venerdì 30 marzo 2012

Due parole con Sir Frankie Crisp


Puntuali, anzi puntualissimi sono arrivati Sir Frankie Crisp. Hanno posato ordinatamente gli strumenti nel prato per raggiungere la palude, un lembo della quale vedete in alto a sinistra su questa splendida copertina, molto anni ’60 colorati, mistici e sensuali. Ok non è vero, ma mi piace pensarlo. Sì, mi piacerebbe entrare nel mondo acido dei Sir Frankie Crisp, band pugliese nata per rendere omaggio a BeatleGeorge. In un certo senso ci entro ogni volta che faccio partire Charming Sound, primo loro disco di inediti in uscita ad aprile con Irma Records (l’esordio del 2010, Ohnothemagen! era un album tributo a George Harrison e ai Beatles).
Il sound dei SFC conquista per l’intenso sapore sixty, filtrato con tutta la musica venuta dopo, in particolare il brit-pop che scorre senza fermarsi nelle vene di del gruppo. Si sente che hanno mandato a memoria George Harrison, così bene da saper scrivere un pezzo pop senza scimmiottarlo, ma rimanendo vicini al loro maestro dichiarato. Dall’iniziale Mystic Maestro (già, Mistic Maestro), alla conclusiva Heaven Inside (già, Heaven Inside), si respira quella soffice atmosfera del Beatles meno celebrato, ma per me, lennoniano di ferro, fondamentale per la storia del rock (pop, folk, alternative, blues…). Suoni affascinati, come suggerisce il titolo, suoni poco sentiti di recente, e giustamente premiati da Puglia Sounds, catalizzatore benefico della musica di questa regione molto viva. Come sarà viva tra qualche minuto la palude. Pronti?
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mercoledì 28 marzo 2012

Luigi Tenco, suicidio?... omicidio?

Sono sempre stato affascinato dalla figura di Luigi Tenco, e dal mistero della sua morte. Nonostante le indagini abbiano detto si sia trattato di suicidio, ho sempre avuto dei dubbi. Il bel libro rimesso in circolazione da BeccoGiallo, pur non prendendo posizione netta, ma presentando le varie ipotesi (suicidio? omicidio a sfondo sentimentale? omicidio perchè aveva scoperto il gioco truccato del baraccone sanremese?), mette in evidenzia il carattere di Tenco e la sua sofferenza per la società dello spot-(acolo), già nel 1967 dominante, ma con ancora molte resistenze.

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lunedì 26 marzo 2012

Due parole con gli Offlaga Disco Pax


Questa sera, annuncio con voce rotta dall’emozione, Offlaga Disco Pax per la prima volta in palude. Dico emozione perché sono cresciuto con loro: nati nell’anno di grazia 2003, proprio quando io mi trasformai in Alligatore cominciando a sproloquiare sul rock italico, furono uno dei primi gruppi da me intervistati per Smemoranda (tramite email). Nel 2005 l’esordio discografico dato alle stampe per Santeria, un cd straordinario e forte come pochi Socialismo tascabile (prove tecniche di trasmissione), per me una delle cose più belle partorite dalla nostra generazione. Pensai subito agli amati CCCP, per il modo di declamare di Max Collini, le origini geografiche e il contesto politico, ma con il tempo e i successivi ascolti mi sono ricreduto, gli ODP assomigliano solo agli ODP.
Dopo il secondo cd, Bachelite, che confermava le ottime impressioni del primo, dopo averli visti live in una di quella magiche serie di concerti nei nostri storici Centri Sociali (io ero al Bruno di Trento), ecco il terzo atto, Gioco di società, la loro creazione n.155 (numerano, fin dall’inizio, tutto quello che fanno). La copertina la trovo stupenda: retrò e allo stesso tempo attualissima (è una nota dominante questa per gli Offlaga). Le loro storie raccontano un recente passato, ancora molto presente e comune a molti di noi; qui, tra l’altro, ci sono le prime esperienze politiche nel PCI, un concerto dei Police negli anni 80, sconvolgente per la loro città, l’inno della Reggiana sull’aria dei Morti di Reggio Emilia, il capolavoro Tulipani su di una tappa del Giro d’Italia da ciclismo eroico, del quale si è molto discusso nel blog di un amico … ma di questo ed altro parleremo nell’intervista che va ad incominciare.
Dovrebbero esserci tutti e tre questa sera, bloccati in palude tra una marea di concerti. Ci siete? Daniele Carretti, Max Collini, Enrico Fontanelli Johan Van der Velde, ora pro nobis.
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domenica 25 marzo 2012

