Intervista agli Stone Martens
Alcuni di voi pensavano che dalla Val di Non venissero solo (solo?) le mele. In verità vengono anche buoni dischi, come l’esordio Samizdat degli Stone Martens, gruppo trentino tra poco in diretta online. Vedete quante cose si scoprono collegandosi ogni tanto con il blog dell’Alligatore? (Perdonate l’immodestia, ma oggi festeggio pure il post numero 100…)
Ritornando a bomba, vi confesso che Samizdat ha riempito le mie orecchie spesso e volentieri nell’ultimo periodo. Mi piace sentirlo anche come sottofondo quando leggo. Oltre ad un richiamo esplicito a certi Radiohead, senza per questo sembrarne una volgare copia (anzi, di volgare non hanno proprio nulla), gli Stone a tratti mi ricordano un gruppo come i Thin White Rope, band seminale anni ‘80/’90 tra le mie preferite. Troppo in là nel tempo e nello spazio?
Allora, per rimanere vicini, dico che la loro musica vi porta in paesaggi innevati e senza tempo, come quella dello splendido cartonato che racchiude il loro cd. Canzoni dai titoli inequivocabili come Acid Rain, Morpheus, Devotional dicono chiaramente da dove vengono e a chi possono piacere. A me divertono un sacco, tanto, tanto che ho voluto sentirli in diretta sul Blog.
Stone, ci siete?
Ritornando a bomba, vi confesso che Samizdat ha riempito le mie orecchie spesso e volentieri nell’ultimo periodo. Mi piace sentirlo anche come sottofondo quando leggo. Oltre ad un richiamo esplicito a certi Radiohead, senza per questo sembrarne una volgare copia (anzi, di volgare non hanno proprio nulla), gli Stone a tratti mi ricordano un gruppo come i Thin White Rope, band seminale anni ‘80/’90 tra le mie preferite. Troppo in là nel tempo e nello spazio?
Allora, per rimanere vicini, dico che la loro musica vi porta in paesaggi innevati e senza tempo, come quella dello splendido cartonato che racchiude il loro cd. Canzoni dai titoli inequivocabili come Acid Rain, Morpheus, Devotional dicono chiaramente da dove vengono e a chi possono piacere. A me divertono un sacco, tanto, tanto che ho voluto sentirli in diretta sul Blog.
Stone, ci siete?
VAI AL LORO MYSPACE http://www.myspace.com/stonemartens
Etichette: Blog, Intervista, Post-Rock, Samizdat, Stone Martens, Storia, Trento, Val di Non
107 Commenti:
eccomi, Ivano e Tiz stanno arrivando.
Benvenuto Max, pensavo mi aveste fatto il pacco...
nono...innanzitutto grazie per la bella presentazione...ti dobbiamo una cassa di mele!:-)
presente
Chi è questo?
l'anonimo sono io
bella domanda...
Manca solo Tiz
credo tiz ci raggiungerà...se ti va intanto possiamo comiciare senza la sezione ritmica.:-)
maledetta tecnologia avveniristica!!! rivoglio il mio piccione viaggiatore :)
Ferma il piccione, che comincio, se vi va ...
Chi sono gli Stone Martens?
C'è il temporale?
siamo 4 ragazzi della valle di non e dintorni che suonano più o meno assieme da circa 5 anni. Le formazioni sono cambiate nel tempo, ora la line up è costituita da Max alla chitarra, Ivano alla voce, Tiz alla batteria e Nicola al basso.
dato che non son riuscito a inviare la risposta, lascio rispondere a max. nel frattempo mi sono registrato, nel frattempo inoltre avrete capito chi e'l'impedito del gruppo
scusa...Ivano ha qualche problema di comunicazione per via della bassa pressione che sta colpendo l'Olanda.:-)
nicola sostituisce da un paio di settimane gianni, il bassista col quale abbiamo registrato samizdat
L'Olanda? E cosa ci fa in Olanda? Oltre alle mele, dall'Olanda potresti mica portarmi ...
