Un anno fa,
come oggi, moriva Dan Fante,
forse voi
conoscevate suo padre John, ma
anche lui era
uno scrittore, un gran scrittore.
Dan Fante è
forse uno di quei pochi casi,
dove il
figlio di uno scrittore è bravo quanto
era bravo il
padre, anche se non è così noto.
Il suo primo romanzo
per me è un capolavoro, si
intitola Angeli a pezzi, credo che dovreste
leggerlo:
racconta, tra
l’altro, la morte del padre, John Fante.
Ne ho poi
letto un altro, Agganci, parla di un
lavoro
stupido e
alienante, venditore porta a porta, mi pare,
ricorda molto
Bukowski, le sue storie di ordinaria follia.
Poi in Italia
sono arrivati altri suoi libri, due o tre, credo,
vorrei
leggerli tutti, Zio Scriba mi ha detto che Dan ne ha
scritti un
sacco, molti di più di quelli tradotti da noi, traduceteli!
Tra l’altro,
un musicante amico mio, passato spesso in
palude, lo
conosceva bene, con i suoi Hollowblue ha fatto
reading con Fante,
era suo amico, me lo avrebbe presentato.
Mi spiace se
ne sia andato Dan Fante, spero che questo
post vi
spinga a leggerlo, se non l’avete già fatto, spero che
vengano
tradotti tutti i suoi libri anche in Italia, ce lo meritiamo.
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