In palude con i Nicaragua
NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
- GENERE: Dream-pop-indie-soul
- DOVE
ASCOLTARLO: In mezzo
ai boschi, dove è stato realizzato, o rientrando verso casa con la luce del
tramonto, iniziate da qui
- LABEL: Yucca Records / Believe Distribution
- PARTICOLARITA’: E' un disco che racconta di viaggi, di case e di futuro
- CITTA’: Milano
- DATA DI USCITA: 21/04/2023
L'INTERVISTACome è nato Almost Home?
L’idea di mettere mano
ai pezzi e alle bozze sospese è venuta proprio quando abbiamo scoperto che Cate
era incinta, un anno esatto da quel giorno è uscito il disco che parla
dell’inizio di un viaggio.
Come mai questo titolo? Cosa vuol dire?
“Almost Home” significa proprio questo, siamo quasi arrivati a casa, come quando stai viaggiando e ti manca l’ultimo miglio. La sensazione che abbiamo avuto, devo dire senza discuterne troppo, è stata quella della preparazione di un bel viaggio. Significa anche rinascita in un certo senso, come quando fai un trasloco in un’altra casa.
Come è stata la genesi dell'album, dall’idea iniziale alla sua
realizzazione finale?
Come detto, avevamo già diverse bozze e qualche provino fatto in studio da noi nel nostro “Quartier Generale” a Milano. Appresa questa notizia abbiamo deciso che era il momento di raggruppare le idee e le forse per far uscire questo racconto intimo. Abbiamo chiesto ad Alberto Ladduca di aiutarci in questo processo ed è stata una bella scelta perché ha saputo esserci con delicatezza, dolcezza, rispetto e professionalità.
Qualche episodio che è rimasto nella memoria durante la lavorazione del
disco?
Ci sono stati diversi momenti intensi e che ricorderemo, proprio perché legato a questo momento unico e in un certo senso irripetibile. Cate con gli occhi gonfi di lacrime mentre canta “Treehouse” è forse un momento di estrema intimità che abbiamo in qualche modo condiviso con il mondo intero.
Se Almost Home fosse un concept-album
su cosa sarebbe? … tolgo il fosse?
Si, “Almost Home” è un concept album nato nella maniera più spontanea possibile, diciamo che si è proposto da solo come argomento cardine del disco, non avremmo potuto portarlo a termine se non fosse stato questo l’oggetto del racconto.
C’è qualche pezzo che preferite?
Qualche pezzo del quale andate più fieri di questo vostro disco? … che vi
sembra ideale da fare live?
Ovviamente siamo felici e orgogliosi di tutto il disco ma se dobbiamo citarne uno in particolare forse è interessante “Mochotto Matte” perché l’unico cantato in giapponese e anche quello più giocherellone di tutti. Parla proprio di questo piccolo super eroe di nome Riku che sta venendo a salvarci. Live potrebbe essere abbastanza divertente, almeno da suonare.
A livello produttivo chi avete avuto più vicino?
Come detto Alberto Ladduca ha accolto il progetto nella maniera migliore possibile. Albe era già in qualche modo coinvolto dal disco precedente ma in questo è diventato il produttore artistico e quindi parte integrante del progetto. Poi ci siamo fatti aiutare nella fase finale da Andrea Maglia del Bleach Studio che come sempre ha dato quel tocco di magia finale.
Copertina molto particolare, intima e unica. Come è nata? Chi l'ha
pensata così?
La copertina è stata argomento di discussione e riflessione molto molto intenso e delicato. L’idea è nata dalla stessa Cate ma sulla quale però ha avuto diversi ripensamenti e elaborazioni. Ovviamente la rappresentazione della forza e della debolezza rappresentata in questo scatto di Anna Adamo è la bellezza di questa copertina. Siamo consapevoli che può scaturire emozioni diverse, compreso il rifiuto. Tocca inevitabilmente punti delicati in ognuno e ognuna di noi ma comunque non c’era altro modo per rappresentare il cuore di questo disco.
Come presentate il disco dal vivo?
Lo suoneremo con il supporto di un valido batterista, Lorenzo Rotteglia e possibilmente con altri musicisti che ci hanno supportato durante questo percorso. La prima data di presentazione sarà il 18 maggio a Mosso, Milano.
Altro da dichiarare?
Già che ci siete ascoltatevi il disco solista di Alberto Ladduca, in arte Abe. E’ in uscita i primi di maggio e sarà una bella sorpresa.
Etichette: Almost Home, Believe, Dream Pop, In palude con ..., Indie, Intervista, Lombardia, Milano, Nicaragua, Soul, Yucca Recorda
8 Commenti:
Disco originale questa notte in palude, di un gruppo originale come i Nicaragua giunti al secondo fatidico disco, sempre temuto... ma non credo abbiano nulla da temere.
Sì, perché la coppia italo-giapponese (Caterina Yuka Sforza e Yuri Tartari Pucci, coppia anche nella vita) più Alberto Ladduca, hanno fatto un gran bel disco... divertente, dinamico, rock contaminato/contaminante.
Parlo di Almost Home album contraddistinto da dieci pezzi che conquistano con il loro stile a partire dalla title-track messa strategicamente all'inizio, parlato stile hip-hop, all'elettronica finale rilassata rilassante Rage.
In mezzo cose deliziose quali Mochotto Matte, affascinante pezzo cantato in giapponese, l'unico in giapponese: giocattoloso, pieno di ritmo, sicuramente dal vivo farà la sua porca figura
O Take It Easy, pezzo leggero di rock classico senza tempo, con una voce al meglio della forma, chitarre e tutta un'atmosfera davvero easy.
O la dolente You Saiddolente nel cantato, come nei suoni, dati da organo/piano elettronica... molto affascinante, anzi, perdutamente bello. e poi il sax, che è sempre suggestivo.
o Why altro pezzo sciolto, affascinante, con un volcalizzo che gioca con le chitarre, l'organo, un uso sapiente dell'elettronica....
Basta, alrimenti finisce che le dico tutte ... e vi rovino la sorpresa. Ascoltate Almost Home e poi ditemi se vi ho consigliato male...
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