martedì 19 luglio 2022

In palude con Maseeni

 

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO

GENERE: Indie psych pop

DOVE ASCOLTARLO: qui

LABEL: Porto Records

PARTICOLARITA’ Hendrix, i Beatles e i Cream che incontrano Rino Gaetano, Franco Battiato e Morgan

INSTAGRAMFB

CITTA’: Roma

DATA DI USCITA: 24 Giugno 2022

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martedì 8 dicembre 2020

Quarant'anni senza John Lennon

John Lennon  (Liverpool 1940/New York 1980)
 
Impossibile dimenticare quell'otto dicembre di quaranta anni fa, quando uccisero John Lennon in quel di New York, la città dove aveva deciso di vivere con la sua compagna Yoko Ono, artista radicale quanto, anzi, più di lui, il mio Beatles preferito. C'è un bel film documentario di David Leaf, U.s.a. contro John Lennon (The US vs John Lennon, Usa 2006), che vi consiglio di guardare se non l'avete mai visto. Racconta il clima di odio che si venne a creare contro Lennon nei suoi anni negli Stati Uniti, per il suo impegno pacifista e l'amicizia con molti politici della sinistra d'alternativa di allora, gloriosi anni Settanta. Del resto in quel periodo stava venendo alla luce il reaganismo, dal presidente cowboy Ronald Reagan, da poco eletto e che sarebbe entrato in carica nel gennaio del 1981. Pessimo decennio politico sarebbe stato, che ci portiamo ancora dietro le conseguenze. Anche per questo, credo sia giusto ricordare John Lennon a quarant'anni dalla sua esecuzione. Un giorno che ha segnato un'epoca.

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lunedì 23 dicembre 2019

Post non scritti nel 2019

Eyes Wide Shut, di Stanley Kubrick, 1999
I post che non ho scritto quest'anno, che volevo fare, ma non ci sono riuscito. Un modo per ricordare cose, segnalare eventi, letture, film e tanto altro, e allo stesso tempo un gioco. Leggete i miei post che non ho scritto nel 2019, e poi ditemi se ne avete anche voi. Se volete, fatene un post come il mio, o, semplicemente scrivetelo nei commenti a questo. In ordine sparso, vi dico cosa non ho scritto:
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mercoledì 30 gennaio 2019

Cinquant'anni fa ...

Cinquant'anni fa l'ultimo concerto dei Beatles. Quanti sapevano che  lo sarebbe stato? Probabilmente manco loro. Eppure, il 30 gennaio di cinquant'anni fa, sul tetto dell'Apple Records (la loro casa discografica, Steve Jobs non c'entra), c'erano solo poche decine di persone, attirate da Get Back, Don't Let Me Down e un pugno di altre canzoni. L'esibizione venne presto interrotta da parte della polizia chiamata dagli inquilini dello stabile, tutti inconsapevoli che La Storia del Rock stava passando di fronte a loro. Ovviamente tutto rigorosamente registrato e poi riproposto nel loro ultimo film ufficiale Let It Be
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sabato 14 aprile 2018

Rece d'Alligatore: Mauro Pina


Mauro Pina, L’ho scritto io
Pirames International
Cantautore di gusto pop-rock, Pina ha esordito lo scorso anno con questo disco leggero, piacevole all’ascolto, senza troppi pensieri. Un lavoro dove ci mette la faccia, e la voce, suonandolo quasi tutto da solo, con la partecipazione straordinaria di Rosalinda Celentano in un brano. Undici pezzi inediti, tre dei quali cantati in inglese.
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venerdì 8 dicembre 2017

In palude con Massimo Donno


NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE: songwriting - folk
DOVE ASCOLTARLO su spotify, youtube
LABEL Squilibri Editore/Visage Music
PARTICOLARITA’ Scopritele voi!
CITTA’ Corigliano d’Otranto (LE)
DATA DI USCITA Giugno 2017

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domenica 11 maggio 2014

The Vickers live in SmartLab Rovereto

Post sperimentale, in camera d'albergo,  per trasmettervi l'immediatezza di un gran live. Lo faccio dal telefonino, quindi per ora senza foto o tag (domani, al pc sistemerò tutto, perdonate gli errori). Il concerto é quello dei toscani The Vickers in quel di Rovereto , nel per me nuovo SmartLab, teatro con un'acustica eccezionale, che ha esaltato la forza della band (si trova lungo la strada del Mart, poco dopo il noto museo d'arte moderna).
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lunedì 16 dicembre 2013

Due parole con i Rubbish Factory

Stanno per arrivare per la prima volta in palude i Rubbish Factroy, con la loro carica di adrenalina pura e spirito punk-rock dai colori accesi. Arrivano direttamente da Roma, per presentare il loro fresco esordio The Sun, dato le stampe a fine novembre per l’eclettica label capitolina Modern Life. Undici pezzi che mettono a dura prova la mia coda, per la forza iconoclasta, il ritmo e le esplosioni quasi stoner. Undici pezzi per manco mezzora di musica, tiratissima, diversa, divertente; provate ad ascoltare il disco in streaming gratutito cliccando qui, e mi direte se dico balle o no. Poi, se, ritornerete sul blog, potrete pure dirmi la vostra preferita.
Sono in due ma fanno tanto casino: Gabriele Di Pofi e Marco Pellegrino, chitarra uno, batteria l’altro, entrambi voce dei Rubbish Factroy, nati solo due anni fa. Si sono fatti ritrarre in copertina con una faccia poco raccomandabile, colori acidi, e una rotellina in bocca (sembra presa in prestito dagli ingranaggi della macchina del Charlie Chaplin di Temi Moderni). Non per nulla la loro è musica della città, ritmi industriali, con chiari rimandi a QQTSA, Radiohead, Led Zeppelin. Si potrebbe pensare pure ai Fab Four ascoltando il singolo Bamsa (cercate in Rete il video, anche quello un pelo beatlesiano), ma quando i riferimenti sono così tanti, vuol dire che hanno trovato il loro battito animale. Pronti?  
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lunedì 18 febbraio 2013