Sostituzione definitiva?
mi sò registrato pure io...con il nome in codice.:-)
dalle mele...alle pere? ahahah
mi godo qualche giorno di vacanza, lontano dalle mele. pero' credo che sull,aereo non mi lasceranno portare tante cose...:(
Le tue canzoni te le lasceranno portare. A prop. come nasce una vostra canzone? Prima la musica o prima le parole?
dunque, in prima battuta nascono le parti musicali che si sviluppano principalmente partendo da qualche riff di chitarra...
stai insinuando che le nostre canzoni sono una pera? :-)
sull'aspetto compositivo, limitandomi ai testi, di cui sono il famigerato responsabile, ti posso dire che nascono talvolta completamente slegati dalla musica. poi, se arriva qualche melodia che si presta mi limito ad adattarli metricamente. in altri casi il testo si sviluppa ex novo, comunque non e'mai successo di costruire la musica attorno al testo, per ora
No, dico che siete una droga, vi ascolto spesso. Come sono nate quelle del vostro recente cd?
guarda, le canzoni hanno avuto una lunga gestazione: dopo aver lavorato a lungo in sala sulla fase compositiva abbiamo speso molto tempo per curare gli arrangiamenti. In fase di registrazione abbiamo apportato numerose modifiche a quelle che erano le caratteristiche base dei brani, cercando di curare il più possibile le sfumature sonore dei vari strumenti e della voce.
tra parentesi, ancora non ti avevo salutato, quindi "ciao" e scusa
cavolo, quante ripetizioni nel mio messaggio...:-)
Ciao Ivano.
@max
è il bello della diretta
Continuando.
“Samizdat” è il vostro primo cd ufficiale. Ci raccontate la sua genesi produttiva?
dopo la fase compositiva sopra esposta ci siamo concentrati su quella produttiva. Il disco è stato registrato allo studio atracoustic di Pordenone tranne le chitarre che sono state registrate nella mia mansarda :-). I ragazzi dello studio sono stati fantastici e ci hanno permesso di lavorare davvero bene. Il lavoro grafico è stato completamente realizzato da Tiziano, il nostro batterista. Vista l'assenza di una qualche etichetta alle spalle si tratta di un lavoro praticamente autoprodotto...purtroppo...
io la prendo un po'alla larga, dicendo due parole sul significato del titolo: samizdat e' il termine russo per un'avanguardia di protesta sviluppatasi negli anni cinquanta per sfuggire alla censura di regime. si sviluppo'cosí una sottocultura clandestina, una sorta di DIY ante litteram. Ci piaceva il suono della parola, oltre al fatto che indicava benissimo una certa situazione di marginalitá costretta che ben si adatta a noi e alla genesi di quest'album
Molto bello quello che dite. Autoproduzione? Vedo che a produrre il cd c’è l’Associazione Culturale “The Biomass Strategy in Murderous Cows”? Chi sono? Cosa fanno? Una strategia da giovani musicanti?
la mia gioventú finirá a dicembre :(
the biomass... é il nome dellássociazione che abbiamo creato, col contributo di altre persone, nel 2005. e' una sorta di lungo braccio della legge che permette al gruppo di svolgere la propria attivitá in maniera legale e riconosciuta. oltre a ció, l'associazione organizza in val di non alcuni eventi musicali, cercando di coinvolgere musicisti indipendenti di altre regioni italiche. una di queste é il festival 916, ideato e curato da tiziano con michele bellio. il 1 novembre invece festeggeremo le mucche di halloween in una malga a mezza montagna, con il contributo dei vanessa van basten, cosí, per fare un pó di pubblicitá
finisco la pubblicitá: oltre ai vanessa van basten suoneranno di sicuro i nurse e noi. tutto gratis da non credere :)
e la festa finisce solo quando nessuno ha piú voglia di darci dentro
Adesso capisco perchè sei in Olnada. Per convincere Vanessa a venire in Val di Non...
