Intervista ad Alessandro Grazian
L’ho ascoltato questa mattina in auto, tra la nebbia e il gelo, ed è stata una colonna sonora perfetta. Mi riferisco a "Indossai", il suo secondo cd dato alle stampe qualche mese fa per "La famosa etichetta Trovarobato" di Bologna, un cd denso e corposo, con rifermanti che vanno da Egon Schiele a Louis Aragon, da Puskin ai nostri compositori di colonne sonore più bravi ai cantautori più schivi (Sergio Endrigo, Nico Fidenco, Umberto Bindi )… ma anche al Lindo Ferretti di una volta, al Battisti de "Le cose pensano" ai Beatles di "A day in the life". Troppa roba? Sì, troppa roba buona.
Ma lasciamo che a parlare di questo ed altro sia lui.
Etichette: Alessandro Grazian, Blog, Cantautorato, Intervista, La famosa etichetta Trovarobato, Mitteleuropa, Padova, Storia, Veneto
77 Commenti:
sì
Bene, ciao Alessandro, benevenuto.
...è stata dura trovare una serata, ma alla fine ci siamo riusciti, e dopo qualche mio prolema tecnico eccoci qua.
Vado con la prima difficile domanda: chi è Alessandro Grazian? È difficile veramente, non è mai facile presentarsi …
Ciao Alligatore!
Mi chiedi chi è Alessandro Grazian... provo a rispondere!
Alessandro Grazian è uno che ha coltivato le proprie passioni, in modo anche irresponsabile, e quindi si ritrova a trent’anni a non avere un lavoro serio e a scrivere e suonare canzoni dal retrogusto demodé.
Hai fatto bene a fare l'irresponsabile...
dici?
chissà ;)
Bisogna buttarsi e nuotare nel mare aperto per vivere veramente. Come scrivere. A proposito, come scrivi, come nasce una tua canzone?
Una mia canzone può nascere in tanti modi, non ce n’è uno solo: a volte viene prima la musica, a volte uno spunto testuale.
Certe volte un mio brano nasce con grande semplicità e certe volte è un parto travagliato.
Come sono nate quelle del tuo recente cd? ... parti travagliati?
Abbastanza!
Quasi tutte le canzoni del nuovo disco sono nate prima dalla musica...
Per una scelta voluta o per un caso?
Più per scelta che per caso
In copertina e nel libretto interno ci sono delle belle foto in bianco e nero. In parte, foto di famiglia (se non sbaglio). Perché questa scelta? Intima, direi …anche qui una scelta ben precisa?
Perché non mi potevo permettere di comprare foto d’epoca da qualche agenzia fotografica! :)
Scherzi a parte, ‘Indossai’ è un disco intrecciato alla mie radici e allo stesso tempo è un lavoro che si proietta altrove, sia geograficamente che temporalmente.
Con queste foto ho cercato di completare il quadro evocato dalla musica.
Certo, come quella cartina dell'Europa sotto il cd. Non c'è l'Italia o è nascosta dalla nebbia e al centro l'Europa di mezzo...
Forse è un cd poco italiano...
In una canzone, “Sainte Epine” (tratta liberamente da una poesia di Louis Argon), canti in francese. È un omaggio ai grandi cantautori francesi o hai in progetto di esportare la tua musica fuori dai confini italici? In Francia amano molto certi nostri cantautori …
Portare la mia musica fuori dai confini italiani è al tempo stesso una sfida e un sogno ai quali vorrei sicuramente dedicarmi in futuro.
Per quanto riguarda ‘Sainte Epine’, si tratta di una canzone che ho scritto per uno spettacolo teatrale, qualche tempo fa: ho pensato che fosse giusto inserirla nel disco perché con il suo sapore contribuiva a tracciare l’immaginario del nuovo album.
Infatti hai lavorato e lavori per il teatro ...
In questo periodo non sto più lavorando (purtroppo) con il teatro ma spero nei prossimi mesi di ricominciare qualche collaborazione.
Per quale spettacolo era stata scritta ‘Sainte Epine’?
