lunedì 24 dicembre 2018

In palude con Krank

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE Elettronica/Cantautorato
DOVE ASCOLTARLO In un posto lontano dove nascondersi, tipo qui
LABEL Autoproduzione
PARTICOLARITA’ Un disco fuori moda
CITTA’: Bologna
DATA DI USCITA 25.12.2018 
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martedì 26 settembre 2017

In palude con i Bushi


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE: math rock? Alternative rock? Samurai-core? Mi va bene tutto!
DOVE ASCOLTARLO: l'album verrà venduto anche su bandcamp ed è possibile ascoltarlo in streaming qui
LABEL: Dischi Bervisti
PARTICOLARITA’: i testi sono haiku (metro tipico della poesia giapponese)
CITTA’:  Porto San Giorgio (nelle Marche)
DATA DI USCITA: 8 settembre 

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lunedì 5 dicembre 2016

In palude con Krank


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE: Post-Punk, Elettronica, Industrial
DOVE ASCOLTARLO Più che dove direi come: in solitudine con la dovuta concentrazione …
Provate su SOUNCLOUD
LABEL: Autoproduzione
PARTICOLARITA’: Elettronica scura, chitarre taglienti e voce inquieta
CITTA’: Bologna
DATA DI USCITA: 2 Novembre 2016

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venerdì 4 dicembre 2015

In palude con i Drunken Butterfly


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
Post-Punk / Industrial / Elettronica
DOVE ASCOLTARLO (in parte o tutto)
Non importa dove, l’importante è che sia a tutto volume.
LABEL
Black Fading
PARTICOLARITA’
Un disco che riflette i nostri tempi cupi
CITTA’
Macerata
DATA DI USCITA
25 Settembre 2015 con distribuzione Audioglobe
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giovedì 9 aprile 2015

Due parole con Sophie Lillienne


Sophie Lillienne tra poco in palude, credo sia il posto giusto. Lo è perché nella loro musica esiste un impressionante intreccio di arti (suoni e immagini in particolare), che ha da sempre affascinato questo blog. Parlando oggi di Sophie Lillienne infatti, si parla di un vero e proprio duo composto da VeZzO, musicista/cantante/produttore, e da Gioia Guadagnin, curatrice di arte contemporanea. Insieme hanno realizzato questo The Fragile Idea, una raccolta di 14 fragili idee trasfigurate in 14 immagini, che esplorano una dimensione intimista, legata alle convinzioni e agli ideali che creano la nostra individualità e che formano la nostra coscienza. Sembra un progetto di altri tempi, invece è oggi.
Il progetto Sophie Lillienne è da sempre abituato a volare alto, collaborando e confrontandosi con il meglio della scena europea trip-hop/electro-alternative fin dal primo EP del 2006. Molti nomi passati di qui nel percorso sonoro del gruppo trevigiano, dall’amico Tommaso Mantelli (Captain Mantell), ai Phinx e ai Drunken Butterfly, tutti targati Irma Records, che è pure la label di The Fragile Idea e del precedente  Immigrants EP del 2014 (ben 22 canzoni in totale, nel giro di due anni).The Fragile Idea, che vi invito a cercare e gustare in tutte le sue forme andando al sito ufficiale qui, è un lavoro semplice complesso. VeZzO e Gioia si sono avvalsi delle fotografie di Enrico Zambusi (fotografo paesaggista e pubblicitario), oltre alla collaborazione con BigFog production, già collaudata dall’uscita del video di Immigrants. Troppe cose? Parliamone. Pronti?

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sabato 15 dicembre 2012

IL NUOVO MALE, FRIGIDAIRE e ... ciao Schicchi

In questi giorni in edicola IL NUOVO MALE n.11 e FRIGIDAIRE N.245. Lo segnalo per le mie rece (questa volta al cd dei Drunken Butterfly e a quello di Honeybird & the Birdies), ma anche per il bel  ricordo di Riccardo Schicchi scritto da Sparagna sul sito di Frigolandia. Forse qualcuno storcerà la bocca, in giro ho visto molta falsità e perbenismo nel saluto a questo uomo (tra l'altro, ho scoperto era nato 20 anni esatti prima di me), che ha rappresentato molto per lo spettacolo del porno, sottogenere tanto ricco, quanto nascosto e disprezzato.
 
