martedì 5 agosto 2025

Dove ervamo rimasti?

Dove eravamo rimasti? ... per chi è della mia generazione è un ricordo di Tortora che ritorna alla sua trasmissione tv Portobello, dopo il processo per mafia e il carcere ingiusto, dicendo, appunto Dove eravamo rimasti? Io non sono stato in carcere e manco ho mai sospeso l'attività del mio blog. L'ho in parte rallentata, facendo a giugno, luglio, agosto un post al mese (un po' poco per uno abituato a bloggare circa 3 volte a settimana), ma anche i mesi precedenti avevo scritto poco. Perché? Molti i motivi, il principale l'uso/abuso dei social, Fb e Instagram in particolare. Per questo ho deciso temporaneamente di bloccare questi due... per leggere di più, scrivere qui e altrove. Mi viene da ridere quando mi lamentavo che il blog mi portava via tempo per leggere (e, in effetti, avevo cominciato a leggere meno), adesso i social e leggo ancora di meno, e l'attenzione viene meno. Ecco perché invece di lasciare, raddoppio, per usare un altro detto della tv del passato (anche la tv, portava via tempo alla lettura). La vita è fatta di priorità, io cercherò di darla al blog. E voi, come fate?

p.s. la foto è un'immagine iconica di Blade Runner, film manifesto di tante cose. L'ho messa perché siamo andati oltre Blade Runner.

 

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venerdì 21 febbraio 2025

Sam Peckinpah oggi farebbe 100 anni

Sam Peckinpah oggi farebbe 100 anni e va ricordato per tutti i film di culto che ci ha dato. Da cinefilo militante non posso dimenticare titolo (cito a memoria) come Il mucchio selvaggio, Voglio la testa di Garcia, L'ultimo Buscadero, Cane di paglia, La croce di ferro, Pat Garret e Billy Kid ... mi fermo, ma ce ne sono molti altri. Era un regista radicale nei contenuti, che ha affrontato con coraggio argomenti controversi e ha fatto grande cinema.
 

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giovedì 9 gennaio 2025

Un anno al cinema… il 2024

Torna su questo blog Un anno al cinema, rassegna visti al cinema l'anno precedente, quindi il 2024. Un annata di buoni film, su tutti Il giardino delle vergini suicide, che non avevo mai visto (non so perché) riproposto nei cinema dopo 25 anni dall'uscita. L'esordio di Sofia Coppola è un vero capolavoro, curato nei minimi dettagli eppure spontaneo e vero. Poi, nel corso degli anni ha dimostrato di valere molto, ogni suo film è da vedere (in dvd ho pure recuperato la sua seconda pellicola Lost in Translation, ora mi pare di averli visti tutti). Per quanto riguarda film nuovi usciti nel 2024 non mi hanno entusiasmato i film di Kaurismaki, Wenders e Guadagnino, deluso il Virzì di Un altro ferragosto, lasciato perplesso quello di Almodovar, l'ultimo (mentre mi è piaciuta un sacco la riedizione di Kika). Non mi è dispiaciuto il Jocker 2, criticato da molti, ho adorato Berlinguer, Povere Creature e The Holdovers - Lezioni di vita. Il resto vedrete qui sotto con il voto e per alcuni il link a mie recensioni messe su FB. Buona visione.

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giovedì 19 dicembre 2024

… è nato, è nato … 17 anni fa il blog dell’Alligatore


                                                                Cultura rock è...
 

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domenica 11 agosto 2024

10 anni senza Robin Williams

Resterà sempre il professor Keating de L'attimo fuggente, film della mia generazione (una delle poche cose alte della mai generazione). Anche se potrei dire che era entrato nella mia vita di spettatore, molto prima, quando interpretava Mork da Ork in  Mork e Mindy, film tv di fine anni Settanta, primi Ottanta. Chi è della mia generazione se lo ricorderà bene, e anche qualche generazione prima. Sono i miei ricordi di lui più vivi, anche se potrei citare un sacco di film o serie (c'era anche in Happy Days, sempre come Mork da Ork): Good Morning Vietnam, Will Hunting - Genio ribelle, La leggenda del re pescatore, Risvegli, Popeye, One Hour Photo, The Final Cut, Harry a pezzi, cito a memoria, film magari non famosissimi, ma che ho visto al cinema e che vorrei rivedere. Mi impegno a cercarli e riguardarli nei prossimi mesi, per tenere alto il ricordo di questo splendido attore, che ci ha lasciati solo dieci anni fa.
 

