giovedì 15 aprile 2021

Dieci anni senza Vik

 

Vik era Vik, scrissi anni fa per ricordarlo con dei versacci, ma forse ora per un giovane d'oggi che passasse di qui non basta.  Vik, al secolo Vittorio Arrigoni è stato un pacifista, un uomo che credeva fino in fondo in quello che faceva, tanto da rischiare la vita. 


L'ha persa nell'amata Palestina, dove era stato testimone vero e quasi unico di Piombo Fuso, offensiva israeliana sulla striscia di Gaza con più di mille morti nel giro di un mese (tra dicembre 2008 e gennaio 2009), in barba al diritto internazionale e al rispetto della vita. Pochi erano sul campo a raccontarlo, lui era sulle autoambulanze e vedeva in prima persona cosa stava succedendo. Aveva un blog Guerrilla Radio, dove scriveva questo, ma molti suoi pezzi passarono su il manifesto e poi in un libro che consiglio Gaza - Restiamo umani. Lui terminava i suoi pezzi con questa frase Restiamo umani, divenuta celebre. 


L'assassinio avvenne in circostanze misteriose, mai chiarite 10 anni fa (probabilmente tra il 14 e 15 aprile 2011). Ci fu un rapimento lampo e la sua esecuzione poche ore dopo, in sostanza. Mi ricordo che ero in un bar in città, e alla tv davano la notizia del suo ritrovamento. La cameriera che mi aveva servito il caffè disse che era morto, povero ragazzo. Mi venne la pelle d'oca, mi sentii impotente. Come fosse morto un mio parente, un caro amico.

Per approfondire qui

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domenica 27 dicembre 2009

LIBRI: Gaza, Restiamo umani di Vittorio Arrigoni

Forse molti se ne sono dimenticati, ma un anno fa, proprio in questi giorni, iniziava Piombo fuso, l’offensiva dell’esercito israeliano sulla Striscia di Gaza. Per ricordarvelo segnalo questo libro, del blogger e attivista pacifista Vittorio Arrigoni: Gaza, Restiamo umani.
Restiamo umani, era così che chiudeva i suoi reportage (è limitante chiamarli così, ma rende) dall’inferno scatenato contro i palestinesi, che pubblicava costantemente sul suo blog, ma anche come articoli di prima su il manifesto. Una testimonianza diretta (era volontario sulle ambulanze), una delle poche, per questo preziosa.
Tante domande mi sono venute in mente leggendo questo importantissimo libro. Perché mille e più morti nell’arco di un mese, in un territorio così stretto, in barba al diritto internazionale e contro ogni logica apparente? Per vincere le elezioni? Per mandare un messaggio ad Obama che stava per insediarsi alla presidenza? Per fermare il terrorismo? Ma dai! …
I libro è interessante proprio perché ti pone delle domande, mostrando i fatti nudi e crudi. E poi perché ti ricorda delle miserie della politica (anche quella di sinistra), vuota, senza più il coraggio di chiamare le cose con il loro nome: morti, resistenza, guerra, pace, assassini …E poi perché è scritto bene, nonostante le condizioni e la rapidità che richiedeva.
Restiamo umani leggendolo.
Acquistabile anche direttamente dal sito de il manifesto, nella sezione Altre pubblicazioni .
QUESTO IL SUO BLOG
http://guerrillaradio.iobloggo.com/
E per continuare a lottare segnalo questo post dell’amica Ross

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