venerdì 25 aprile 2025

Liberazione 2025

Mi ricordo tanti anni fa, quando i blog andavano di moda (non tantissimi sapete, forse sette/otto), mi ricordo, sette/otto anni fa, quando allo scoccare della mezzanotte era una gara ad andare di blog in blog ad augurarsi Buona Liberazione... ora ancora di più!

p.s. sarò il meno sobrio possibile
 

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martedì 27 agosto 2024

Vent'anni senza Baldoni (e si sentono tutti)


Ieri sono stati vent'anni esatti dalla morte di Enzo Baldoni, assassinato in Iraq in strane circostanze. Era un vero pacifista e un vero giornalista, che andata a cercare le notizie sul campo, non fidandosi delle veline del potere (come diceva Terzani, in guerra la prima vittima è la verità). In occasione del decennale della morte, scrissi su di lui un pezzo ispiratissimo, uno dei miei migliori pezzi scritti sul blog. Lo ripropongo, per chi non l'avesse mai letto o semplicemente volesse sapere qualcosa di più su Enzo Baldoni.

VAI AL MIO ARTICOLO

 

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sabato 20 luglio 2024

Genova 23 anni dopo


Che dire su Genova 2001 che non sia stanco ancora detto? Dell'esecuzione in piazza di Carlo Giuliani, di una strategia per bloccare il movimento dei movimenti (il muoversi dei movimenti, mai così uniti, forse al loro apice), di una generazione bloccata, umiliata, dispersa? Le menti più sveglie hanno visto questa strategia del Sist3ma, anche vent'anni dopo, cioè ai tempi del c@vid. Forse ogni vent'anni il Sist3ma si riorganizza, tra crisi, lotte dal basso, nuove economie. E allora dico NESSUN RIMORSO, oggi non vuole essere una giornata nostalgica, ma di invito alla lott@ per le nuove generazioni. Come vedete uso pure il loro modo di scrittur@.
 

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martedì 11 giugno 2024

Sette anni (e un giorno) senza Goody

Sette anni e un giorno senza GoodyGoody (come dimentiCarlo?). Sarai stato ormai cento volte un fiorellino su un prato d'erba, dove ti piaceva spesso sdraiarti...

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martedì 4 giugno 2024

Trent'anni senza Troisi

 


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martedì 23 aprile 2024

100 anni di Rossanda


Ricordo di avere iniziato la lettura del libro poco dopo la sua morte, avvenuta il 20 settembre 2020, solo quattro anni fa. Non ricordavo fosse quasi centenaria, infatti oggi festeggerebbe 100 anni, non a caso il libro con il quale racconta la sua vita si intitola La ragazza del secolo scorso. Ve ne consiglio la lettura, soprattutto se non la conoscete. Rossana Rossanda è stata una intellettuale, militante comunista di un comunismo dissidente: prima dirigente del PCI, poi fuori, perché radiata come si diceva allora, per avere fondato il quotidiano il manifesto in polemica con il comunismo dell'est. Contro il comunismo ortodosso, però sempre comunista, anche e soprattutto dopo lo scioglimento del PCI e voce critica dentro a il manifesto degli ultimi anni, sempre più lontano da cosa era stato inizialmente. Una parabola la sua, che serve per capire cosa siamo diventati oggi (ben poca cosa) e cosa saremmo potuto essere, forse, seguendo la sua idea.

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sabato 9 marzo 2024

Volevo diventare Bukowski

 

Charles "Hank" Bukowski alla macchina da scrivere
 

Trent'anni fa esatti moriva Charles Bukowski, il mio scrittore preferito (era il 9 marzo del 1994). Io ho letto tutto di lui, anche libri usciti dopo, magari manco scritti da lui, ma pubblicati sull'onda del suo successo. Avrei voluto essere lui, diventare come lui, uno scrittore maledetto, un vecchio sporcaccione, uno senza santi ed eroi in un mondo in disfacimento. Il mondo da allora si è disfatto ulteriormente, chissà cosa avrebbe scritto lui in questa epoca ancora più folle e disastrata. 

Io, nel 2004 collaboravo con Smemoranda, il sito della famosa agenda, bruciato pure lui. Pubblicai una cover, su quel sito, cioè una parodia di un suo racconto apparso in una delle sue più famose raccolte di racconti Taccuino di un vecchio sporcaccione. La ripropongo oggi, vent'anni dopo, anche se non sono diventato uno scrittore maledetto, forse solo un vecchio sporcaccione ...bella questa!

