giovedì 8 ottobre 2009

Intervista ai Vegetable G

Saranno proprio così Giorgio, Luciano e Maurizio? Saranno così i Vegetable G? Placidamente seduti sul divano di casa Olivia (l’indipendentissima loro etichetta) in attesa delle domande alligatoriane?... con qualche birra nel frigo? Sulla loro capa un’insegna luminosa particolare, “Calvino” (forse il nome di un bar?) e in parte il logo della band, l’occhio che da sempre ci/vi/mi osserva. E dove scriveranno le risposte? Già, scrivere…
Scrivere, come faceva quel nostro famoso scrittore dal nome simile a quella sull’insegna tricolore del bar (… del bar?!), quello che amava perdersi nella letteratura come in un mondo altro, fantastico, tipo Le cosmicomiche. Anche ascoltando il nuovo cd della band pugliese si ha questa strana sensazione. Sembra quasi un omaggio a Calvino e al suo mondo ironico e dis(incantato).
Provate a sentire la canzone che ha dato il nome all’intero album, Calvino, poi mi direte. Ma anche Arcade Lovers o American Lessons. Per me, che l’ho già ascoltato tutto, è uno dei cd dell’anno, forse il cd dell’anno. Ma non voglio dare giudizi sommari e quindi l’ascolterò ancora. Per questo lascio la parola ai Vegetable G. anzi, lascio la scrittura …
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