mercoledì 2 ottobre 2019

Mi sono rotto il blog

In queste ultime settimane sono stato lontano dal blog, un po' (circa una settimana), perché sono giunte le tanto sospirate vacanze, un po' perché, tornato dalle vacanze, non ne avevo più voglia. Mi sono trovato bene in vacanza, senza nulla da scrivere, senza dover per forza commentare (perché poi devo farlo?), dire la mia, incazzarmi, fare rivelazioni shock, appelli, dirvi che film ho visto, cosa ho mangiato, se sono andato di corpo ... e tutte queste cose. Sono pure riuscito in una settimana a leggermi 4/5 libri, l'ultimo dei quali è stato L'anno del dragone di Robert Daley. Conoscevo il film del compianto Michael Cimino, ma non pensavo avrei mai letto il librone dal quale è tratto (576 intense pagine, ben scritte tra Chinatown e Hong Kong). Ecco, questo per dirvi che, anche se non ho nessunissima intenzione di chiudere questo mio spazio nato nel lontano dicembre del 2007, sarò meno presente nella blogosfera, nei commenti di altri blog, amici stimati, con le loro passioni in parte da me condivise, ma, ma ... mi sembra si sia esaurita la spinta propulsiva, per dirla con una frase celebre e dolorosa, che il blog non sia più quello di una volta, o almeno non lo è per me.

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lunedì 1 maggio 2017

Il 1 Maggio di 70 anni fa

dal film di Francesco Rosi Salvatore Giuliano (Italia 1962)
Non fu certo un 1 maggio come tutti gli altri il 1 maggio del 1947 a Palermo, a Portella della Ginestra, località montana dove ebbe luogo la prima vera e propria strage dell'Italia repubblicana. Altre ne seguirono, ma mai così dirette, a sangue freddo, come lo sparare sulla folla festante, i lavoratori con le bandiere rosse, il popolo che da soli due anni aveva riconquistato la libertà. Per questo il mio pensiero va al 1 maggio di settant'anni fa, a quelle scene di violenza inaudita, ritratte mirabilmente da Francesco Rosi nel film Salvatore Giuliano (e poi anche da Michael Cimino per Il siciliano, girato trent'anni fa).

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martedì 5 luglio 2016

Michael Cimino non è morto ...


Michael Cimino non è morto quest'anno,
Michael Cimino è stato ucciso dalla "sua"
Hollywood molti anni fa.

Michael Cimino era un grande regista,
cineasta degli spazi aperti: immagini
forti, colorate, fiammeggianti.

Penso a un film immenso, che, dicono,
fece fallire una major: I cancelli del cielo,
grande affresco sul capitalismo rapace.

Penso a un film sul Vietnam, non a uno
qualsiasi: Il cacciatore, la follia della guerra,
di quella guerra, la roulette russa.

Penso al suo esordio, che sembrava una banale
storia di rapine, con Eastwood e Jeff Bridges,
invece era molto di più.

Penso ai suoi ultimi film, che ci impedivano di
vedere, perché il sistema voleva così: Cimino
si doveva insabbiare, nascondere, zittire.

Per questo Michael Cimino non è morto oggi,
in questo tristo 2016, Cimino è morto anni fa,
anzi, diciamo che non è mai esistito.

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