giovedì 5 maggio 2022

Vi conosco mascherine

Non so voi, ma io vivo con disagio questi ultimi mesi pandemici. Mi pare di essere in un mondo che fa finta di nulla, preoccupato solo di consumare. La cazzata "ne usciremo migliori" ha dimostrato alla lunga di essere stata una cazzata, uno spot, e pochi, pochissimi si sono accorti di quanto il mondo sia cambiato e cambierà ancora. Non abbiamo fatto tesoro dei mesi chiusi in casa, tra un corso online, esercizi di yoga e capelli rasati a zero. Eppure la pandemia è stato un fatto forte, di rottura decisa, quelle rotture che segnano un'epoca. Tipo la I^ guerra mondiale. Anche la politica non ha capito questo, anche in politici nei quali avevo un po' di fiducia non ho visto una progettualità forte. Anzi, hanno fatto le solite cose, seguendo la corrente, i soliti riti, le solite risposte.
Questa mattina parlavo con un ex collega di lavoro in pensione da anni, ormai contadino nel suo piccolo podere con viti e ulivi vista lago. Veniva da un funerale. Pessimista di natura, pasoliniano senza averlo mai letto, da sempre contro la società dei computer (secondo lui, hanno rovinato il mondo, e non credo abbia torto), mi ha detto: adesso hanno tolto le mascherine, ci hanno liberati un po', per il turismo. Poi, passati i mesi estivi, ci rinchiuderanno di nuovo. Non so se sia una previsione corretta, però è forte la sensazione che siamo guidati da politici che pensano solo all'economia. Economia malata, capitalismo di rapina (di gente, territorio, culture...), quello che ci ha portato sull'orlo della catastrofe.  Sono quelli che c'erano prima, ormai da troppi anni a malgovernarci. Potrei dire, con una facile battuta: vi conosco, mascherine. 

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martedì 19 aprile 2022

Le Notti del Bandito - 1^ edizione


Sarà che mi sento sempre più un bandito anche io, sarà che in cartellone ci sono dei nomi per me importanti, prima come ascoltatore, poi come critico rock, ma questa prima edizione de Le notti del Bandito che si terrà a San Giuseppe di Cassola (Vi), mi piace molto. 

Presso l'Auditorium Vivaldi questo fine settimana (21-22-23 aprile) e quello dopo (28-29-30) ci saranno esibizioni tra il musicale e il letterario di nomi quali Maria Devigili, Talea, Debora Petrina, Andrea Chimenti (per citare dei nomi passati in palude), e poi Pier Paolo Capovilla a recitare Pier Paolo Pasolini, Tiziano Scarpa, Gianni Maroccolo + Antonio Aiazzi, Paolo Benvegnù, i Radiofiera, Carlotta Plebs, Flavio Ferri, Beppe Brotto. Ho citato solo alcuni nomi, anche alla rinfusa, perché il programma è veramente ricco, andatelo a spulciare...
 

QUI TUTTO IL PROGRAMMA E LE INFO UTILI

QUI IL FB DELL'INVENTORE DELLA MANIFESTAZIONE

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sabato 5 marzo 2022

Pasolushi

 

Che post faccio oggi? Ricordo i 100 anni della nascita di Pier Paolo Pasolini, il nostro più importante intellettuale del Novecento, secondo solo a Gramsci, oppure i 40 anni della morte di John Belushi, l'ultimo vero grande mito del Cinema? Un bel dilemma, sapete. Chi mi conosce sa della mia passione per il cinema, anzi il Cinema di entrambi. Certo, Pasolini non ha fatto solo Cinema, è stato intellettuale militante, poeta e scrittore. Certo Belushi oltre a un paio di cult-movie sicuri, e altri film memorabili, ha fatto tanta televisione, quella bella di una volta, comicità demenziale. Insomma, sono legato a entrambi allo stesso modo, sono stati importanti per la mia formazione entrambi. Come chiedere a un bimbo: meglio mamma o papà. Quindi dedico il post a entrambi. Il mio film preferito di Pasolini è Salò o le 120 giornate di Sodoma, film attualissimo, film che ho avuto la fortuna di rivedere al Cinema qualche anno fa. Forte, dilaniante, osceno, forse ha costato la vita a Pasolini, intellettuale scomodo, scomodo veramente, che avrei voluto oggi, nell'epoca dell'emergenza senza fine. Il mio film preferito di Belushi è invece Animal House, film eccessivo, vero capostipite del Cinema demenziale. Anche questo ho avuto la fortuna di vederlo, qualche anno fa al Cinema. Potevo dire Blues Brothers, l'altro suo cult, ma mi viene d'istinto, da sempre Animal House. E voi che ne pensate? Quali sono i vostri preferiti di Pasolini e Belushi?