Lo spettacolo si chiamava "Sueña"... un bel po' di anni fa. In scena c'eravamo io, un attore e una danzatrice. Bei tempi! ;)
Immagino...
Tornando alla musica, se dico De Andrè, Conte, Battisti, a chi ti senti più vicino? ... o lontano?
Sono tre autori che conosco e apprezzo molto, e sono tutti autori che non ascolto quasi più.
Forse perché troppo ingombranti: vicini di cuore, lontani per scelta.
Altri nomi più vicini?
Spero di non essere frainteso... i nomi che hai fatto mi piacciono e sicuramente mi hanno influenzato; i nomi sono tanti; potrei dire Jacques Brel, Leonard Cohen o Nick Drake, etc... tutti vicini e tutti lontani.
No, ho capito bene.
Senti, allora andiamo a cose più vicine a noi (non so quanto di cuore e quanto di scelta o necessità...): la Rete delle Reti. Che rapporto hai con Internet da utente?
Buono, lo uso molto.
Ho un pessimo rapporto invece con la telefonia mobile!
Come il sottoscritto...il mio cellulare è quasi sempre spento. Spendo una cifra in messaggi e lo uso più come macchina fotografica. Anzi è una macchina fotoggrafica che fa anche da telefonino ...
Ma torniamo a Internet: il tuo rapporto con la Rete delle Reti?
Sempre buono: per me internet è assolutamente stimolante.
...da musicante.
Sì, intendevo da musicante, ma ci siamo capiti.
E Myspace? Ti sembra una cosa buona o solo una vetrinetta? O una via di mezzo… per il proprio lavoro, i rapporti umani … è superato da Facebook?
Myspace penso sia molto utile per chi fa musica, io mi trovo bene.
Facebook ce l’ho, ma non mi dice granché, forse non è quello di cui ho bisogno.
Cosa ne pensi di quello che ha scritto Aldo Nove su Facebook? “ ... su FB non si pensa. Su FB non si inventa? Su FB si fa esattamente quello che sotterraneamente ti viene detto di fare, nell’illusione che sia tu a sceglierlo.” Insomma, una democrazia assoluta “di facciata”. Perfetta metafora della società attuale ...
Le cose che ho letto di Aldo Nove mi sono sempre piaciute e questo intervento non mi sembra così insensato...
Già, non me ne vogliano gli amici patiti di FB (che hanno tentato di farmi entrare), ma lo credo pure io ...
Torniamo al territorio allora. Tu vieni da Padova, città lontana dai grandi centri. È un bene o un male crescere lontano dai grandi centri per un giovane musicante?
È sia un bene che un male.
Vivere a Padova mi ha garantito una libertà creativa che forse non avrei avuto nelle grandi città dove le scene sono ingombranti e decidono il buono e il cattivo tempo di un percorso artistico.
Allo stesso tempo vivere a Padova non mi ha aiutato ad intrecciare il mio percorso artistico con quello di altri e così è stato molto faticoso per me arrivare alla pubblicazione del mio primo disco.
Sì, ci sono altri artisti che stimo e con cui ogni tanto mi capita di vedermi a qualche concerto o nei casi più fortunati a cena.
Non sono così isolato come può sembrare e non ho poi grandi radici nel Veneto, negli ultimi anni sono stato abbastanza nomade.
È facile trovare un’etichetta per un giovane musicante? L’incontro con la Trovarobato come è avvenuto?
Trovarobato che ha pubblicato sia il primo che l'attuale cd, se non sbaglio...
Sì esatto!
L’incontro con Trovarobato è avvenuto qualche anno fa, in occasione di un mio concerto in cui aprivo uno spettacolo dei Mariposa. Ci siamo piaciuti a vicenda e così è nata la collaborazione che ancora oggi è viva.
Non è stato facile;
Ero giovane quando ho cominciato a cercare un’etichetta ma l’ho trovata a 28 anni, quindi non proprio da ragazzino.
L'età per fare cose si è alzata per tutto, almeno nel nostro vecchio paese ...28 anni non mi pare così tardi.
