il sottoproletariato, la politica di oggi, gli usi e abusi dell’Occidente su chi viene in cerca di fortuna, maghi surreali, cialtroni, furfanti e approfittatori …
Ci sono delle scene da antologia del cinema. Penso alla caccia al clandestino dentro il villaggio turistico greco. Sur(reale) come poche negli ultimi anni. Ma anche l’arrivo sulla spiaggia di nudisti (l’eden?) non è da meno…e l’accampamento rom dato alle fiamme per un niente…e la Torre Eiffel illuminata grazie alla bacchetta magica stile Miracolo a Milano.
Rischia di passare inosservato Verso l’Eden: il pubblico impegnato lo snobba perchè c’è Scamarcio, quello di Scamarcio perchè è impegnato... E tutti si astengono. Non fatelo. Sarebbe un grave errore.
Etichette: Cinema, Costa-Gavras, Eden, Europa, Grecia, Parigi, politica, Riccardo Scamarcio, Rock
6 Commenti:
@LaMentePersa
Il film vale il pericolo...ne avevo due davanti con i lucciconi agli occhi e alla fine hanno detto: che bel film!
Avevano torto: è un gran bel film! Vai Gio tranquilla, vai al cine...vai verso l'eden...
In effetti il nome di Scamarcio trae un pò in inganno e, secondo me, lui non è neanche così affascinante come dicono.
...Comunque, dopo questa persuasiva descrizione e la tua definizione di film "molto pasoliniano", non me lo lascerò scappare.
A presto!
@Silvia
Lo sento molto forte, importante ... sì, pasoliniano. Merita una visione.
sembra un bel film
Ho seguito alcuni giorni fa l'intervista a Costa Gravas da Fazio e ha reso interessante questo film con Scamarcio...ma è dura sopportare gli schiamazzi ogni volta che il belloccio entra in scena.
@Andrew
...lo è Andrew, fidati.
@And
Nessun schiamazzo quando l'ho visto io. Lo adoravano in religioso silenzio.
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