Ritorna in palude Pasquale Demis
Posadinu, ritorna con il suo nome e la sua faccia. Era passato di qui nel
lontano 2008, in una delle primissime interviste sul blog, con il suo gruppo
dal nome poetico, i Primochef del Cosmo (da un racconto di Benni, se non
ricordo male), e ora lo ritrovo qui con la stessa label di Cagliari, la
Desvelos Records, tornata con questo disco omonimo a produrre. Un doppio
piacere, moltiplicato dal fatto che a produrre artisticamente l’album è
un’altra mia vecchia conoscenza, mai direttamente passata di qui, ma sempre
presente nel miglior underground italico ascoltato in palude. Si tratta di
Giovanni Ferrario, ottimo chitarrista apprezzato anni fa in un live con la Le
Luci della Centrale Elettrica, giusto per dire …
Viste tutte queste premesse, il
disco di Pasquale Demis Posadinu poteva deludermi? Certo che no! Sono dieci
tracce di pop-rock cantautorale molto intimo, delicate quanto sentite. Cantante
in italiano dalla voce calda dell’autore sardo, fotografano l’attimo dalla sua
posizione: da un omaggio vero alla sua terra, contro chi se la vuole pappare,
all’esperienza di una madre, dall’amore che non vuole prendere il largo al cercare
l’autenticità nel rock sotterraneo. Un album che prende piano, ma poi non ti
lascia più. Forse perché ha tante cose dentro, come l’originale copertina. Ma
ne parleremo tra poco con Pasquale Demis Posadinu. Pronti?
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