No, lo so, sono un gruppo di Genova, l'ho appena letto sul loro myspace. Ecco internet, così veloce, ti dice tutto in un secondo. Voi che rapporto avete da utenti con il web?
io sono internet addicted, connesso il più possibile..:-)
per quanto riguarda internet e stonemartens cerchiamo di utilizzare il più possibile il web per farci della pubblicità, per promuovere la nostra musica, per farci conoscere, insomma.
Insomma, Internet, Myspace una vetrinetta? Specchio dei nostri tempi?
visto il posto periferico in cui siamo costretti, direi che internet é assolutamente utile. a noi é servito molto anche nella fase di mix del cd, dato che pordenone non é dietro l'angolo...
anche per la conoscenza diretta con altre realtá musicali direi che é una manna dal cielo (manna: traduzione biblica: che cazzo é?). alla fine peró la conoscenza diretta, specie se si vuole riuscire a suonare in realtá diverse, rimane insostituibile
secondo me myspace assume il giusto valore quando viene considerato come una risorsa in piú, non se pretendiamo sia la soluzione a tutto. quindi puó essere specchietto se la nostra conoscenza della realtá si limita all'esterioritá...
si, sicuramente specchio dei nostri tempi; emblematico in questo senso è quello che ha appena scritto ivano, cioè la sostituzione di contatti reali con contatti virtuali che spesso restano cmq di distante ed inefficace....indubbie sono cmq le potenzialità che può offrire la rete.
E poi aiuta ad uscire da ambiti ristretti. Voi venite dalla provincia di Trento, dalla Val di Non, quindi beatamente lontani dai grandi centri. Questo è un bene per dei giovani musicanti o un male?
assolutamente un male, poichè implica un confronto più difficoltoso con realtà musicali altre. La mancanza di spazi, la mancanza di una vera e propria scena musicale riconducibile ad una qualche etichetta indipendenete (fatta salva qualche meritevole eccezione) o dinamiche di questo tipo rendono il lavoro molto difficile...
se mancanza di strutture, di una scena, di pubblico (purtroppo é la legge dei numeri e il trentino non arriva che a cinquecentomila anime) possone essere considerate un bene...
l'unica luce che vedo é che, non essendo legati a scene propriamente dette, le band possono sviluppare un'attitudine forse piú personale e slegata da certi cliché. sempre che ci sia dietro comunque una conoscenza di base di cosa succede fuori dal cancello di casa.
poi rimane il fatto che spesso le band non hanno modo di portare a conoscenza la propria attitudine, mancando una rete di contatti che vada oltre i confini della regione
Avete contatti con altri artisti della vostra città o regione? Di altre?
"il fascismo non fu il male assoluto" (cit. Alemanno, sindaco de córe, filosofo de panza!!!)
Be' questo si sapeva prima delle elezioni.
E poi, per rimanere in tema de panza, dentro il suo partito c'è una guerra intestina. Ma ritorniamo alla musica. Mi pare di capire che ci sono pochi spazi adatti nella vostra città per suonare? Il tanto cantato Nord-est dei schei, investe in musica?
nel corso degli anni siamo riuciti ad allacciare qualche contatto con gruppi esterni alla nostra realtà, oltre a quelli locali ovviamente. Importante in questo senso sono state le manifestazioni organizzate dalla "nostra associazione culturale che ci hanno permesso di "portare in casa" realtà altrimenti difficilmente raggiungibili....
a livello regionale ci sono svariate conoscenze; non abbiamo scambi particolarmente profondi, ma per lo meno cé un rispetto reciproco. fuori regione abbiamo avuto un po'di contatti, con band dell'area veneta e genovese in primis. band che abbiamo portato a suonare in zona e dalle quali ci aspettiamo un invito in cambio a breve, pena la castrazione :)
scherzi a parte, proprio qualche giorno fa abbiamo condiviso il palco con three in one gentleman suit, di modena, che si sono rivelati molto disponibili umanamente e anche musicalmente, nei nostri confronti
I tiogs sono una mia vecchia conoscenza. Bravi.