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martedì 15 febbraio 2022

San Faustino

Ha detto di mangiare pane
e formaggio, il buffone di
corte, l'ha pure ripetuto
con il suo meccanismo
da marionetta.

Io posso, sono vegetariano,
ma chi è vegano, mi chiedo,
come farà? Certo, si può anche
vivere di solo pane (e amore),
si evita pure il colesterolo.Continua a leggere...»

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sabato 6 novembre 2021

Rece d'Alligatore: Sasha Vinci

Sasha Vinci, Mercurio

aA29 Project Room

Ecco un altro disco figlio del covid19 e delle restrizioni della Pandemia. Chiuso nel suo studio, il poliedrico artista siciliano nella primavera del 2020 ha pensato queste canzoni. In collaborazione con il musicista Vincent Migliorisi, coautore del disco è quindi nato Mercurio, qualcosa di forte e vero, uscito poi a maggio 2021.

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sabato 24 aprile 2021

In palude con i Gang

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE Rock, cantautorato

DOVE ASCOLTARLO provate qui o qui

LABEL Rumble Beat Records

PARTICOLARITA’ è un disco dei Gang

SITO INSTAGRAM  FB

CITTA’  Filottrano (Ancona)

DATA DI USCITA Febbraio 2021 (novembre 2020 per i coproduttori)

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domenica 2 agosto 2020

La strage di Bologna

E sono quaranta anni oggi, da quella vergognosa strage, da quel bagno di sangue in nome della strategia della tensione, degli equilibri politici, della divisione tra est e ovest. L'Italia doveva rimanere sotto la Nato e non poteva avere governi di sinistra, quindi attentati, bombe, morti, causati da esaltati dell'estrema destra foraggiati, spesso e volentieri, dai servizi segreti. Questa la storia, molto semplicemente. Ci sono stati depistaggi, falsità, invenzioni a tavolino, anche su questa strage, una delle poche con dei colpevoli accertati da processi con condanne definitive. Come diceva Pasolini, conosciamo i nomi, ma non abbiamo le prove... di quel periodo infame iniziato con la Strage di Piazza Fontana a Milano nel 1969, e forse finita nel 1980 quel due di agosto a Bologna.  
Leggi su wikipedia Strage di Bologna

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domenica 17 febbraio 2019

GoodyGoody nella Storia del Cinema

Oggi è in Italia la Festa Nazionale del Gatto, per questo ho voluto proporre una divertente carrellata di film noti con GoodyGoody in ruoli da protagonista a partire dal cult Colazione da Tiffany ...
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giovedì 22 marzo 2018

Locandine cult: Salò o le 120 giornate di Sodoma

Salò o le 120 giornate di Sodoma 
di Pier Paolo Pasolini (Ita/Fra 1975)
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sabato 10 giugno 2017

Ciao GoodyGoody

GoodyGoody non c'è più, il mio gatto (anche se
un gatto non è di nessuno), è morto oggi, e io
non ho più lacrime per piangerlo.
Che hai, perché sei così triste, ti è morto il
gatto?, ho sentito scherzare molte volte,
ed è vero, la mia tristezza è infinita.
Solo chi non ha vissuto con un gatto (ma
anche un cane o un ibis, forse), non può
capire: certo che sono triste, deficiente!