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sabato 17 febbraio 2024

I gatti di una vita

Nella foto Cirillo, il gatto che è stato con me da dai 12 ai 30 mie anni (lui ha vissuto 18 anni), che ho messo per primo in una rassegna di gatti della mia vita su INSTAGRAM e FB e di oggi per ricordare la Festa Nazionale del Gatto che cade ogni17 febbraio (quella internazionale è invece l'otto di agosto). Buona festa a tutti i mici.

 
 

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lunedì 1 gennaio 2024

Vi ricordate del Chiapas?

Alle prime luci dell'alba del primo gennaio 1994 l'Esercito Zapatista di Liberazione Nazionale (EZLN) si mostra per la prima volta pubblicamente. Questo esercito ribelle e sognatore, dopo dieci anni di clandestinità nelle alture del Chiapas, Stato al confine meridionale del Messico, finalmente esce allo scoperto.

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Un bel ricordo di un'esperienza ancora viva, a leggere l'interessante articolo di GLOBAL PROJECT. Chi se ne ricordava più del Chiapas, e invece sono passati 30 anni appena, e quell'esperienza è ancora viva, tra errori, riletture, mito, ma non ancora leggenda. Mi ricordo che mi aveva molto impressionato, avevo fatto una piccola ricerca alle superiori, probabilmente è da  qualche parte. E voi, vi ricordavate del Chiapas?
 

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giovedì 20 luglio 2023

Stavo per dimentiCARLO, ma non posso...

Non posso dimentiCarlo, stavo per farlo, ma questo blog non sarebbe questo blog senza il ricordo, ogni 20 luglio, della morte di Carlo Giuliani, ragazzo, che ora sarebbe un uomo come me. Sono passati ben 22 anni dalla sua esecuzione in piazza, ma io non sono cambiato da allora, nonostante batoste, delusioni, covid, giravolte spaziali, disgusto per certa politica, rabbia per certe prese di posizione mancate, riposizionamenti... chi mi conosce sa, altri intuiscono, altri non possono capire. Resta sempre Carlo Giuliani, ragazzo, i libri e i film, canzoni, dischi, murales, in Italia o fuori, a lui dedicati. Quindi no, non posso dimentiCarlo. Quando succederà vorrà dire che sono morto o che non funziona più questo blog.


 

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giovedì 13 luglio 2023

da Smemo: Offlaga Disco Pax nei Centri Sociali Occupati

 

Come promesso/minacciato, inizio a mettere alcuni pezzi apparsi sul sito di SMEMORANDA, durante i miei quasi vent'anni di collaborazione. Inizio con un piccolo articolo dedicato agli OFFLAGA DISCO PAX che parla dei loro concerti in alcuni importanti centri sociali italici. Come nel pezzo originale, c'è un link al mio blog, dove avevo raccontato del loro concerto al Centro Sociale Bruno di Trento del 13.11.2009, nella sede storica, ora purtroppo abbattuta, dove nel periodo andavo spesso a sentire grande musica.Continua a leggere...»

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sabato 10 giugno 2023

GoodyGoody ... 6 anni sono passati

 


Sei anni fa se ne andava GoodyGoody, chi frequenta questo blog lo ha conosciuto bene, perché era un gatto molto internauta, sempre presente accanto a me quando facevo le interviste sul blog in diretta, e spesso fotografato accanto a libri, dischi, e quant'altro. Per me è stata una delle persone più importanti della mia vita; dico davvero, chi ha avuto la fortuna di avere un animale al suo fianco mi capisce. Voleva solo qualche carezza, un po' d'acqua, i suo croccantini e in cambio dava tanto affetto. Affetto mai tradito... fino alla fine (mi spiace non essere stato vicino la notte che se ne è andato). Per questo mi piace ricordarlo qui sul blog, principalmente, e poi in tutti i miei social (non solo perché otterrà tanti mi piace, come ogni gattino o cagnetto o iguanetta che si rispetti). GoodyGoody se ne è andato sei anni fa, ma è sempre con me.

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domenica 19 febbraio 2023

Auguri Massimo


Sì, oggi Massimo Troisi farebbe settant'anni e sarebbe bello vedere un suo nuovo film. Come l'ultimo, per esempio, Il postino, che consiglierei di vedere a un giovane di oggi. In quel film c'è la bellezza, la dolcezza, la forza delle idee che oggi mancano, la poesia della vita. Per me è veramente un capolavoro testamentario, non a caso Troisi l'ha voluto fare a tutti i costi, morendo poco dopo. Non è lui il regista (la firma è dell'inglese Michael Radford), ma sappiamo è un film suo. Del resto, anche in film dove faceva solo l'attore, si sente la sua impronta, in quanto era una maschera, un personaggio in grado di rappresentare una storia. A volte, in pellicole da lui dirette, non c'era una vera e propria sceneggiatura, si improvvisava. Vabbe', non voglio andare oltre, ci sarà chi meglio di me lo ricorderà oggi. Il mio ricordo va a Il postino, ai pomeriggi televisivi con Minà che ridacchiava senza riuscire a fermarsi, gli scherzi con Arbore, i duetti con Pino Daniele, amico e collaboratore di Troisi anche lui scomparso. Una tv che si guardava con piacere, e che non c'è più. Come Massimo.