lavorando anche tramite l'associazione di cui sopra, sarei ingeneroso a dire che il trentino non investe anche in musica. se investisse di piú sarebbe comunque meglio!! oltre a ció manca una politica chiara di investimento. i soldi sono dati un po'a casaccio, senza che dietro ci sia stato un progetto con finalitá ben precise ad unire le manifestazioni o le proposte finanziate. credo che fuori provincia le cose, in ambito di investimento, possano essere peggio, ma é solo la mia opinione
beh, credo si investa poco e questa sia una delle cause della carenza di spazi adeguati e di luoghi di "promozione musicale".
Con i tiogs avete suonato al Bruno... quello è un spazio...
Spazi permettendo, vi sentite più una band da studio o da live?
giá, in effetti non ci si puó lamentare del cso bruno, vista la maniera in cui i ragazzi si stanno dando da fare. oltre al bruno c'é il lochness pub a riva del garda, dove suoneremo il 3 ottobre coi loud nine, di milano. ma rimangono purtroppo due splendide eccezioni in un panorama che fatica ad andare oltre al pub con cover band o al tendone con birra e cover band stracommerciale (la birra va anche bene!!!)
Preferisco il vino. Teroldego o Schiava...
Vino vs birra, forse solo una questione generazionale ...
Come vincitori del contest regionale Trentino Alto Adige ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL, siete saliti sul palco in quel di Livorno lo scorso luglio. Ci raccontate di questa esperienza? Come avete vinto e come è stato suonare a Livorno?
beh, sicuramente abbiamo molta più esperienza live che studio. Detto questo credo che entrambi i versanti siano ugualmente stimolanti e che permettano un approccio completo ai brani solo considerati come unicum; in breve, i live ci permettono di dare sfumature differenti al nostro lavoro e viceversa lo studio.
l'esperienza avuta con la lavorazione di samizdat mi fa dire che sarebbe stupendo poter dedicare giornate intere a lavorare in studio, é apprendimento e invenzione continua. sul palco peró esce di piú l'anima piú cruda e sincera della musica, che é un qualcosa di insostituibile. quindi palco. meglio, un palco nello studio. se si puó :)
Abbiamo vinto le selezioni regionli di IW dopo aver sfiorato altre due volte questo traguardo. Suonare a Livorno è stata un'esperienza bellissima e formativa, una giornata indimenticabile; sapevamo perfettamente non fosse "una cosa che ti cambia la vita" ma abbiamo cercato di assaporare la situazione fino in fondo.
la cosa piú bella di livorno é il sentirsi arrivati: appena entrati in possesso dell'all area pass eravamo serviti e riveriti. interviste, free drink, contatti con i 'big'. poi riconsegni il pass e ritorni nel tuo nulla, ma é bello cosí. poi ci sono i contatti maturati nei giorni a livorno. se son fiori fioriranno, se son cachi...
E da spettatori come vi è sembrato ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL? Buoni gli ospiti? E gli altri gruppi giovani?
Tra i gruppi emergenti che siamo riusciti a vedere c'erano cose interessanti e cose meno (giudizio personale ovviamente) ma la qualità in generale era davvero notevole. Per quanto riguarda i big c'erano davvero nomi di tutto rispetto, da Bugo a Elio e le storie tese passando per gli Offlaga disco Pax, solo per citarne alcuni.
