Gran ritorno in palude per
Johnnie Selfish e the Worried Men, band di Lambrate al terzo disco, Kauntri
Muzik, ambizioso prodotto di culto a partire dalla copertina, che sembra
l’inizio di un film dei fratelli Coen. Come i mitici fratelli del cinema, i
Johnnie Selfish & the Worried Men, hanno il gusto per la citazione e
l’amore per il meglio del passato. Per questo loro nuovo album sono andati alle
radici della nostra musica più amata, a Nashville, Tennessee, dove sotto la
guida di John Wheeler, leader degli Hayseed Dixie, lo hanno registrato, con
ospiti di tutto riguardo, quali Hank Williams Jr e Mike Daly.
Quattordici
tracce che profumano folk-combat-country-rock, passione per la Storia, la politica e un
sacco di riferimenti alti (ma anche bassi, perché no?), tra i quali spicca la
citazione diretta di Woody Guthrie nella splendida This Machine Kills Fascists, la
cover di Letter to the Censors dei Mano Negra e un classico tirato a lucido
come Buffalo Skinners. Salti musicali nel tempo, una strumentazione classica,
dal banjo all’ukulele, washboard, armonica, chitarre acustiche e chitarre
elettriche, per far sentire questa palude ancora più palude. Un gran bel disco,
che uscirà in ottobre, ma sta già ottenendo un sacco di critiche positive. Un
vero onore averli qui … pronti?
Etichette: Autoproduzione, Bluegrass, Blues, Country, Due parole, Folk, Hayseed Dixie, Intervista, John Wheeler, Johnnie Selfish e the Worried Men, Kauntri Muzik, Lambrate, Lombardia, Mano Negra, Nashville, Rock, Tennessee