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sabato 7 gennaio 2023

Un anno senza Vitaliano Trevisan

Un anno fa ci lasciava Vitaliano Trevisan, scrittore, attore, intellettuale come pochi. Guardatelo nella foto e capirete molto di lui: diretto, lucido, senza falsità o giri di parole o compromessi. Da quando ho saputo della sua morte ho iniziato a leggere tutto di lui, e cercare di vedere film, come lo stupendo Primo amore di Matteo Garrone del quale scrisse la sceneggiatura oltre a interpretarlo. Mi colpisce il suo modo di raccontare le storie, personali o no, le sue osservazioni sul mondo dalla morte alla prostituzione, dai giardini delle case venete alle strade della Nigeria. Troppo forte, troppo vero, lontano da conventicole o dai poteri, stampa, teatro, cinema, intellettuali di regime... lui era lontano da tutti. Forse per questo ci ha lasciati, ma ci ha lasciato un patrimonio di libri da leggere e rileggere, per cercare di essere un po' come lui.

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martedì 29 novembre 2022

12 anni senza Monicelli


Sono passati 12 anni dalla morte del Maestro, anche se sembrano secoli. Pensiamo a tutto quello che è successo in questi ultimi pessimi anni e capiremo il perché. Non  voglio buttarla in politica, ma ricordare come quella sera parlammo della sua scomparsa, clamorosa, personale, forte. In questi giorni ho discusso con amici blogger di come è cambiata la blogosfera, di come eravamo diversi, con meno social e quasi solo i nostri blog dove discutere, confrontarci, conoscerci. Quella sera pubblicai la foto di Mario Monicelli, con il titolo Ciao Mario, uomo libero... e tre alligatori sotto alla sua foto dietro la cinepresa. Erano le 23,52, credo si fosse da poco diffusa la notizia della sua morte. Be', partirono subito commenti di amici blogger, e si discusse  per ore del suo gesto, di quanto era stato grande, delle polemiche con Moretti, delle sue frasi storiche, dei suoi capolavori da vedere e rivedere. Probabilmente lo stesso successe da altri amici blogger. Tra i 23 commenti, vedo facce che ancora adesso frequento, magari su altri social, anche 5/6 di questi hanno ancora il blog più o meno attivo. E voi, vi ricordate quella sera che il Maestro decise di lasciarci?

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venerdì 10 giugno 2022

Quarant'anni senza Fassbinder


Fassbinder, Rainer Werner Fassbinder sono 40 anni che non è più con noi. Non so se i giovani cinefili sanno chi sia, spero di sì. Era il migliore dei registi del Nuovo Cinema Tedesco, e come da tradizione, sono i migliori a lasciarci per primi. Quando quel 10 giugno del 1982 ci lasciò, aveva solo 37 anni, ma aveva fatto più di un capolavoro. Non ne voglio citare nessuno, perché tra cinema, tv, documentari, teatro, aveva dato tanto, ma veramente tanto, con il suo stile radicale e anticonformista, che citare solo una parte mi sembra riduttivo. In tv ho visto molte sue cose, non tutte, e in qualche festival sono riuscito a recuperare delle sue perle sul grande schermo. Da ragazzino mi aveva dato tanto un suo piccolo libro I film liberano la testa. Non so se mi abbia liberato la testa, ma di sicuro se sono quello che sono lo devo anche a questo piccolo libro dalla copertina rosa. Cercatelo, ne vale la pena.

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mercoledì 23 marzo 2022

Auguri Ugo


Altro nome celebre della cultura e arte del Novecento, che farebbe 100 anni oggi, è Ugo Tognazzi, uno dei mostri della nostra commedia all'italiana, ma non solo. Con la sua faccia, la sua intelligenza, ha saputo andare oltre, come pochi altri, partecipando a importanti film d'autore, entrando nella Storia rivendicando il diritto alla cazzata, come quando si prestò alla finta edizione di Paese Sera, pensata da quelli de Il Male, facendosi passare per il capo delle BR (vedi qui). Geniale, geniale trovata per andare contro la caccia alle streghe di allora. Credo che sarebbe utile anche oggi, utile alla causa, contro le cazzate del potere (e in questi anni pandemici ne abbiamo viste tante, ma con molta passività da parte di intellettuali e popolo, purtroppo). Chissà quante ne avrebbe fatte e dette Ugo contro divieti e obblighi assurdi, riduzione delle Libertà, vaccini ... Auguri Ugo, ci saresti utile oggi, vivo!

