sabato 7 marzo 2020

Auguri Offlaga Disco Pax

Per me gli OFFLAGA DISCO PAX sono stati il più importante gruppo della mia generazione, ho adorato i loro tre dischi, goduti live in un paio di occasioni, intervistati in diretta e differita sia sul blog sia sul sito di Smemoranda. Quindi non posso esimermi dal ricordare i 15 anni dall'uscita del loro primo disco Socialismo Tascabile (prove tecniche di trasmissione). Era il 7 marzo del 2005 ...
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sabato 23 aprile 2016

Quarant'anni oggi

Come oggi, quarant'anni fa usciva l'album di debutto dei Ramones. In uno strano miscuglio di abbigliamento punk e metallaro, i Ramones appoggiati ad un vecchi muro vicino all'ingresso del mitico CBGB's, non provano manco a sorridere. Sguardo da duri, jeans strappati, giubbotti di pelle, in posa per una copertina celebre quanto il contenuto del disco stesso. Non sono un loro fan sfegatato, ma mi piace questa estetica. Ramones, semplicemente Ramones, fottutamente Ramones.

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sabato 24 settembre 2011

Nevermind oggi ha vent’anni, chiapperi …


Sul canale YouTube ALLYDIEGO (cliccateci sopra), tra i miei preferiti uno dei pezzi più rappresentativi di quel disco …

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martedì 24 giugno 2008

23-06-2008 Neil Young in Arena. Io c’ero …


Sì, è proprio il caso di dirlo: io c’ero. Ho ancora gli occhi lucidi per questo emozionante concerto del vecchietto più in gamba del rock. Lasciatemi rifiatare ...

... e non era cominciata bene, pensate. Io col nipote e la calda piadina in man ci siamo avvicinati all’anfiteatro romano verso le otto. Pensavamo di entrare diretti, faticando a trovare posto, invece i cancelli risultavano ancora chiusi. Incredibile. Come mai? Tutta la gente in fila in attesa (pure lo scrittore rock-dipendente Gianluca Morozzi, importunato da qualche ammiratore) con il caldo e la tensione in salita. E noi con la piadina in mano.
“Ecco, adesso ci multano perché mangiamo davanti all’Arena,” pensavo. Ho pure la ciabatta estiva, le bermuda rosse e la maglietta con la scritta PICCOLA IENA. “Altra multa per attentato al decoro cittadino.”
L’attesa dura un’ora, mi pare. Alle otto tutti dentro (l’Arena, intendo) in attesa di Neil Young. Il pubblico non è dei più numerosi, purtroppo. Che sia la fama di Verona “città dei naziskin” ad allontanare i fans del canadese, fricchettone e un po’ capellone, sostenitore di Obama e contro le guerre di Bush? Chi lo sa? Di sicuro non sono un bel vedere questi spazi vuoti per una delle pietre miliari del rock.
Pietra miliare che si fa attendere come una vera star e sale sul palco non prima delle ventidue in punto, quando attacca un’interminabile Love and only love, lunga cavalcata elettrica delle sue. E le seguenti non sono da meno, con la chitarra splendida protagonista, la sua voce inconfondibile, a tratti l’armonica e l’hammond, lassù in alto… alle spalle un vecchio ventilatore giallo rinfresca il palco e crea l’atmosfera giusta per i suoi grandi classici (anche non suoi, vedi alla voce All Along the Watchtower, anfetaminica più che mai). Mi spiace avere male alla spalla e non riuscire ad applaudire. Mi sarei sicuramente spellato le mani.

Mi fa male la spalla, ma qualcosa devo pur battere. Allora prendo la bottiglietta d’acqua ormai vuota e la batto ritmicamente sui sassi dell’Arena e sulle mie gambe tozze. Qualcuno da lontano potrebbe pensare che gioco a fare il Tafazzi della situazione (non è possibile, ormai siamo oltre il tafazzismo in Italia), ma non è così. Batto il tempo a questo grande musicante (il Tafazzi dovrebbero farlo i molti assenti), che nota dopo nota riempie le orecchie di musica celestiale. Un concerto di un ora e cinquanta e rotti, intensi, molto intensi. Tra i più densi della Storia del Rock.
Per vedere alcuni estratti del concerto vai al Blog dell’amico Silvano e Leggi tutto...

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