mercoledì 27 agosto 2014

Il signor Bovary ... c'est moi?

Questo blog vive di profonde ossessioni miste a travolgenti passioni. Ci sono dei nomi che ritornano, uno di questi è lo scrittore padovano Paolo Zardi. A maggio, alla Salone Internazionale del Libro di Torino, ha presentato il suo nuovo scritto, Il signor Bovary. Un piccolo libro (piccolo nel senso del numero delle pagine, 44), ma grande come scrittura. Un affondare, ancora una volta, i denti nelle chiappe sfatte della borghesia, piccola o media che sia (i confini si sono di molto sfumati, ma ci sono ancora, e Zardi non lo dimentica), rifacendo oggi, alla sua maniera il classico di Gustave Flaubert, cambiandone sesso e qualcosa d'altro.
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sabato 21 giugno 2014

Il mondiale no, che palle ... altri 3 film

Ieri pomeriggio, verso le 18, ero in bici. C'era un silenzio irreale attorno al lago. Gente seduta ai tavolini, megaschermi accesi, uomini che smettevano di lavorare, donne con il tricolore in evidenza, in mezzo a turisti (tedeschi e olandesi perlopiù) ignari. Nella salita verso casa, dentro ad una valle sempre troppo fresca, ho incontrato solo donne. Solo allora ho capito che stava per iniziare la partita della nazionale. Questo per ribadire il mio disinteresse per il mondo pallonaro, scusate il mio snobismo radicale, è più forte di me. Meglio il cinema. Questa volta, consiglio di ri(vedere) Smetto quando voglio (cult italico dell'anno, finalmente pure io l'ho recuperato), Nymphomaniac I e II (film atteso, che non ha deluso le attese) e Locke (bella sorpresa british...  ne ho letto poco in giro, perché?).

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