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sabato 12 marzo 2022

Auguri Jack


Kerouac oggi farebbe 100 anni, io maledetti 50, e in un flusso di in(coscienza) mi ricordo il primo suo libro che comprai da ragazzino I sotterranei. Lo comprai alla festa del partito Dp, in un paese vicino a dove vivo, il paesino dove sono nato quando c'era ancora un ospedale (ora trasformato in primo soccorso, pensate a quanti passi indietro abbiamo fatto in questi 50 anni). Be' insomma, c'era in copertina una donna di colore nuda, e tornando all'auto incontrammo una signora amica di mia madre, che mi chiese che libro avevo preso. Quando vide la copertina s'impressionò, e mi disse, con fare di rimprovero: ma ti piacciono questi libri? Io dissi, sì, perché? Non si giudica un libro da una copertina, infatti, quel libro, nonostante la bella copertina, non è il mio libro preferito di Kerouac. In seguito ho letto On the Road (Sulla strada), un vero capolavoro, uno dei pochi libri che si meritano tutta la fama che hanno. Come del resto I vagabondi del Dharma, che metto al secondo posto tra i miei Kerouac preferiti. Poi ovviamente c'è Big Sur. Non mi pare di avere letto altro di lui. I libri di Kerouac sono autobiografici, nel suo intento volevano essere un'unica grande opera a rappresentare la sua vita tormentata. Credo di avere molte cose in comune con lui, o almeno mi piace pensarlo (anche se ho smesso di bere) e mi fa piacere condividere la data di nascita con un tale mito. Un mito letterario che è andato oltre la letteratura, sforando nella cultura di massa, simbolo del pacifismo, tra una rissa e l'altra, e massimo rappresentate della letteratura beat. Auguri Jack.

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sabato 5 marzo 2022

Pasolushi

 

Che post faccio oggi? Ricordo i 100 anni della nascita di Pier Paolo Pasolini, il nostro più importante intellettuale del Novecento, secondo solo a Gramsci, oppure i 40 anni della morte di John Belushi, l'ultimo vero grande mito del Cinema? Un bel dilemma, sapete. Chi mi conosce sa della mia passione per il cinema, anzi il Cinema di entrambi. Certo, Pasolini non ha fatto solo Cinema, è stato intellettuale militante, poeta e scrittore. Certo Belushi oltre a un paio di cult-movie sicuri, e altri film memorabili, ha fatto tanta televisione, quella bella di una volta, comicità demenziale. Insomma, sono legato a entrambi allo stesso modo, sono stati importanti per la mia formazione entrambi. Come chiedere a un bimbo: meglio mamma o papà. Quindi dedico il post a entrambi. Il mio film preferito di Pasolini è Salò o le 120 giornate di Sodoma, film attualissimo, film che ho avuto la fortuna di rivedere al Cinema qualche anno fa. Forte, dilaniante, osceno, forse ha costato la vita a Pasolini, intellettuale scomodo, scomodo veramente, che avrei voluto oggi, nell'epoca dell'emergenza senza fine. Il mio film preferito di Belushi è invece Animal House, film eccessivo, vero capostipite del Cinema demenziale. Anche questo ho avuto la fortuna di vederlo, qualche anno fa al Cinema. Potevo dire Blues Brothers, l'altro suo cult, ma mi viene d'istinto, da sempre Animal House. E voi che ne pensate? Quali sono i vostri preferiti di Pasolini e Belushi?

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domenica 6 febbraio 2022

Francois Truffaut oggi farebbe 90 anni


Francois Truffaut (6.2.32- 21.11.84)

Truffaut è per me il Cinema. Oggi farebbe 90 anni, come mio padre quest'anno, anche lui scomparso tanti anni fa. Truffaut è I quattrocento colpi, il suo folgorante esordio (se non l'avete mai visto cominciate da quello) è l'amore per il cinema, per i libri, per la Storia. Truffaut è Jean-Pierre Léaud, il suo alter ego presente in tanti suoi cult, a partire proprio da I quattrocento colpi, quando era bambino. Truffaut è la cinefilia pura, è la bellissima Fanny Ardant, ultima sua compagna di vita (con lei anche l'ultimo film Finalmente domenica, altra pellicola che vi consiglio), è la pellicola in bianco e nero, è una faccia da francese, le canzoni popolari che contengono verità (come il suo Cinema). Truffaut è Jules e Jim, La mia droga si chiama Julie, Effetto notte, Tirate sul pianista, La signora della porta accanto, La camera verde, L'uomo che amava le donne, tutti i film del ciclo Antoine Doinel...

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