venerdì 7 marzo 2014

Due parole con Chiara Rosso



Questa sera in palude ci sarà una donna, ma è un caso che arrivi alla vigilia dell’Otto marzo, giornata importante (non semplice festa). Su questi schermi non c’è spazio per quote rosa, o ricorrenze un giorno solo e poi basta, chi mi legge lo sa: la rivoluzione è sempre o non è, e qui ospito chi mi piace, indipendentemente dal sesso. Detto questo, parliamo di Chiara Rosso, giovane voce proveniente dalla provincia piemontese, che si presenta con questo disco dedicato all’elemento naturale per eccellenza, l’acqua. L’acqua, sottolinea lei nelle note stampa, “con il suo fluire è emblema di femminilità, pace e rigenerazione”. Messa così mi piace molto, messa così la riconosco come il mio elemento preferito.
Elemento H2O è uscito da qualche settimana, grazie all’etichetta tutta al femminile (rieccoci) Geco Records. Tredici pezzi scritti da Chiara Rosso nella nostra lingua. Tredici bozzetti poetici e liberatori, tra canzone d’autore e jazz, pop dinamico e blues dei nostri giorni. La copertina sognante e diretta, dice molto del suo contenuto: c’è la sua autrice e dietro sempre lei sotto un’altra forma, quella della creazione artistica. Mondi paralleli dentro ogni vero artista. Ma Chiara Rosso non è sola, con lei, il meglio della giovane scena del jazz italico. Troppi per citarli tutti, potrete scoprirli dopo l’intervista, andando nel bel sito di Chiara. Ora sentiamo cosa ha da dire lei. Pronti?
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giovedì 26 settembre 2013

Due parole con La Metralli



Ritorna in palude La Metralli, a soli due anni dall’esordio Del mondo che vi lascio, album molto apprezzato qui, come in altri siti. Da allora il gruppo si è impegnato nella ricerca del suono e delle parole giuste, ha colto tante soddisfazioni (Premio Ciampi 2012, per dirne una), dato alle stampe un prezioso piccolo ep, tornando al lungo adesso, con Qualche grammo di gravità, edizioni ABuzzSupreme. Un concept-album esplicitato dal titolo, dedicato a chi cerca qualche grammo della propria gravità, consapevole che non è una cosa semplice, può far male, ma bisogna provarci. Chi ci riesce, potrà cadere nelle cose con il proprio peso specifico (ne parleremo tra poco diffusamente).
Qualche grammo di gravità è contraddistinto, oltre che da concetti alti a livello testuale, anche da una forte ricerca musicale: registrato al Bombanella Soundscapes a 432Hz, la frequenza dell’accordatura naturale, invece del convenzionale 440Hz, risulta essere più morbido e piacevole per l’udito, perché più vicino alla natura. Ascoltando i quindici pezzi dell’album, si ha proprio l’impressione di ascoltare qualcosa di naturale, luminoso, diverso da molti altri dischi. E pure la splendida copertina, disegnata da Sara Garagnani, segue questa onda, anzi, ha trovato qualche grammo della propria gravità. Spero di riuscirci pure io, nell’intervista in partenza. Pronti?  
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martedì 14 giugno 2011

Intervista ai La Metralli

Tre ragazze e un ragazzo questa sera immersi nella palude. Sono La Metralli, concentrato di emozioni folk sperimentale e musica pop(olare) autentica. Delle voci e dei suoni che conquistano ad ogni ascolto. “Le loro suggestioni sono dei Balcani e del Mediterraneo … Colore rosso rubino, odore speziato di incenso e liquirizia, il loro sapore: pieno, sapido, armonico”. Così li descrive Mara Redegheri (una che se ne intende), così li sento pure io.

Da un po’ di tempo m’incanto ad ascoltare Del mondo che vi lascio, un disco uscito per Amigdala, pieno dei colori del mondo. Difficile parlarne, quanto facile sorbirlo, con naturalezza e felicità nell’animo. Mi vengono solo parole alte quando sento la voce di Meike, o i suoni del kazoo (sì, non lo usa solo Paolo Conte), gli intrecci di chitarre elettriche o acustiche di Meike, Matteo e Marcella, il contrabbasso di Serena …

È jazz? … musica popolare?... world music? È musica vera, direbbe Celentano, scritta e pensata con la testa fatta con il cuore …ma ora mi rendo conto di sbrodolare troppo io. Sbrodoliamo insieme La Metralli. Pronti?

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giovedì 26 agosto 2010

Intervista agli Ochtopus

Se questa sera viene tutto il gruppo facciamo il record mondiale di post: Barbara (oboe), Maria (corno), Lauro (sax), Fabio (fagotto), Gianluca (chitarra), Fabrizio (chitarra), Christian (percussioni). Se poi arriva pure Mimma, voce in un pezzo del recente cd Niente Apparente, uscito per la Ethnoworld, qui si rischia il blocco del blog … in realtà non ho chiesto a questi musicanti di Ravenna di venire per il loro numero, ma per la forza delle loro melodie incantatrici e la consapevolezza di avere la musica della tradizione popolare nelle vene.
Credo che un gruppo così, a mia memoria, non ci sia mai stato sul blog e questa sia la serata giusta: una luna in cielo che così tonda non ho mai visto, un’estate ancora presente e il gatto rosso e matto qua accanto mai così preso (mi ruberà il loro cd)… sembra di averli qua nella palude gli Ochtopus. Li sento venire, come dei veri musicanti di strada, dei buskers, arrivano a piedi suonando allegramente, come i nanetti della pubblicità dei Loacker facendo quasi il percorso al contrario. Fatemi un fischio quando ci siete …
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