Grandi gli Offlaga, sono tra i miei preferiti...
io volevo ascoltare le sarah schuster, simpaticissime, ma probleemi lavorativi ce l'hanno impedito. peró le abbiamo conosciute di persona ed é stato piacevole. poi non abbiamo potuto seguire granché del festival: sai, le interviste a noi rockstar ci portavano lontani dall situazione...:)
ottimo bugo, tra i pochi sentiti. i vanilla sky giravano attorno al palco, nel parterre, chissá perché, e non sono riuscito a far lo sgambetto al bassita, peccato. per gioco eh, mica che sia cosí cattivello.
mostruosi elio elst in chiusura. a me non dicono molto, ma sul palco sono impeccabili e, per citarli, eleganti!!!
rileggo ora che bevi teroldego o schiava. non é che potremmo fare un baratto con qualche bottiglia di amarone? la mia mail ce l'hai...
Ma tu non bevevi solo birra?
Tornando a ITALIA WAVE LOVE FESTIVAL le da voi citate Sarah Schuster sono mie amiche, già intervistate sul mio blog, proprio prima di partire per Livorno. Anche di voi, mi hanno detto, serbano un buon ricordo. Quando un concerto insieme?
beve birra a giorni alterni...:-)
mai detto niente del genere. sto giusto bevendo un uvaggio di tannat, pinenc e cabernet della guascogna (sboronaggine da parvenue!)
sarebbe davvero bello, speriamo di riuscire ad organizzare qualcosa assieme presto.
Un saluto alle Sarah Schuster, gruppo per 3/4 femmina ...
ricordo di aver letto la loro intervista sul tuo blog, forse l'ho conosciuto tramite loro.
per il concerto assieme, aspettiamo l'invito :) scherzi a parte, speriamo che ci possa essere l'occasione di condividere un palco, nel loro veneto, nel nostro trentino, dove capiterá.
magari di nuovo al bruno...
Magari in Olanda ... A prop.,che clima c'è in Olanda?
non mi lamento. fino a ieri sole e temperature miti. oggi pioggia e vento, non freddo, ma a quanto pare é la norma. era peggio a verona, quando partivo.
per il live in olanda, mai dire mai...
E bici, ci sono tante bici e piste ciclabili in Olanda? Ti sentirai a casa. Voi, in Trentino ne avete un sacco, almeno per la media italica. E pure bici-gril...
hanno tante cose belle in Olanda, i musei, l'architettura...:-)
beh, le piste ciclabili le fanno semplicemente tracciando una linea gialla sulla strada, una linea sacra, direi
A prpoposito di sacro, tra i Radiohead e i Thin White Rope, tra i Sonic Youth e i Sigur Ros… questo a leggere alcune recensioni e a sentirvi suonare. Sono solo le solite masturbazioni mentali della critica oppure qualche contatto lo sentite? Altri più nascosti e imprevedibili?
le bici la fanno da padrone!! anche in trentino ce n'é in bel pó. noi peró siamo tutto fuorché praticanti. io personalmente ho maturato una distanza irrimediabile con le due ruote, preferisco passeggiare. mi salva solo il ciclismo in tv e l'epica di paolo conte. e ai bicigrill non ci fanno suonare...
Insomma non vai in bici Ivano, ma allora perchè sei in Olanda. Per il pomodoro?
hai toccato un tasto dolente viste alcune ultime recensioni.:-)
Ora, sarebbe assurdo affermare che in quello che suoniamo non ci siano delle influenze palpabili di quello che ascoltiamo, non ci spacciamo assolutamente per "originali a tutti i costi" come spesso fanno a sproposito certe band. credo che radiohead, Sigur Ros e Sonic Youth rappresentino la punta di un Iceberg, formato da decine e decine di altri gruppi. Io peronalmente sono afezzionatissimo alla produzione musicale della Constellatio (Godspeed, A Silver mt Zion) e a molta elettronica. Per quanto riguarda il cantato non trovo delle affinità particolari tra Yorke ed Ivano, anche se mi rendo conto siano punti di vista leciti.
