
Nella polemica sull’ormai famosa battuta di Berlusconi rivolta a Perla Pavoncello, lavoratrice co.co.pro che chiedeva come uscire dal precariato nel corso del programma
Punto di vista del Tg2 (“Io, da padre, le consiglio di cercare di sposare il figlio di Berlusconi o qualcun altro del genere; e credo che, con il suo sorriso, se lo può certamente permettere"), non deve assolutamente sfuggire, che la ragazza ha poi candidamente dichiarato di votare proprio per il PDL e si è quindi candidata per il comune di Roma. Un escalation strana, che fa sorgere spontanea una domanda: come può una trasmissione del servizio pubblico scegliere, in una trasmissione di approfondimento elettorale, interlocutori che poi si dimostrano sostenitori del politico di turno? Come minimo, è poco serio.
Sull’argomento vi propongo il più divertente articolo uscito sui giornali di questi giorni:
Come sposare un miliardario di Alessandro Robecchi, su il manifesto del 14 marzo 2008.
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