Porno e libertà
di Vincenzo Sparagna

D
opo la morte di Riccardo Schicchi, sui giornali sono apparse brevi ricostruzioni della sua carriera. Schede precotte sul suo essere stato l’inventore del porno italiano, sulla sua capacità di lanciare personaggi come Cicciolina, Moana Pozzi, Barbarella, Rocco Siffredi ed altri, sul matrimonio con la pornostar Eva Henger, da cui aveva avuto due figli e che, fatta la sua strada, l’ha poi lasciato. Quasi sempre sono stati coccodrilli di maniera, testi scritti in omaggio alla notorietà del personaggio, ma con la sufficienza di chi osserva da lontano questo bizzarro tipo che fu espulso da scuola perché spiava le ragazze in bagno. Qui invece vorrei ricordare Riccardo Schicchi, che collaborò con Frigidaire per quasi un decennio dalla metà degli anni ’80 alla metà dei ’90, per la sua intelligenza viva, la sua arguzia trascinante, il suo disincanto. Riccardo, come la sua prima pupilla Cicciolina, non era affatto uno sciocco, aveva idee, progetti, princìpi solidi.
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lunedì 26 novembre 2012

Due parole con i Drunken Butterfly



Ritornano in palude i Drunken Butterfly, ritornano con un disco da ascoltare per bene pezzo dopo pezzo. Ancora una volta sostenuto dalla bolognese Irma Records, label sofisticata come poche, Epsilon coinvolge e sconvolge per la sua forza morale, i riferimenti alti, il tono molto indignato. Un cd non facile, per questo da segnalare. I Drunken Butterfly, sono degli intellettuali che fanno musica elettronica, lo dimostrano le otto tracce del nuovo album: Dante accanto ad Alice nel paese delle meraviglie, La strada di Cormac McCarthy e la crisi della politica, la storia di Arianna e del Minotauro e il nuovo rock italico …
Epsilon è stato cullato e curato dai Drunken Butterfly negli ultimi due anni. Concepito, composto, arrangiato, suonato e registrato in un casale di campagna nelle colline del loro maceratese, tra l’estate del 2011 e la primavera del 2012, è un ritorno agli inizi della musica di questa farfalla ubriaca, con la sapienza tecnica e le esperienze di un decennio. Come ogni loro uscita è stata una sorpresa, qualcosa di diverso dal precedente L’ultima risata, presentato su questi schermi nel 2010. Ritmo sostenuto, umore nero, un mondo impazzito, come indica la fantastica copertina. Cosa potranno dire di più? Pronti?      
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mercoledì 30 giugno 2010

Alligatore nudo su Frigidaire

E così, a grande richiesta, sono finito nudo sulla copertina del prossimo numero di FRIGIDAIRE, in edicola da sabato 3 luglio e per tutto luglio ed agosto. Mi fanno pure fare una dichiarazione e mi pubblicano 4 rece. Cosa volete di più dalla vita? Oggi scade il termine ultimo per abbonarsi e ricevere in regalo uno Sparagna originale … a proposito, leggete il suo editoriale sul sito, c’è speranza:
"… siamo ancora solo una piccola barriera contro la barbarie, più una improvvisata e precaria trincea di strada che una diga, ma si stanno aggiungendo sempre nuovi volontari e non è detto che la nostra resistenza offensiva non riesca, tra una risata e l’altra, a rompere il muro dell’imbecillità e della malafede dominante. La storia a volte mette le ali."
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martedì 4 maggio 2010

Intervista ai Drunken Butterfly

Questa sera nella palude arriva un gruppo fuori dallo spazio e dal tempo come i Drunken Butterfly. Un gruppo di quelli che amano sperimentare, far confluire suoni ed esperienze diverse, incrociare le arti, quasi fossimo ancora negli anni Settanta. Prendete ad esempio la loro recente opera (non riesco a chiamarlo semplicemente cd), L’ultima risata, quarta prova in quasi dieci anni di vita, uscita presso Irma Records.
L’ultima risata, potrei dire banalmente, è la sonorizzazione dell’omonimo film muto di F.W. Murnau, progetto nato sulla spinta dell'Arci di Macerata per la rassegna MutoMaggio, proseguita come spettacolo dal vivo in tour, ora trasformatosi in disco. Un disco autonomo e godibile anche senza la visione del modernissimo film tedesco del1924 (si usò la cinepresa su di un carrello in modo nuovo, leggo sul mio vecchio Sadoul), che con tredici tracce di rock piacevolmente elettronico rilassa, inquieta, fa sognare.
Ascolto dopo ascolto, mi sono venuti in mente i Radiohead. Ma questi paragoni, come sempre, sono solo masturbazioni mentali da critico. Allora lascio la parola ai Drunken Butterfly in diretta da Bologna. Già, altri non bolognesi nella grassa, nella dotta … per fare arte. Pronti?
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