C'è tanto da imparare

L'avventura, La notte, La noia, Deserto rosso, Matrimonio all'italiana, Casanova '70, La decima vittima, Blow-Up, I Girasoli, Uomini contro, Zabriskie Point, Amarcord, Caro Michele, Nostalghia, E la nave va, Kaos, Ginger e Fred, Il volo, Il male oscuro, Il passo sospeso della cicogna, Al di là delle nuvole, Eros ... C'è tanto da imparare.
 Sono solo alcuni film scritti da Tonino Guerra, poeta, amante dei gatti, comunista zen, morto il primo giorno di primavera del 2012. Per omaggiarlo ho messo tra i preferiti la scena finale di Zabriskie Point sul mio canale YouTube ALLYDIEGO (cliccateci sopra per vederla).

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venerdì 23 marzo 2012

Due parole con The Softone


The Softone per la prima volta in palude, il posto giusto per raccontare le loro storie. Loro? Forse dovrei dire sue, perché The Softone è un progetto dietro al quale c’è il musicista napoletano (forte quest’anno Napoli, spesso sul blog) Giovanni Vicinanza, che con alcuni amici fidati ha fatto questo suo secondo cd, Horizon Tales, ufficialmente fuori lunedì prossimo. L’ho ascoltato parecchio in questo periodo, apprezzandolo molto per la sua dinamicità nei suoni e nelle tematiche. Rock, blues, folk, fatto con stile e spirito innovativo.
Horizon Tales segna l’esordio di una nuova etichetta indipendente, che casualmente ho scoperto essere nata nella mia città, creata con entusiasmo e passione autentiche da una mia vecchia conoscenza, John Mario. Altra vecchia conoscenza dietro ad Horizon Tales è Cesare Basile, tra le menti più lucide dell’alternative-rock italico, qui presente come voce e chitarre in alcuni pezzi, e supervisore artistico del progetto. Un disco con molta bella gente da tutta Italia, validi aiuti a Giovanni per dare vita al suo mondo: undici pezzi che richiamano alla memoria il meglio della nostra musica più amata, soffici ballate e momenti più hard da Dylan a Mark Lanegan. Ma non voglio fare troppi paragoni: The Softone è The Softone …ve ne accorgerete ascoltandolo. Pronti?    

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mercoledì 21 marzo 2012

30: art.18, per forza e per amore



Da:                  jacopo@30.it

A:                    lorenzo@30.it 
Data invio:     giovedì 21 marzo 2002 21.20
Oggetto:         R: Basta farti del male

Caro Lorenzo, grazie per la proposta per sabato prossimo, ho appena letto la tua e-mail. Non so se ci sarò sabato prossimo. Come avrai sicuramente sentito, sabato 23 marzo a Roma si terrà una manifestazione per la difesa dell’articolo 18. Berlusconi vuole toglierlo, vuole che le imprese licenzino con maggiore facilità. Via i lacci e i lacciuoli. È una manifestazione organizzata dalla Cgil, ma anche il Partito sarà presente. Il segretario mi ha chiesto se vado anch’io. Non ho ancora deciso. Se ci va Teresa ci vado pure io. Lei ha mal di denti e ha detto “forse…”. Aspetto una telefonata da parte del segretario del Partito. Ormai chiamerà domani.
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lunedì 19 marzo 2012

Per farla finita con il cinema

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domenica 18 marzo 2012

Grazi mille ^_^

Ho vinto l'ennesimo premio da blogger, e sono molto felice. Per me è sempre una bella occasione di parlare di me, accontentando il mio lato esibizionista, e lanciare messaggi, accontentando il mio lato esibizionista (due lati della stessa medaglia, insomma).
Il blog di George ha deciso di premiarmi assieme ad altri 14.  Questo è stato un mesetto fa, sono un po' in ritardo con i tempi, chiedo scusa a George (e anche ad Alessandra, che mi premiato dopo, arriverò anche da lei).
 