GoodyGoody, non so bene quanti anni avesse,
c'è sempre stato da quando ho il blog, nel
2007 quando è nato il blog lui c'era.
Era arrivato in casa da solo, qualche anno
prima, ed è spesso comparso in foto, c'era
mentre intervistavo in diretta i musicanti;
c'era a leggere il manifesto o i libri di Zio
Scriba, c'era nei film di Pasolini o in quello
dei Coen, cliccate nel tag GoodyGoody
e vedrete se c'era.

Ora bevo vino rosso, rosso come lui, per cercare di
fermare le lacrime, e rivedo gli ultimi attimi insieme,
la sua prima volta dal veterinario, mio amico, ieri, con
Elle: lei a guidare, io a tenere stretta la gabbietta,
lui che lo visita e mi dice che c'è insufficienza
renale (glielo donerei io un rene), facendomi
capire che Goody si è ormai giocato tutte le sue
vite, ci sarà poco da fare, passerà sabato a vedere,
forse la puntura estrema, mi fa capire senza
dirmelo (io inizio a piangere, Elle mi stringe).

E la puntura estrema non è servita, si è spento senza
clamore, è morto alle due o tre di notte, assistito da
mia mamma, il veterinario è venuto a bere il caffè, a
constatarne la morte, bastarda, contro la quale non ci
si può fare mai nulla, è morto di vecchiaia, si può dire,
tra i 14 e i 18 anni, credo.
A me, che non l'ho visto, non me l'hanno lasciato vedere,
non è restato che andare dal vivaista a comprare una bella
pianta da mettere sopra la sua sepoltura, nel nostro giardino.

Mi sono messo poi a zappare, zappare, zappare, una
buca profonda e larga, larga per contenere il corpo
allungato del buon GooodyGoody.
Sopra di lui, ora, una perfetta pianta di origine orientale,
la Nandina (o Bambù sacro), che si trova in origine
dall'Himalaya al Giappone: perenne, resistente al
freddo, bella anche d'inverno con le sue bacche rosse,
bacche rosse come Goody.

La vedo dalla finestra della nostra casa, la vedo dal
balcone dove negli ultimi mesi Goody viveva, la
vedo ora e ogni volta che uscirò fuori dal cancello.
Le sue bacche rosse vivranno perché nutrite
da lui, che così potrà continuare a vivere  dove
è sempre stato, dando un senso alla vita eterna:
siamo tutti inserti in questo ciclo infinito, di morte
nera e bastarda, e rinascita, rossa come Goody.

Ciao GoodyGoody ...

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domenica 4 giugno 2017

Mi farei tatuare Kustu sul braccio

Mi piace Emir Kusturica, mi piace il suo cinema,
mi piace lui come persona, la sua etica e la sua
estetica, tanto che mi farei tatuare la sua faccia
sul braccio.
Dico questo dopo aver visto il suo recente film
On The Milky Road - Sulla via lattea, ambientato
durante la guerra nella sua Jugoslavia, come
Underground.
Ci sono molti animali spaventati nel film, dalle oche
al maiale sgozzato (ma non si vede, si sente), e poi
il serpente e il falco, muli, si beve e si vede la natura
in Serbia.
C'è anche Monica Bellucci, con la quale Emir ha una
storia d'amore (da cinema), inseguiti tra montagne e
fiumi, mine antiuomo, greggi di pecore che vi saltano
sopra.
Un film con la sua poetica, come quella di Fellini o
di Pasolini, con i suoi temi forti, talmente forti da
diventare kusturichiani: la bella bandiera slava,
la rakija, la musica ...
La fuga di un popolo, la sua vitalità, i balli e le
feste, cecchini e biechi caschi blu, Miki Manojlovic,
sogni e incubi, animali e orologi impazziti, mai
tanto come gli uomini.
Non capisco perché questo film non sia stato
distribuito in modo migliore, perché Kustu
abbia aspettato otto anni per farlo, perché
non l'abbiano visto tutti.
Forse troppo poetico, folle e disperato o solo
appassionato, come un cineasta radicale,
estremo e passionale: per questo mi farei
tatuare Kustu sul braccio.

