giovedì 20 luglio 2023

Stavo per dimentiCARLO, ma non posso...

Non posso dimentiCarlo, stavo per farlo, ma questo blog non sarebbe questo blog senza il ricordo, ogni 20 luglio, della morte di Carlo Giuliani, ragazzo, che ora sarebbe un uomo come me. Sono passati ben 22 anni dalla sua esecuzione in piazza, ma io non sono cambiato da allora, nonostante batoste, delusioni, covid, giravolte spaziali, disgusto per certa politica, rabbia per certe prese di posizione mancate, riposizionamenti... chi mi conosce sa, altri intuiscono, altri non possono capire. Resta sempre Carlo Giuliani, ragazzo, i libri e i film, canzoni, dischi, murales, in Italia o fuori, a lui dedicati. Quindi no, non posso dimentiCarlo. Quando succederà vorrà dire che sono morto o che non funziona più questo blog.


 

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giovedì 15 marzo 2018

Nell'Orto a parlare di Santa Bronx


Mi ha colpito subito questo disco Santa Bronx, ennesimo gioiellino di casa squi[libri]. Mi ha colpito così tanto che ho deciso di ospitarlo nell’'Orto di Elle e Ally, in diretta. Purtroppo non ci potrà essere il suo autore, Alberto Dubito, perché scomparso giovanissimo. Ci saranno invece Lello Voce, intellettuale a parte, curatore di questa nuova collana che vuole unire poesia, musica, fumetto, e il fumettista Claudio Calia, uno dei migliori della nostra generazione. Parleremo di questo progetto, di Santa Bronx, dei suoi versi incendiari. Dalle 21,30 in poi saremo qui

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mercoledì 20 luglio 2016

Carlo, Carlo, Carlo!


Carlo, Carlo, Carlo! ascoltami: nel 2001
a Genova, eri un ragazzo, ora saresti
un uomo, e la Storia, almeno la tua,
sarebbe continuata.

È stato chi è stato, lo sappiamo bene
lo sappiamo da sempre chi è stato,
e ormai, da anni, abbiamo anche
le prove di chi è stato.

Carlo, Carlo, Carlo, potevi andare
al mare, quel giorno di luglio di 15
anni fa, ma la rabbia giovane ti
ha spinto in mezzo al corteo.

È stato chi è stato, lo sappiamo bene
lo sappiamo da sempre chi è stato,
e ormai, da anni, abbiamo anche
le prove di chi è stato.

Carlo, Carlo, Carlo, potevi fregartene,
come così facevano già allora in tanti,
come così oggi fanno quasi tutti, e
non uscire di casa.

È stato chi è stato, lo sappiamo bene
lo sappiamo da sempre chi è stato,
e ormai, da anni, abbiamo anche
le prove di chi è stato.

Carlo, Carlo, Carlo, non è più possibile
tornare indietro, riavvolgere il nastro
dei mille e più filmati della tua morte,
impedire al proiettile di ucciderti.

È stato chi è stato, lo sappiamo bene
lo sappiamo da sempre chi è stato,
e ormai, da anni, abbiamo anche
le prove di chi è stato.

Carlo, Carlo, Carlo, sventurata la terra
che ha bisogno di eroi, diceva Brecht;
tu eroe lo sei diventato, con murales,
libri, canzoni, film ...

È stato chi è stato, lo sappiamo bene
lo sappiamo da sempre chi è stato,
e ormai, da anni, abbiamo anche
le prove di chi è stato ... ci serve?


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domenica 22 settembre 2013

... una sola forma di pericolo per voi qui: la poesia

Conosco poco Pablo Neuruda, poeta cileno internazionalista, pieno di vita, passioni politiche e amorose, veramente troppo poco per scriverne qualcosa di sensato. In questi giorni, leggendo cose del Cile, mi sono però fermato a riflettere sulla sua strana morte, avvenuta quasi quarant'anni fa. Il 23 settembre del 1973, dodici giorni dopo il golpe di Pinochet, Neruda morì mentre aspettava di partire per l’esilio messicano. Cancro alla prostata? Iniezione letale di qualche agente della DINA, polizia segreta del regime? ... potrebbe essere, un assassinio vigliacco mentre era nel suo letto d'ospedale, nella clinica Santa Maria a Santiago. 
Sicuramente era una personalità troppo pericolosa per la dittatura ancora in fasce. Nobel per la letteratura nel 1971, comunista da sempre, aveva appoggiato l'amico e compagno Salvador Allende. Agli sgherri di Pinochet,  quando lo infastidivano, rispondeva: «Guardatevi in giro, c’è una sola forma di pericolo per voi qui: la poesia».
Mi piace ricordarlo così, e nei prossimi giorni cercherò qualche suo libro. Avete consigli da darmi in proposito?

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giovedì 5 maggio 2011

Bobby Sands trent’anni dopo …

Il 5 maggio 1981 moriva in carcere, dopo uno sciopero della fame durato 66 giorni Bobby Sands, simbolo della lotta per i diritti civili e politici dei repubblicani dell'Irlanda del Nord. Una guerra dimenticata nel cuore della civile e democratica Europa. Per chi vuole ricordarlo, o sapere semplicemente di più, suggerisco l’interessante libro a lui dedicato edito in Italia da Castelvecchi editore.
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Il diario di Bobby Sands

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