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venerdì 16 marzo 2012

Due parole con i Sycamore Age


Oltre Firenze, oltre tante cose, arrivano questa sera in palude i Sycamore Age da Arezzo e dintorni, con un disco d’esordio che è una favola. Uno dei migliori esordi del periodo; mi scuso per la brutalità e la franchezza, qui ospito sempre musicanti che mi colpiscono, ma questi mi hanno colpito e affondato. Se vi piace il prog, dovete ascoltarli, ma anche se non vi piace, perché loro vanno veramente oltre. Questo dischetto con disegnate in copertina molte farfalle (e anche all’interno, e pure sul cd, dovreste vederle…) vola alto. Altro che le farfalline di Sanremo. Uscito ufficialmente da una settimana con Santeria, label di nicchia, che quando mette il suo nome su di un disco non lo fa per caso (vedi ODP), mi ha subito conquistato con le sue storie e la musica celestiale, indefinibile… inutile fare un elenco di nomi.
Sette ragazzi, giovani ma barbuti, si sono incontrati un po’ alla volta (prima due, nel 2010, poi gli altri), per dar vita all’Età del Sicomoro, albero stupendo (cercatelo in rete, come ho fatto io, è stata un’altra bella scoperta). Provenienti da svariate esperienze underground italico, di diversa estrazione musicale, sembrano aver trovato il giusto equilibrio tra psichedelia e rock, jazz e classica. Le farfalle volano quando metto nel lettore il cd, girano dentro creando un’esperienza unica. Progressive, senza sconfinare nell’hard, riescono a rielaborare molta buona musica degli ultimi quarant’anni e oltre. Il caso ha voluto venissero in plaude dopo un post dedicato a Moebius, ma forse non è per niente un caso. Misteri della Rete. Pronti a volare?
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giovedì 15 marzo 2012

Grazie e ciao Moebius

Per me Moebius è stata una rivelazione, quella che il fumetto poteva essere una cosa da adulti, pur rimanendo bambini. L'ho incontrato su Corto Maltese, ottimo prodotto editoriale ricco di fumetti delle più svariate lingue e sapori, sul finire degli anni '80. Si intitolava I giardini di Edena, storia fantascientifica a puntate, un po' erotica, un po' ecologista, mistica e sensuale. Non l'ho più letta da allora, mi ricordo poco, ho solo vaghe immagini in testa e questa copertina trovata in Rete. Sicuramente ci sarà negli scatoloni della mia cantina tra ragni e scorpioni (purtroppo non è in ordine come la soffitta dell'amico di CASSETTI CONFUSI). Da allora non ho però più smesso di leggere fumetti. Grazie Moebius.

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martedì 13 marzo 2012

Due parole con i Locomotif


Per la prima volta nella palude i Locomtif, gruppo siciliano composto da una ragazza e due ragazzi. Una giovane band dolce e determinata, con molte belle idee in testa, molti riferimenti alti che hanno cercato di fermare nel loro disco d’esordio uscito proprio oggi per la label più sofisticata d’Italia, Irma Records di Bologna. Il loro album s’intitola Twimog (This World Is Made Of Glass), ed è composto da dieci perle cantate in inglese più una personalissima re-interpretazione della ginopaoliana Amare inutilmente. Insomma, gran lusso ed è veramente un piacere fisico ascoltarli. Sarebbero piaciuti un sacco anche a Truffaut.
Catania ha sempre dato a questo blog e al rock italico grandi soddisfazioni, con musicanti spesso in giro per il mondo. Questa sera i tre Locomotif dovrebbero essere collegati dalla loro calda isola, e credo continueranno su questa strada. Il loro è un pop da sogno, che conquista ed ammalia a partire dalla voce di Federica, da un piano magico e da una ritmica presente. Niente chitarre, qualche giocattolino elettronico e un certo rigore etico ed estetico. Sì, i Locomotif sono belli da vedere e rigorosamente precisi nell’esecuzione. Lo saranno anche nella blog-intervista? Lo vedremo tra un attimo. Pronti?   

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lunedì 12 marzo 2012

30: ho visto Terzani a 30 + 1

Da:                 jacopo@30.it    
A:                   lorenzo@30.it
Data invio:     martedì 12 marzo 2002 21.52
Oggetto:         R: Auguri scrivano

Cari Lorenzo&Silvia grazie. Auguri da parte mia anche alla tua mogliettina (che cosa strana che tu ti sia sposato con una donna nata il mio stesso giorno). Come saprai oggi sono nati molti personaggi famosi: Jack Kerouac, D’Annunzio, il Pascal del romanzo di Pirandello, io, la tua mogliettina. Ti pare poco?
Oggi ho festeggiato alla grande. Per prima cosa mi sono preso un giorno di ferie (lavorerei il dì del mio compleanno manco per sogno). Ho dormito fino alle 10,30, mi sono alzato, lavato la faccia, fatto la cacca, la pipì, bevuto un bicchiere d’acqua e via dal pasticcere.
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sabato 10 marzo 2012