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martedì 4 giugno 2024

Trent'anni senza Troisi

 


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mercoledì 8 maggio 2024

Il giardino delle vergini suicide a 25 anni dall'uscita


Non so perché non abbia mai visto prima di questa sera Il giardino delle vergini suicide, credo di avere visto tutti i film di Sofia Coppola, che adoro, tranne questo. Mi piacciono di lei anche i film contestati, tipo Bling Ring o Somewhere, ma questo suo esordio è potentissimo. La storia delle cinque sorelle suicide, perché soffocate da una famiglia borghese tradizionalista americana, è super. Non è tanto la storia, o almeno non solo la storia, magari già sentita in forme diverse in molti film della contestazione, ma è lo stile. Si vede il suo stile, che poi porterà avanti in tutte le opere successive. C'è uno spirito anarchico e una cultura rock ben amalgamanti, da sembrare la stessa cosa. La colonna sonora degli AIR è superba, ti resta dentro come le immagini, le carrellate, i volti delle ragazze bionde, a partire dalla più grande, interpretata da Kirsten Dunst allora diciassettenne, diventata poi grande in altri film indimenticabili della Coppola (Marie Antoinette su tutti). Perfetti nei ruoli di genitori conservatori il grande James Woods e la brava Kathleen Turner. Anche loro volti che restano impressi, come quelli dei ragazzini, inconsapevoli testimoni delle tragedie, ma anche inconsapevoli della vita. Il giardino delle vergini suicide è un film che ti resta dentro, anche dopo alcune ore. Senti ancora la musica, quella musica, le immagini al rallentatore, le festa a scuola. Uno dei migliori esordi della Storia del Cinema accanto a I 400 colpi di Truffaut. Ringrazio la Cineteca di Bologna per il restauro a venticinque anni dall'uscita.
 

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giovedì 25 aprile 2024

Fomento 2024


“È ora di tornare a immaginare un mondo più giusto, libero e solidale. È ora di tornare a pensare e agire collettivamente, organizzandosi dal basso, abbandonando un individualismo complice di miseria e alienazione. Disfattismo e rassegnazione hanno stancato. Torniamo ad alimentare il fuoco”.

dal programma di Fomento, tre giorni di cultura alternativa nella mia città il 26, 27, 28 aprile 2024.

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sabato 10 febbraio 2024

Happy Days in Usa?



Happy Days in Usa? Non è il titolo di un film, è semplicemente una domanda che mi sono posto e ho posto a un amico americano, Robert Xeno, ingegnere del suono, artista, fotografo. In un post su Instragram o Fb, in un post dedicato al cinquantesimo di Happy Days aveva messo una faccina che sorrideva. Non capivo se ironica oppure no, così, ho posto a lui una domanda. 

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mercoledì 10 gennaio 2024

Stanlio e Ollio nella foresta di Sherwood


Stanlio & Ollio con Robin Hood sarebbe stato un film memorabile, magari l'ultimo, me lo immagino a colori sgargianti con battute fulminanti. Entra di diritto in quella serie di film sognati da molti registi/attori e mai fatti per problemi produttivi. Penso a Stalingrado di Sergio Leone o al Don Chisciotte di Orson Welles. Resto con questi pensieri dopo aver visto, finalmente, Stanlio & Ollio (Stan & Ollie di Jon S. Baird, Usa 2018).  Sì, perché in questa pellicola si parla del tentativo, fallito, di fare un ultimo film con i due famosi comici, dentro le avventure di Robin Hood. Il mondo della produzione cinematografica anni '50, in crisi per l'avvento della televisione, non vuole rischiare con dei nomi ormai del passato, e blocca sul nascere la magnifica idea. Anche se, a dire il vero, la loro tournée per i teatri inglesi, dopo un inizio fiacco, ha molto successo grazie anche a degli spot fatti appositamente per promuoverli. A Londra fanno il tutto esaurito, le generazioni cresciute con le comiche di Stanlio e Ollio non possono perderli dal vivo. Continua a leggere...»