Buon compleanno Yoko

Ottant'anni oggi, ma non li dimostra. Domenica 17, rimessa in piedi a Plastic Ono Band, ha suonato in quel di Berlino con accanto anche il figlio Sean Lennon (in primavera il nuovo disco della band formata con John Lennon nel 1968), poi, sempre in Germania, una mostra dedicata alla sua produzione artistica (a Francoforte, da ieri e fino al 15 maggio). 
A Reykyavik, nella libera Islanda, la Image Peace Tower  si illuminerà per il suo compleanno. Poteva la palude non ricordare gli 80 anni di questa icona pop, sempre in prima linea per la pace e l'arte meno convenzionale? ... e allora, buon compleanno a Yoko Ono, splendida ottantenne.

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giovedì 27 settembre 2012

Alla prima di Magical Mystery Tour

Questa sera (ieri ormai) ho assistito alla "prima" di Magical Mystery Tour restaurato, il film girato dai Beatles nel 1967. Allora erano più famosi di dio, e si potevano permettere di tutto, anche un film anarcoide e sconclusionato come questo, girato tutto da loro in assoluta autarchia.
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giovedì 24 maggio 2012

Due parole con i Tunatones


Spero che l’arrivo dei Tunatones in palude ci porti il caldo e la bella stagione. Del resto la copertina di iTunas! richiama alla memoria il mare da cartoni animati, come il loro surfabilly, sorta di scatenato e sempre apprezzabile rockabilly fuso ad altissima velocità con il surf. È questa la musica che sto già ascoltando, grazie ad un dischetto magico registrato in analogico e dato alle stampe per ProsdocimiRecords, label che ha portato in palude già altri sorprendenti musicanti (The ex KGB e Tommi). E tosti mi suonano pure i Tunatones: sono solo in tre, ma sembrano molti di più.
AlessandroArcuri alla voce e contrabbasso, AlbertoStocco alla batteria, Mike3d alla voce e chitarra, capaci di fare musica citazionista con la capacità di farla sembrare sempre nuova. Splendido l’omaggio a George Harrison, un bel medley di suoi brani arrangiati ed eseguiti per celebrare la prima volta del Bangladesh sulla scena della Biennale di Venezia. Un omaggio che viene pubblicato proprio nel 2012, anno in cui ricorrono i quarant’anni di quel famoso concerto organizzato da beatle-george in quel di New York. Formidabili quegli anni … ma bando alle nostalgie. Pronti Tunatones?   
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venerdì 30 marzo 2012

Due parole con Sir Frankie Crisp


Puntuali, anzi puntualissimi sono arrivati Sir Frankie Crisp. Hanno posato ordinatamente gli strumenti nel prato per raggiungere la palude, un lembo della quale vedete in alto a sinistra su questa splendida copertina, molto anni ’60 colorati, mistici e sensuali. Ok non è vero, ma mi piace pensarlo. Sì, mi piacerebbe entrare nel mondo acido dei Sir Frankie Crisp, band pugliese nata per rendere omaggio a BeatleGeorge. In un certo senso ci entro ogni volta che faccio partire Charming Sound, primo loro disco di inediti in uscita ad aprile con Irma Records (l’esordio del 2010, Ohnothemagen! era un album tributo a George Harrison e ai Beatles).
Il sound dei SFC conquista per l’intenso sapore sixty, filtrato con tutta la musica venuta dopo, in particolare il brit-pop che scorre senza fermarsi nelle vene di del gruppo. Si sente che hanno mandato a memoria George Harrison, così bene da saper scrivere un pezzo pop senza scimmiottarlo, ma rimanendo vicini al loro maestro dichiarato. Dall’iniziale Mystic Maestro (già, Mistic Maestro), alla conclusiva Heaven Inside (già, Heaven Inside), si respira quella soffice atmosfera del Beatles meno celebrato, ma per me, lennoniano di ferro, fondamentale per la storia del rock (pop, folk, alternative, blues…). Suoni affascinati, come suggerisce il titolo, suoni poco sentiti di recente, e giustamente premiati da Puglia Sounds, catalizzatore benefico della musica di questa regione molto viva. Come sarà viva tra qualche minuto la palude. Pronti?
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domenica 12 dicembre 2010

Grazie zia per quel John Lennon …

Mercoledì scorso, giorno del triste anniversario, volevo mettere quella foto con il pugno chiuso, ma poi ho pensato che la prima immagine che ho di lui è questa. Mia zia aveva dipinto i Beatles ricopiando quelle famose immagini psichedeliche e quel maledetto 8 dicembre di trent’anni fa ero a casa sua. Per me questa è la sua immagine più forte, più di quella con la maglietta con la scritta New York, o nudo con Yoko Ono, o aggrappato a Yoko in posizione fetale, o cartonizzato in Yellow Submarine, o con gli occhialini tondi … Purtroppo l’ha regalato a qualcuno quel dipinto. A me è rimasto il suo ricordo. E il vostro ricordo di John Lennon?

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