Frigidaire/il Nuovo Male ritornano in edicola

Dopo la neve che ha bloccato il numero di febbraio, ritornano in edicola Frigidaire e il Nuovo Male ad annunciare la primavera. Su Frigidaire le mie solite rece (in questo numero ben 4: V-Device, Fadà, Ani DiFranco, My Foolish Heart), e articoli contro la stupidità dilagante. Stupendo il pezzo di lancio scritto da Sparagna sul sito di Frigolandia (a proposito, devo rinnovare il passaporto), che mi rende fiero di collaborare con questa allegra combricola...
La TAV e lo sviluppismo cieco - di Vincenzo Sparagna
Le proteste della popolazione della Val Susa contro la TAV durano da venti anni, giusto da quando fu lanciato il progetto di questo supertreno che doveva bucare le Alpi. Già allora le obiezioni contro il fantaprogetto costosissimo erano perfettamente fondate e avrebbero dovuto essere accolte. Ma gli ultimi governi della prima repubblica, così come tutti quelli della seconda: Ciampi, Berlusconi, Dini, Prodi, D’Alema, Amato, Berlusconi, Prodi, Berlusconi e adesso Monti hanno “tirato dritto”, come usa dire, ovvero hanno continuato a procedere come nulla fosse.

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giovedì 8 marzo 2012

Due parole con Roberto Scippa


Roberto Scippa è così, come lo vedete nella foto del suo cd autoprodotto: semplice e diretto. Per questo merita di fare un salto in palude. Semplice e diretto non vuol dire banale, ma capace di comunicare senza troppi giri di parole. L’album Vagando dentro risponde a questa caratteristica. Sono tredici canzoni di un cantautorato giovane, con tematiche molto pertinenti con ciò che accade oggi, a partire dal lavoro e dal non lavoro (o lavorohorror come mi ha insegnato a dire un amico scrittore); sentire a questo proposito Canzone al lavoro, anzi, sentire tutto il cd, ascoltabile liberamente da questo link qui.
Se lo ascolterete, converrete con me che questo giovane romano (di Frascati), ha molte cose da dire, e cerca di dirle in modo da farsi capire senza paroloni o metafore ardite. Le trame sonore pop-rock-folk sono ricche di strumenti acustici, a partire dalla sua chitarra, all’armonica, violini …naturale con le parole, naturale con gli strumenti. La copertina del cd, come del resto il libretto interno molto curato, con i testi delle canzoni e altre foto, sembra trasmettere un messaggio di semplicità e auto-concentrazione. Del resto il titolo parla chiaro. Con queste sue canzoni Roberto ha vagato dentro. Ora si ferma un attimo nella palude. Pronto?
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mercoledì 7 marzo 2012

Libri: Joséphine

Mi sono divertito a leggerlo, lo confesso. Perché questa espressione forte? Io confesso. Leggendolo, ho ripensato ad un vecchio articolo di Oreste del Buono su Linus di molti anni fa. Diceva che si aveva rivalutato tutto, tutti i generi erano stati alzati sullo scranno della letteratura alta, dal giallo al fumetto, tutti, tutti, … a parte la letteratura rosa. Joséphine non è proprio letteratura rosa, è un fumetto con al centro una trentenne di oggi, con il culo grosso e le tante difficoltà della vita. 
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lunedì 5 marzo 2012

Due parole con i 2Pigeons


Formidabile questa coppia musicale, che è per me un grande onore ospitare per la seconda volta nella palude. Già, ritornano i 2Pigeons a due anni di distanza, tutto nel segno del doppio (come del resto molte loro canzoni). Allora presentavano il loro esordio Land, oggi il nuovo cd uscito da poche settimane, Retronica. Stessa label, La Fabbrica Etichetta Indipendente, stesso gusto di suonare elettronica come se non lo fosse. Raffinati ed eleganti, Kole e Kia colpiscono sia a livello estetico, sia a livello musicale. Ascoltateli e poi mi direte se racconto balle. Sono fortissimi.
In questo nuovo album, con ospiti cult quali Enrico Gabrielli, Pier Paolo Capovilla, Roy Paci, Giovanni Gulino di Marta sui Tubi, raggiungono vertici sonori d’elettronica sopraffina senza l’uso del pc, ma con il sapiente utilizzo di synth, tastiere, kaos pad e loop station. Un effetto molto particolare, sembrano di vedere uscire le canzoni dal lettore. Canzoni che raccontano storie strane tra il reale e il surreale, con biografie di proiettili, donne delle pulizie abbandonate sulla navicella sovietica Vostok (a proposito, sempre impeccabili i loro completi provenienti dall’ex Urss), la costruzione del timer di una bomba come metafora di un sentimento troppo a lungo represso che per questo rischia di fare boom … ma io non riesco più a reprimere la mia voglia di intervistare i 2Pigeons. Booooom!

