Ritorna
in palude La Metralli,
a soli due anni dall’esordio Del mondo che vi lascio, album molto apprezzato
qui, come in altri siti. Da allora il gruppo si è impegnato nella ricerca del
suono e delle parole giuste, ha colto tante soddisfazioni (Premio Ciampi 2012,
per dirne una), dato alle stampe un prezioso piccolo ep, tornando al lungo
adesso, con Qualche grammo di gravità, edizioni ABuzzSupreme. Un concept-album
esplicitato dal titolo, dedicato a chi cerca qualche grammo della propria
gravità, consapevole che non è una cosa semplice, può far male, ma bisogna
provarci. Chi ci riesce, potrà cadere nelle cose con il proprio peso specifico
(ne parleremo tra poco diffusamente).
Qualche
grammo di gravità è contraddistinto, oltre che da concetti alti a livello
testuale, anche da una forte ricerca musicale: registrato al Bombanella
Soundscapes a 432Hz, la frequenza dell’accordatura naturale, invece del
convenzionale 440Hz, risulta essere più morbido e piacevole per l’udito, perché
più vicino alla natura. Ascoltando i quindici pezzi dell’album, si ha proprio
l’impressione di ascoltare qualcosa di naturale, luminoso, diverso da molti
altri dischi. E pure la splendida copertina, disegnata da Sara Garagnani, segue
questa onda, anzi, ha trovato qualche grammo della propria gravità. Spero di
riuscirci pure io, nell’intervista in partenza. Pronti?
PERCONOSCERLI MEGLIO Etichette: AbuzzSupreme, Bombanella Soundscapes, Due parole, Elettroacustica, Emilia Romagna, Etnica, Folk, Intervista, La Metralli, Modena, Premio Ciampi, Qualche grammo di gravità, Rock, Sara Garagnani