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martedì 19 dicembre 2023

… è nato, è nato … 16 anni fa il blog dell’Alligatore



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sabato 16 dicembre 2023

da Smemo: The L Word


Dopo avere messo quel pezzo dedicato a John Belushi, pubblicato a suo tempo sul sito di Smemoranda nel novembre/dicembre del 2004, per la rubrica L'ALTRA AMERICA, un'amica di fb mi ha chiesto di poter leggere anche il pezzo dedicato al serial TV The L Word. Lo metto così, come l'avevo pubblicato allora. Era il 28.12.2004, rileggendolo mi sono chiesto se oggi lo riscriverei così... credo di no, non avrei tutto quell'entusiamo, anche se le idee di fono sono rimaste a 20 di distanza..

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venerdì 1 dicembre 2023

da Smemo: Un ricordo di John Belushi

 

Nel novembre/dicembre del 2004 pubblicai sul sito di Smemoranda questo pezzo dedicato a John Belushi. Era per una minirubrica dove parlavo di cinema/tv/libri dedicati a fenomeni culturali a parte, o almeno, che allora mi sembravano così. Si chiamava L'ALTRA AMERICA. Scrissi di Hunter S. Thompson e della serie tv The L Word, del libro di Art Spiegelman L'ombra delle torri e di altro ancora. Copio e incollo qui il pezzo dedicato al grande Belushi, attore che ho sempre adorato.

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venerdì 18 agosto 2023

Splendido novantenne

Roman Polanski, oggi 90 anni

 

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sabato 20 maggio 2023

W Nanni Moretti e W Trotskij

Adoro Nanni Moretti, sono un morettiano di vecchia data, nonostante questi ultimi anni io sia cambiato, e lui nel corso del tempo si sia "imborghesito" (scritto tra tante virgolette, odio le etichette), rimango fermamente un suo appassionato estimatore. Questo suo recente film, Il sol dell'avvenire, l'ho visto due volte, e non sono ancora riuscito a scrivere niente sul mio blog, dove ogni volta (o quasi) ne scrivevo (ne ho scritto poco, forse, perché da quando ho il blog, ha fatto pochi film). Intanto comincio con un scoop, questa nuova pellicola esce a distanza di soli due anni dal precedente Tre piani (che non era male manco quello, secondo me), perché gliel'ho chiesto io in una puntata della trasmissione Hollywood Party ("Nanni, fai presto un film, per ragioni sentimentali mie, ne ho bisogno") e mi ha accontentato, anche se non è servito (ma apprezzo il tentativo Nanni). E visto che ho detto questo, rivelo che la mia passione per Moretti, non è solo politica, o di ossessioni (la Sacher, per esempio), ma sentimentali, dal privato; come la sua generazione diceva "il privato è politico".

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sabato 29 aprile 2023

Due anni fa il mio primo libro ...

Sì, ne parlo ancora a 2 anni dall'uscita del mio libro uscito per Arcana il 29 aprile del 2021. Giovani, musicanti e disoccupati parla di covid, argomento ostico, trattato da pochi. Un amico scrittore, visto qualche settimana fa, mi diceva che nella letteratura italiana non sono usciti libri ambientati in questo strano periodo, c'è una sorta di censura dal punto di vista editoriale. Chissà perché. Il mio libro è uscito quando eravamo ancora immersi in quell'atmosfera. Sono interviste, se non lo sapete, a musicisti della zona indie, anzi, dell'underground italico, che mi raccontano in confidenza cosa facevano nella primavera del 2020, quando eravamo tutti bloccati in casa. Credo sia utile ricordarsi tutto questo, anche per le censure che vengono dall'alto.