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domenica 4 marzo 2012

Paradiso amaro, un film di ecologia per la mente


Ho trovato questo film molto interessante, capace di parlare di oggi in maniera indiretta, ma molto forte. C'è un personaggio strano, un po' ridicolo, interpretato da George Clooney, ricco miliardario delle Hawaii, discendente di una potente e facoltosa famiglia del luogo, proprietaria di buona parte di terreni incontaminati. Questi terreni sono in vendita, frutteranno a lui e a tutti i suoi cugini una fortuna immensa (da vivere di rendita un paio di vite), e una volta venduti diventeranno alberghi, campi da golf, appartamenti. Lui è anche l'avvocato incaricato di condurre le trattative, ma mentre è nel mezzo della vendita il suo mondo viene sconvolto: la moglie entra in coma dopo un incidente in barca, deve occuparsi delle giovani figlie scapestrate, scopre cose che prima, impegnato in riunioni e in mezzo a scartoffie, non
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venerdì 2 marzo 2012

Due parole con Yes Daddy Yes


Hanno un nome simpatico, una copertina che conquista (per farla nessun animale è stato maltrattato), vengono da Agropoli come … A Toys Orchestra, e sono usciti da poche settimane con il loro primo disco, Senza religione, per fotografare un’epoca. Il loro è un pop-rock-noise cantato in italiano (a parte un pezzo), ben ritmato e pestante senza perdere la tenerezza. In questo senso la copertina è perfetta, come il fresco video della title-track, che mi è piaciuto un sacco da metterlo subito tra i preferiti sul mio canale YouTube ALLYDIEGO (cliccateci sopra per vederlo). Scritto e diretto da Marco Missano e realizzato con il contributo degli studenti della scuola romana di cinema, anche questo fotografa un’epoca. Guardatelo e poi mi direte se non è così …
Tornando al disco, dico della fattiva collaborazione di Enzo Moretto; al Loz Studio di Bologna, il leader dei Toys ha infatti organizzato e partecipato alle registrazioni. Si sente la sua mano, e si capisce perché il cd sia uscito con Urtovox, label impegnata ad alzare il livello dell’alternative rock più genuino e vero. Del resto la band campana è cresciuta bene negli ultimi sette anni, partecipando ad un sacco di manifestazioni importanti (da Italia Wave al mitico Sziget Festival di Budapest), facendo alcuni ep in inglese, per scegliere poi la nostra lingua per questa loro prima uscita, Senza religione. Pronti Yes Daddy Yes? Yes?         

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giovedì 1 marzo 2012

L'Europa nel tunnel nero

L'Europa si è infilata in un tunnel nero, il più nero della sua Storia recente.  Difficile trovare le parole per descrivere questo stato di cose. Le ho trovate ancora una volta in un articolo di un intellettuale mite, lucido, a volte lontano dal mio pensiero, ma questa volta no, perfettamente in linea: Marco Revelli, su il manifesto di martedì. Anche questo dimostra quanto sia importante la vita de il manifesto. Se chiuderà anche lui, la dittatura del pensiero unico avrà definitivamente vinto. Pensateci!

Come se niente fosse
Marco Revelli (il manifesto 28.02.2012)
La verità su quanto sta accadendo in Val di Susa, e sul suo significato generale, sta tutta in una quarantina di ore. Nel breve spazio che va dal sabato pomeriggio al lunedì mattina. Sabato, una valle intera - un popolo - molte decine di migliaia di persone, anziani, giovani, donne, bambini, contadini, operai, piccoli imprenditori, commercianti, "popolazione", riempiono le strade, i campi circostanti, le rotatorie e i borghi, per dire no al Tav. Pacificamente, con volti sorridenti e idee chiare in testa. Lunedì mattina - come se niente fosse - una colonna di uomini armati marcia, secondo programma, sull'area-simbolo di Clarea, sui terreni di proprietà comune risparmiati dal primo blitz del 27 giugno 2011 e diventati il simbolo della resistenza, per occuparli. Indifferenti a tutto, muovono per spianare la Baita che ha ospitato in questi mesi l'anima della valle, come se con le ruspe potessero cancellare le ragioni di tutti. In mezzo, un uomo che cade da un traliccio, folgorato, e solo per miracolo non perde la vita.
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