Egon Schiele, Louis Argon, San Pietroburgo … ci sono riferimenti culturali forti nel tue canzoni. Da dove nascono? Altri più nascosti?
Nascono dalle mie passioni e dai miei amori di gioventù. Sono le mie letture, le mie curiosità.
Chi ama il calcio prima o poi finisce per scrivere un pezzo in cui cita un calciatore o un campo da pallone. Ma a me che non piace il calcio e piace invece l’arte figurativa, viene più naturale parlare di Egon Schiele. Per qualche mistero italiano, parlare di qualcosa che non è nazionalpopolare ti porta a sembrare uno che se la tira o che vuole fare l’intellettuale.
Già, e poi canzoni sul calcio ne abbiamo già troppe ...e quanto al nazionalpopolare meglio starne alla larga.
Perché scrivi e suoni le tue canzoni? Per liberarti di demoni interiori? Per essere amato? Perché ti piace?
Posso dire che non ci sono strategie dietro le motivazioni che mi portano a scrivere.
Lo faccio perché non potrei fare a meno di sforzarmi di comporre qualcosa in cui riconoscermi.
È una sfida creativa che ho sempre sentito dentro.
Capisco, scrivere è come una malattia congenita ...
Mi ha molto incuriosito la storia del tilacino, presente in un verso di una tua canzone, “Acqua”. Come l’hai scoperto? Parliamone …
Mi sa che l’ho scoperto anni fa vedendo un programma in Tv di Corrado Augias in cui si parlava di criptozoologia.
Il Tilacino è un mio personale ‘tormentone’ e per me è stato naturale parlarne.
La sua storia è abbastanza triste e fa molta rabbia, invito tutti ad approfondirne la conoscenza.
Ho scelto il Tilacino come mascotte del nuovo disco, sento qualche affinità con questo animale scomparso per sempre 70 anni fa.
Siamo tutti Tilacini!
...e mi associo nell'invito ad approfondire sul Tilacino. Cercatelo nella rete a partire dall'"Acqua".
Una domanda che non ti ho fatto e avresti voluto sentire?
Sì, si possono trovare alcuni documenti video davvero toccanti sul tilacino!
Allora... la domanda che non mi hai fatto e che avrei voluto sentire?
Beatles o Rolling Stones?!
...è dura dover rispondere, mavisto che l'hai voluta: Beatles o Rolling Stones?
Scherzi a parte, è stata dura l’intervista? Dico tecnicamente…
La risposta è Beatles!
Devo dire che è un modo originale di intervistare! mi è piaciuto!
Grazie Ale. Per me è stato un grande onore. Sai quanto abbiamo penato per trovare una data buona. E all’inizio avevo pure problemi tecnici con il blog, tanto che temevo di dover rinunciare. Ma alla fine è andato tutto bene. “Indossai” è un disco importante per la “nostra” musica. Grazie ancora. Ora linko il tuo blog e il sito, in homepage se ci riesco …
Grazie a te, è stato un piacere!
Il piacere è tutto mio. Buona notte e buona fortuna!
Bentornato! :D
...Innanzitutto ringrazio te ed Alessandro per avermi dato questo bel buongiorno...
Ho ascoltato qualcosa sul suo myspace, davvero notevole.
Ho gradito in particolar modo "Soffio di nero" e "Caduto".
Un in bocca al lupo per Alessandro ed una buona giornata a te Alligatore.
A presto! :)
@Silvia
Grazie a te per la tua attenta presenza."Soffio di nero" è una sua vecchia composizione, messa nel recente cd (l'attacco richiama esplicitamente "Legata a un granello di sabbia" di Nico Fidenco). Il pezzo è presente anche in un omonimo ep con 6 canzoni (scaricabili gratis direttamente dal suo sito). "Caduto" fa parte invece del primo omonimo cd. Si nota in entrambe degli arrangiamenti non da poco, con parole ben calibrate. Grazian è un giovane cantautore da tenere d'occhio ...
Al.. :)
@ReAnto
Re.. :)
@La Mente Persa
Notevole, davvero notevole, spero lo sentano in molti.
quello che stavo cercando, grazie
imparato molto
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