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martedì 14 marzo 2017

Gang live in Bologna

Più ci penso, e più credo di aver assistito, insieme alla mia compagna Elle, a un concerto epocale. Parlo di quello dei Gang, la premiata ditta Fratelli Severini, che da sabato 11 marzo 2017 ore 22,30 (un'ora e mezza dopo l'inizio previsto: le star si fanno sempre attendere), a domenica 12 marzo ore 1 di notte, ci hanno deliziati con una dotta disquisizione in parole e musica sul '77 e dintorni. Il luogo era Bologna, proprio quarant'anni dopo l'assassinio in piazza di Francesco Lorusso, studente di Medicina e Chirurgia e militante di Lotta Continua.
Una tre giorni di incontri, proiezioni, dibattiti, reading, libri, musica, brigate cuciniere nel centro sociale Vag61, dedicate al marzo 1977, nella città simbolo delle rivolte colorate di quell'anno indimenticabile. In marzo visse lì il suo periodo più turbolento e guerrigliero, con l'assassinio di Lorusso, appunto, e le barricate e le manifestazioni dei giorni seguenti. Una ferita nella nostra Storia. Storia scritta dai vincitori, come ha giustamente sottolineato Marino Severini a inizio concerto. Ma andiamo con ordine ...

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martedì 31 maggio 2016

Rece d'Alligatore: Misero Spettacolo



Misero Spettacolo, Porci, pecore e pirati
Zeta Factory
Copertina molto bella, sembra un manifesto da film, e la musica ci va dietro, per questo esplicito omaggio a Pasolini a quarant’anni dalla morte. Non a caso Porci, pecore e pirati è stato patrocinato dalla Fondazione Centro Studi Archivio Pier Paolo Pasolini, ritenendo valido il tentativo di trasformare in canzoni il suo pensiero, dai saggi ai personaggi letterari, dagli articoli di giornale alle magnifiche pellicole sconvolgenti.
Un disco quindi, tutto da ascoltare, difficilmente scindibile nelle sue 14 tracce, come ogni buon concept che si rispetti: da L’Italia dei pensatori, satira cantautorale contro l’omologazione a Strategie del benessere, sul produci/consuma/crepa a ritmo rock’n’roll, da PPP, gran rock acido, a Uomo di foglie, piano voce baustelle-stile a ricordare il vitalismo del grande intellettuale, Pasolini viene passato al setaccio, e le sue intuizioni appaiono pepite d’oro. Chiude Transumanza, vertice sonoro del disco, richiamo a Petrolio e alla bestialità del mondo borghese, prima della traccia fantasma, che ci invita a emigrare, data questa Italia (ma, dico io, c'è un posto diverso, oggi?) 
Chissà cosa ne penserebbe Pasolini dell’attuale società informatizzata, sempre più fintamente libera (libera di dire nulla), sempre più massificata e lontana dalle proprie radici autenticamente popolari. Questo disco dei Misero Spettacolo, uscito oggi, è un tentativo di interpretarlo. Un buon tentativo, non era scontato …

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venerdì 6 maggio 2016

Una certa somiglianza: ragazzi di vita

L'ho trovata in un sito straniero, mi pare russo, durante una mia zingarata in Rete: Ninetto Davoli, l'attore preferito da Pasolini, somigliante al Richard Gere sex symbol incanutito? Potrebbe essere?

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lunedì 18 gennaio 2016

In morte di una rockstar

Guarda chi è morto, dico a Elle.
Chi è morto, ora? risponde lei.
Franco Citti, l'attore di Pasolini.
Penso si meriti un post, cazzo!
Lo conoscevo e apprezzavo più di
Bowie.
Franco Citti era come una rockstar.
Franco Citti è morto giovedì scorso.
Franco Citti aveva già ottanta anni.
Ne avrebbe compiuti ottantuno in
aprile.
Ha fatto un sacco di grandi film.
Accattone è la sua prima parte.
Poi altri con Pasolini, ma non solo.
Franco Citti ha recitato con tutti i
grandi.
Penso a Mamma Roma e Edipo re.
Penso a Porcile e a Il Padrino I, II e III.
Penso a Roma al Decameron, Todo Modo.
A Il fiore delle Mille e una notte e a I racconti di
Canterbury.
Meriterebbe una bella settimana Franco Citti.
Sì, una bella settimana dedicata a Franco Citti.
Ci vedrei bene anche Il segreto, La luna, Casotto.
Magari anche Il minestrone, Cartoni animati, I Magi
Randagi.