Credo il sound degli Stone Martens sia un mix dei gusti personali di ogni componente...il "più radiohead" sono io, se proprio..:-)
Per quanto riguarda i Thin White Rope devo dire che me li hai fatti conoscere tu e sono felice ti abbiamo ricordato qualcosa di "insolito", in relazione alle altre recensioni.
Constellatio = Constellation :-)
premessa: mi piacciono i radiohead, come piacciono agli altri stone martens.
personalmente le mie influenze piú profonde son ben lontante dai radiohead, anche se evidentemente qualche reminescenza c'é, magari piu'a livello di mood che altro.
dai sigur ros abbiamo velatamente rubato un elemento ben preciso che fa parte di samizdat (ma é decisamente troppo astuto il suo nascondiglio, quindi non lo sveliamo).
io vedo qualche affinitá in piú, confermata, se non dalla bontá presunta del nostro prodotto, da qualche citazione, coi pink floyd.anche la "spinta" lirica che credo emerga sul qualche nostro brano, la ricondurrei al cantato di waters. e poi potrei fare mille altri nomi, pur rivendicando una personalitá indipendente, al netto dellíspirazione.
i thin white rope li conosco ora, grazie a te.
i pink floyd hanno un rimando assolutamente percepibile in uno dei nostri brani. ci meravigliamo che nessuno ancora ci abbia fatto caso. era il nostro modo per omaggiarli...
I Thin White Rope sono stati il mio gruppo di quando ero regazì, ho solo vinili di loro. Ascoltateli. Per finire, visto che non si è visto il batterista, fatevi una domanda, datevi una risposta e poi tutti a nanna …
pomodori non ne ho visti. ma potrei svelarti che vado in olanda per certe verdure :-) e soprattutto per un "motivo" ben migliore, che sta riposando qui affianco!!
non ti annoio oltre :)
Un saluto a chi è tra le braccia di Orfeo...
la faranno franca i nosrri eroi o sarà Franca a farsi i nostri eroi?:-)
oppure
Son bravi gli Stone Martens?
Si, spaccano di brutto.:-)
Franca Rame?
grazie di tutto davvero, è bello che qualcuno si interessi in questo modo e dedichi spazio e tempo.
non c'erano riferimenti specifici..:-)
"Quando il prima sarà adesso?
Presto!
...Quanto presto?"
una domanda di troppo, pardon!
buonanotte alligatore, grazie della piacevolissima conversazione e buona notte
Aspetta Ivano. Un adomanda solo per te: come si chiama?
permettimi di correggerti: morfeo, non orfeo. solo perché ci abbiamo scritto una canzone :)
ah, dobbiamo sistemare lo scambio teroldego- amarone. se puó andare abbiamo pure un campionario numerato di acidissimo gropel della val di non...
ehm, parli di mia sorella Alligatore?:-)
Il bello della diretta ha colpito aancora con un bel lapis ...
Come si dice Alligatore in olandese?
max sa bene come si chiama...antonia (ecco, ho fatto outing...) ahahahahah
è mia sorella...che ci vuoi fà, qui si fa tutto in casa. Cmq, non badare alle correzioni di Ivano, è un maestrino fastidioso ed insopportabile..:-) in simpatia Ivano, sai che ti voglio bene in fondo
aligator, ma la pronuncia é molto piú "catarrosa"
allora buonanotte e grazie di tutto.
a presto
E così abbiamo fatto 100, anzi più di 100. Ciao Antonia, Max, Ivano, Morfeo, Orfeo, tutto il circo, il pomodoro olandese e il Teroldego ... anche il batterista nudo che non è venuto ...
Grazie Stone!
ciao e grazie!
grazie a te, ancora. e scusaci per il batterista: non é che se la tiri, ma in questo periodo é piuttosto oberato di lavoro.
Lo sappiamo, c'è il film "Il batterista nudo" sugli schermi in questi giorni. Grazie a voi e alla prossima.
che orrore il nostro batterista nudo!!! almeno per me :-P
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