giovedì 19 giugno 2014

Due parole con IL BRIC

Progetto originale quello de IL BRIC, che appena sentito ho voluto in palude. Il nome ricorda e omaggia direttamente le economie emergenti, quali Brasile, Russia, India e Cina. Sentendosi vicini a queste culture, tre giovani musicanti baresi, attivi da anni in altre formazioni, hanno voluto richiamarsi a loro e intitolare il disco d'esordio Nuovo Ordine Mondiale. Inevitabile il passaggio su questi schermi. L'Occidente allo sbando è in una crisi irreversibile, ci dicono IL BRIC, crisi non solo economica, ma anche culturale, anzi, fortemente culturale. Sbagliato pensare ad un mondo dominato ancora da vecchie logiche, vecchia musica e cultura del passato. Ora si balla a ritmo di samba, guardando i film di Bollywood e il Taoismo come via maestra. O non è così?
Nuovo Ordine Mondiale, disco uscito da qualche settimana con la Piccola Bottega Popolare e il sostegno promozionale di Puglia Sounds (belle realtà già passate su questi schermi), si interroga, con ironia e consapevolezza storica, su questi temi. Per farlo, oltre a dei testi centrati sulla nuova geopolitica, mischia suoni e strumenti del mondo, con l'uso sapiente dell'elettronica: semplicemente Electro World Music. Titoli quali Le logiche Del Market, War Games, Dalla Cina con Furgone, rendono bene l'idea di ciò che  IL BRIC propone. A sentirli, mi è venuto in mente lo scrittore Aldo Nove, il suo narrare la realtà con umorismo e disincanto geopolitico. Un modo per semplificare concetti alti, senza per questo banalizzarli. Parliamone. Pronti?

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martedì 22 dicembre 2009

LIBRI: Si parla troppo di silenzio di Aldo Nove

Quello che sapeva sicuramente era che tutti si sarebbero ricordati di suo marito e dei suoi quadri, e che nei quadri di Edward Hopper c’erano anche i suoi pensieri, i suoi occhi, il suo corpo nudo. C’era qualcosa di paradossale per una donna che come lei era stata una delle seguaci del pionierismo del pensiero femminista americano.
Da Si parla troppo di silenzio – Un incontro immaginario tra Edward Hopper e Raymond Carver (Skira), di Aldo Nove, incontro fantastico tra Edward Hopper e Raymond Carver, mai avvenuto, ma con un sacco di geniali intuizioni e con un bel ritratto della moglie di Hopper, Josephine Nivison, femminista della prima ora (a quanto pare molto più di una semplice musa).
Da Leggere: Si parla troppo di silenzio

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venerdì 17 aprile 2009

Aldo Nove

Lo cito ormai in ogni mia conversazione con giovani e meno giovani musicanti a proposito della sua frase contro Facebook: “…su FB non si pensa. Su FB non si inventa. Su FB si fa esattamente quello che sotterraneamente ti viene detto di fare, nell’illusione che sia tu a sceglierlo.” Eppure ho trovato una sua poesia in Voci & Sguardi, agenda letteraria a cura del Rhymers’ Club, con alcuni autori pescati proprio su FB (….?!).
È giusto dire che Aldo Nove, poeta e scrittore a suo tempo etichettato come uno dei Cannibali (il migliore, per me, assieme a Simona Vinci), è stato presente e ha sperimentato più volte FB. Ha donato una stella inedita, Il cuore nel fuoco del vuoto, all’amico Dimitri Fulignati, tra i curatori dell’agenda uscita con Lulu, la regina dell’autoproduzione. La poesia andrà a far parte di una silloge dal titolo A schemi di costellazioni, che uscirà a fine anno presso Einaudi. Ma allora su FB s’inventa?
VEDI http://www.aldonove.com/
VEDI Voci & Sguardi

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