giovedì 28 marzo 2013

Due parole con gli Eterea Post Bong Band



Eterea Post Bong Band per la prima volta in palude direttamente dalla sala prove. Infatti abbiamo spostato di un po’ la blog-intervista per consentire al gruppo veneto di terminare il lavoro preparatorio in vista del Tour del cavolo, che fin dal nome si annuncia come qualcosa di (auto)ironico e smitizzante, come da sempre sono gli EPBB. Ovviamente il tour prende il nome dal favoloso cavolo romano piazzato in copertina di BIOS, loro recente cd dato alle stampe per Trovarobato. Alcuni colleghi hanno tentato di mangiarselo tanto è bello e vero (o forse perché gelosi della musica degli Eterea?), ma come ci tengono a ribadire: non è commestibile.
Commestibili sono invece gli otto pezzi che compongono l’album. Otto pezzi divertenti e spensierati, pur avendo al centro di tutto la matematica. Sì, la matematica centrale per capire ciò che si muove nell’universo (anche della musica), e quindi rispondere a domande importanti: se la natura segue degli schemi, allora qual è il programma che muove l’uomo? Siamo davvero così diversi dalle macchine che costruiamo? Chi ha scritto il linguaggio di programmazione? Le risposte in canzoni dai titoli inequivocabili come Homo Siemens, Fibo, Tim Peaks, The Fall of Kasparov … le risposte nella blog-intervista che va ad incominciare. Sempre che le prove siano terminate… pronti?

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