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sabato 15 aprile 2023

Scusate l'assenza

 

Scusate l'assenza, marzo è stato un mese pieno di cose, poi a inizio aprile si è rotto il pc vecchio e sono per questo stato assente dal blog. Praticamente un mese di pausa, a parte il giusto ricordo della scomparsa del grande Gianni Minà. Ora, con un pc nuovo tornerò a postare con i miei soliti temi e tempi e verrò a trovarvi nei vostri blog. Devo solo prendere confidenza con la macchina...

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martedì 28 marzo 2023

Non riesco a trovare la mia copia di questo fondamentale libro, "Il racconto di Fidel" , che consiglio di leggere spassionatamente, in particolare a un giovane di oggi. Capisci molto su politica e economia, perché ci siamo ridotti così male a livello sociale e ecologico (dentro c'erano alcune rice per ed evitare il tracollo prossimo venturo, poi arrivsto". Lo penso mentre sono in auto e sento della morte di Gianni Minà , il più grande giornalista italiano vivente. Questa intervista viene citata anche da Oliver Stone, come una di quelle importanti. Prefazione di un nobel come Marquez. Vabbè, questo è stato Gianni Minà: un uomo di cultura a 360 (politica, televisione, letteratura, cinema, sudamerica, cinema, musica), curioso e con una fede nel vero giornalismo. Per questo, nella Rai dei lacchè non trovava più spazio da troppi anni. Resterà sempre con noi, proprio per questo.

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domenica 19 febbraio 2023

Auguri Massimo


Sì, oggi Massimo Troisi farebbe settant'anni e sarebbe bello vedere un suo nuovo film. Come l'ultimo, per esempio, Il postino, che consiglierei di vedere a un giovane di oggi. In quel film c'è la bellezza, la dolcezza, la forza delle idee che oggi mancano, la poesia della vita. Per me è veramente un capolavoro testamentario, non a caso Troisi l'ha voluto fare a tutti i costi, morendo poco dopo. Non è lui il regista (la firma è dell'inglese Michael Radford), ma sappiamo è un film suo. Del resto, anche in film dove faceva solo l'attore, si sente la sua impronta, in quanto era una maschera, un personaggio in grado di rappresentare una storia. A volte, in pellicole da lui dirette, non c'era una vera e propria sceneggiatura, si improvvisava. Vabbe', non voglio andare oltre, ci sarà chi meglio di me lo ricorderà oggi. Il mio ricordo va a Il postino, ai pomeriggi televisivi con Minà che ridacchiava senza riuscire a fermarsi, gli scherzi con Arbore, i duetti con Pino Daniele, amico e collaboratore di Troisi anche lui scomparso. Una tv che si guardava con piacere, e che non c'è più. Come Massimo.

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sabato 7 gennaio 2023

Un anno senza Vitaliano Trevisan

Un anno fa ci lasciava Vitaliano Trevisan, scrittore, attore, intellettuale come pochi. Guardatelo nella foto e capirete molto di lui: diretto, lucido, senza falsità o giri di parole o compromessi. Da quando ho saputo della sua morte ho iniziato a leggere tutto di lui, e cercare di vedere film, come lo stupendo Primo amore di Matteo Garrone del quale scrisse la sceneggiatura oltre a interpretarlo. Mi colpisce il suo modo di raccontare le storie, personali o no, le sue osservazioni sul mondo dalla morte alla prostituzione, dai giardini delle case venete alle strade della Nigeria. Troppo forte, troppo vero, lontano da conventicole o dai poteri, stampa, teatro, cinema, intellettuali di regime... lui era lontano da tutti. Forse per questo ci ha lasciati, ma ci ha lasciato un patrimonio di libri da leggere e rileggere, per cercare di essere un po' come lui.

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