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giovedì 14 gennaio 2016

Pasolini è la soluzione

Il quiz di lunedì è stato indovinato da  poison
Le risposte erano:
ATTORE
Pier Paolo Pasolini
Film
I racconti di Canterbury
Regista
Pier Paolo Pasolini

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martedì 5 gennaio 2016

Un anno al cinema ... il 2015

Charlie Chaplin e Paulette Goddard - Tempi Moderni
Ecco la lista dei film visti al cinema durante il 2015. Sono 50, tondi tondi, tutti visti rigorosamente sul Grande Schermo. In tv ne ho visti più del mio solito (forse una decina), ma non riesco a ritenerle visioni degne di essere citate perché la televisione è uno schermo troppo piccolo per contenere l'enormità del cinema (problema mio, vero). Tornando nella buia sala, dico: la nota dominante di questo 2015 è la riedizione di vecchi film, cosa che trovo molto lodevole. Grazie ad essa (e in particolare alla lodatissima Cineteca di Bologna), ho potuto vedere sul grande schermo cose tipo Tempi Moderni di Chaplin, Todo Modo di Elio Petri, Salvatore Giuliano e Le mani sulla città di Francesco Rosi, Salò di Pasolini ... e altri. Credo sia importantissimo, e spero sia una tendenza sempre più diffusa. Riguardo i nuovi film invece, mi hanno colpito molto Il sale della terra (uscito sul finire del 2014, vero, ma io l'ho visto nel 2015, in un cinemino di Berlino, v.o.), Big Eyes, un Tim Burton finalmente in piena forma (anche se non tutti concordano) Birdman, che mi sono visto due volte e mi ha lasciato entrambe senza parole, Vizio di forma, anche questo grandissimo, e il recente, grande Allen di Irrational Man. Ho molto apprezzato pellicole dimenticate, e che non ho visto segnalate in altri blog cinefili, tipo Sils Maria di Olivier Assays, Taxi Tehran di Jafar Panahi, The Lobster di Giorgios Lanthimos, Violette di Martin Proust (un vero capolavoro, da vedere, è un film francese del 2013 uscito da noi solo nel 2015). Per quanto riguarda il cinema italico mi  è piaciuto, come a molti, Suburra, ho trovato strani e perturbanti (quindi da vedere), Sangue del mio sangue di Bellocchio e Per amor vostro di Gaudino, visto in Latin Lover di Cristina Comencini, una godibile tragicommedia. Conferme per il Moretti di Mia madre, piacevole sorpresa per Fino a qui tutto bene di Roan Johnson (nonostante il nome, è italiano). Per il resto, vi rimando alla mia listona, con accanto i voti (da prendere con le molle, sono dati poco dopo la visione). Se cliccate sui titoli sotto colorati, piombate dritti alla mia recensione scritta a suo tempo sul blog. Buona lettura e buone visioni...

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mercoledì 23 dicembre 2015

IN e OUT dell'autunno 2015 ... per me

IN I friggitelli
OUT Il clima
IN Le caldarroste
OUT La Guerra
IN Pier Paolo Pasolini
OUT Halloween
IN Film restaurati al cinema
OUT La nebbia
IN Massimo Carlotto
OUT L'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità)
IN Snoopy
OUT Gli attentati
IN Woody Allen
OUT Le bistecche
IN La pasta integrale

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venerdì 4 dicembre 2015

In palude con i Drunken Butterfly


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
Post-Punk / Industrial / Elettronica
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto)
Non importa dove, l’importante è che sia a tutto volume.
LABEL
Black Fading
PARTICOLARITA’
Un disco che riflette i nostri tempi cupi
CITTA’
Macerata
DATA DI USCITA
25 Settembre 2015 con distribuzione Audioglobe
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lunedì 2 novembre 2015

Pasolini quarant'anni dopo

Pier Paolo Pasolini - 05.03.1922 - 02.11.1975
Perché realizzare un'opera quando è bello sognarla soltanto?
-da Il Decameron-

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