domenica 12 gennaio 2020

Rileggere Lettere contro la guerra

L'altra mattina andando al lavoro ho sentito la telefonata di una signora alla radio. Suggeriva di leggere e far leggere alle nuove generazioni Lettere contro la guerra di Tiziano Terzani, alla luce del brutto inizio anno che abbiamo avuto: l'assassinio del generale Soleimani e del convoglio che viaggiava con lui fuori dall'aeroporto di Baghdad. Un assassinio ordinato dal capo di stato statunitense Trump, il solito cowboy, che ci ha portati sull'orlo della III^ guerra mondiale. Faccio mio l'invito di far leggere o rileggere Lettere contro la guerra, un libro sempre attuale (purtroppo), scritto quasi vent'anni fa dopo la dichiarazione di guerra all'Afghanistan da parte di un altro presidente cowboy, Geroge W. Bush, all'indomani dell'11 settembre. In quel momento Terzani decise di partire e raccontare le balle dietro la guerra, come aveva fatto in quasi tutta la sua vita. Ma lo fece con una forza e una volontà pacifista, mai presente prima. Un libro poi raccontato e diffuso in moltissimi incontri pieni di gente (io in uno c'ero), motore anche di un movimento pacifista rinato.
Voi lo ricordate? 

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venerdì 10 novembre 2017

Rece d'Alligatore: Vallanzaska



Vallanzaska, Orso giallo
Maninalto! Records
Grande ritorno dei Vallanzaska, una delle band storiche del ska-pop-punk-rock demenziale italico con un disco ben calibrato, che non deluderà i fans di questo tipo di musica per le tematiche attuali e il gran ritmo. Copertina disegnata dal cantante Davide Romagnoni, echeggiante una bella dei Millencolin, con un simpatico orso giallo che ha dato pure il titolo all’album.
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giovedì 20 aprile 2017

L'altro volto della speranza d'Europa, al cinema

Da anni seguo con piacere il cinema di Aki Kaurismaki, almeno i film che sono riusciti ad avere una buona visibilità/distribuzione anche da noi. Poche volte al cinema, devo dire la verità, più spesso in tv. Per fortuna il nuovo, ironico e forte suo lavoro è stato proposto  da una sala della mia città, il cinema dove andiamo più spesso e volentieri a vedere film Elle e io, si chiama Kappadue. Il titolo della pellicola (lui gira ancora proprio con la pellicola) invece è L'altro volto della speranza, ed è valso al regista finlandese il premio per la regia all'ultima edizione del Festival di Berlino. Premio più che meritato.
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sabato 11 marzo 2017

America oggi: Soviet Soviet respinti

Che sia l'effetto dell'elezione di Trump? Delle sue leggi anti storiche contro la libertà di circolazione? Contro chi è diverso, contro chi è straniero? Forse sì, forse no, comunque sia non ricordavo a memoria d'Alligatore una band del nostro rock alternativo respinta e fatta tornare in Italia su due piedi. Questo è successo ai SOVIET SOVIET qualche giorno fa.
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