lunedì 5 marzo 2018

Il nostro miglior cineasta vivente

Avrei voluto più Oscar a Luca Guadagnino,
per il suo splendido film Chiamami col
tuo nome.
Il premio a James Ivory, che ne ha scritto la
sceneggiatura tratta dal romanzo di Aciman,
mi sembra poco.
Lo meritavano i due splendidi protagonisti,
cento volte meglio di Gary Oldman nella
favoletta su Churcill.
Lo meritava Esther Garrel, primo amore etero
del protagonista, prima di quello gay; un po'
di coraggio Academy.
Lo meritavano le musiche di Surfian Stevens,
uno statunitense come voi, che ha fatto
qualcosa di magico.
Lo meritavano i costumi anni '80: vi posso
assicurare che ci vestivamo così, in Italia,
in quel decennio futile.
Lo meritava Luca Guadagnino, come regista
e film,  meglio del Toro e di tutta l'Arena:
è lui il nostro migliore cineasta vivente.

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