lunedì 24 novembre 2014

Due parole con i Poor Man Style



Tra poco in palude i Poor Man Style, gruppo torinese di battaglia, che propone una musica forte ed esplosiva, come il titolo lascia supporre: Rabbia Dub Style, concentrato chimico di dub e rub, parenti stretti del reggae e della carica protestataria che si porta dentro, rap con organetti acidi e fiati. Il gruppo torinese, che ha prodotto tutto da solo, lancia parole dirette, toccando temi caldi senza perdere la tenerezza e l’ironia. Sembrano quasi un cartone animato, per come si muovono e propongono. Non a caso il primo video del disco è un cartone animato, Tortuga, piratesca avventura ispirata dal romanzo di Valerio Evangelisti.
I Poor Man Style sono un gruppo di ben dieci elementi, a piede libero dal 2008, quando esordirono con l’omonimo album (ci suonarono pure Bunna e Madaski degli AfricaUnite), al quale seguì nel 2011 Lontano. Dischi che portarono i PMS in giro per i più importanti concerti reggae e non-reggae (ovviamente anche il Rototom), suonando e collaborando con miti viventi, tanto da uscire con un terzo disco, una raccolta di brani inediti e collaborazioni, intitolato emblematicamente Rootleg. Ora è la volta di Rabbia Dub Style, nato nell’ultimo anno nelle strutture del Natty dub Studio di Vinovo e dell'AV7 Sound di Torino, gestiti rispettivamente dal tastierista e dal chitarrista del gruppo. Naturale lo sbarco in palude.  Pronti?

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sabato 16 gennaio 2010

L'Italia non fa più sunsplash

Fuga di cervelli, fabbriche chiuse e/o trasferite, nuove schiavitù ... l'Italia è in declino (più e peggio del resto del mondo) e solo un bravo illusionista potrebbe nasconderlo. Un declino peggiore perchè è prima di tutto culturale.
Prendete il Rototom Sunslpash, il più grande Festival di cultura Reggae. Nato dal nulla, dall'impegno di giovani appassionati, è diventato in pochi anni un avvenimento che, oltre ai lati positivi sul piano culturale, tira economicamente. Perseguitato da chi dovrebbe volere il bene del nostro Paese (dicono così nei dibattiti) è costretto all'esilio in Spagna, terra con una politica un pelo più decente della nostra (sì, ci vuole poco).
Leggete l'illuminante/illuminata intervista su il manifesto di venerdì 8.1.10 al presidente Filippo Giunta cliccando qui Rototom EXODUS
Andate sul loro sito per vedere cosa hanno fatto di bello (e faranno in Spagna quest'anno), anche se non vi piace il reggae

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