lunedì 30 aprile 2012

Due parole con Herself

Ancora una volta su questi schermi Herself, one man band dentro la quale canta e suona Gioele Valenti, in collegamento questa sera da Palermo tramite un ponte di emozioni costruite dalle sue canzoni. È questo il mio ponte del 1 maggio, e sono felice sia così. In primis, perché questo magico dischetto senza titolo con una copertina così curiosa, mi sta facendo ottima compagnia: folk-rock intimista, che segna la timida primavera 2012, almeno qui in palude. Poi, perché Herself è uscito con DeAmbula records, giovane label abruzzese sempre attenta alle cose belle e mi sembra perfetto questo loro incontro.
Herself, con la sua voce sottile, la voglia di fare tutto (o quasi) da solo in casa, le sue esperienze su molti palchi importanti, è arrivato al quarto disco ufficiale. Un concept, dice la nota stampa, “sul cambiamento e i processi alchemici sottesi” (approfondiremo), artigianalmente costruito con il fattivo contributo di nomi cult dell’underground italico e non: Amaury Cambuzat (Ulan Bator), che oltre ad aver suonato in alcuni brani, ha curato il mastering del disco, e Marco Campitelli (The Marigold), intervenuto su un paio di pezzi, oltre all’amico Aldo Ammirata, basso, cello e samples per tutto cd …che è già partito. Pronti?

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sabato 28 aprile 2012

Parole chiave? ... belle e perverse!


Nelle parole chiave per la ricerca (voi che avete un blog capite cosa dico) tra le più cliccate e demenziali:

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giovedì 26 aprile 2012

Due parole con i Werner



Per la prima volta in palude i Werner, formazione toscana di folk-rock originale e di gran classe. Un terzetto con una vecchia conoscenza dell’Alligatore alla chitarra e voce (è Stefano Venturini, due volte in palude con i “suoi” Ka mate Ka Ora), Elettra Capecchi al pianoforte e Alessia Castellano al violoncello. Da questa strumentazione intuite già qualcosa della loro musica, del piacevole incontro/scontro tra tradizione classica e moderne sonorità pop-rock nella dimensione più acustica. Una miscela ben calibrata che produce magia ad ogni pezzo, per un disco prezioso e a tratti unico.
In uscita ufficiale il 29 aprile, Oil tries to be water è la seconda perla della nuova label toscana White Birch Records (la prima era stata il cd dei Walking the Cow, pure loro ospiti qui), e segna una bella tendenza musicale che spero continui con altre uscite perchè c’è il gusto del fare le cose belle. Basta guardare la copertina per rendersi conto di questo; io poi, ho il privilegio di avere tra le mani il cartonato, poterlo aprire e trovarmi a leggere i testi delle canzoni su di un foglietto con disegnati sul retro i tre Werner alla maniera di elfi dei boschi. Una favola, come le dieci canzoni del disco … ma non voglio sbrodolare oltre. La parola ai Werner. Pronti?

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mercoledì 25 aprile 2012

Buon 25 aprile ... sempre


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lunedì 23 aprile 2012

Due parole con i Metibla


Metibla per la prima volta in palude, ma credo si ambienteranno subito. La loro musica è come la copertina di questo esordio, Hell Holes: varia, dal dolce al secco, dall’underground al più consueto mainstream (poco, degli accenni), anni Settanta, ma anche Novanta, ma anche per l’oggi. Insomma, musica da decennio dispari, per un disco decisamente eterogeneo, perchè curato nel corso del tempo, tenuto nel cassetto  per tre anni, dopo aver visto aggiungersi pezzo dopo pezzo i suoi brani… ma ci faremo raccontare tutto per bene tra poco.
I Metibla sono una formazione nata come progetto solista nel 2003 ad opera di Riccardo Ponis, videomaker romano dal piglio malinconico, poi è arrivato Paolo Alvano, già nei Kardia con i quali Ponis aveva realizzato dei video, poi V Fisik e Mario “The Phoenix” Sestili, nomi noti nel sottobosco capitolino più vivo … ed ecco il disco. La copertina è l’interno, ben curato con tutti i testi delle canzoni, profuma da anni Settanta creativi e ribelli. L’ideale per finire questa sera in palude. Pronti?
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sabato 21 aprile 2012

Grana Padana?

Uno dei soliti geniali falsi di Sparagna e compagni, più veri del vero... devo ancora trovarlo, ma se lo cercate è in edicola in allegato a Il Nuovo Male n. 6

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giovedì 19 aprile 2012

Due parole con gli Hot Gossip


Hot Gossip in palude, questa sera si alzeranno gli ascolti, e chi si collegherà (anche per sbaglio), rimarrà incantato, rimarrà collegato per la forza trascinante della band di Calvino, oggi, di fatto, una one man band. Nuovo disco dalla copertina perturbante (sembrano i dintorni di un bosco paludoso dove è successo qualcosa di increscioso), con un titolo pessimista come Hopeless, perfettamente riflettente questo nostro periodo di miserie e disperazione. Pessimismo della ragione? Credo di sì, Giulio Calvino ci ragiona e canta, offrendoci in una mezz’ora otto pezzi che ti restano dentro, senza speranza.
Uscito in marzo per Foolica Records, label indipendente con un catalogo sempre più bello e vario, Hopeless è il classico disco che non ti colpisce subito, ma lavora la tua mente un po’ alla volta, ascolto dopo ascolto, insediandosi poi stabilmente. Notturno, elettrico, acido, di gusto internazionale, ma anche internazionalista, credo sia un capitolo importante per gli Hot Gossip, sempre capaci di sperimentare e reinventarsi. Significativa e di classe la presenza della voce di Adeline Fargier in un paio di pezzi, che spaccano dentro, come buona parte del cd. Hopeless è un disco meno adrenalinico dei precedenti infatti per, una strada nuova per Hot Gossip … questa sera dritti in palude. Pronti?
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mercoledì 18 aprile 2012

Medaglia, medaglia ...


Come sapete io adoro i premi tra blogger, trovo siano l'occasione per fare un post allegro e scanzonato. Non mi arrabbio se me lo passano, lo tengo in un angolo per poi vantarmene quando sarò a corto di idee, o con il fiato corto, ecco ... questo poi, è molto bello e significativo, con motivazioni che rendono orgogliosi. Poi me l'ha assegnato una cara amica che abita dall'altra parte del mondo, Alessandra 

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lunedì 16 aprile 2012

Due parole con i Wora Wora Washington


Ritornano in palude i Wora Wora Washington, e già ci sconvolgono per gli effetti speciali della copertina del loro nuovo disco, Radical Bending. Come sempre amanti dei particolari, hanno fatto una cover in movimento, come in movimento sono sempre loro. Per leggere il titolo dell’album bisogna ruotare il cartonato che racchiude il dischetto, e grazie ad un gioco di segni si riesce a farlo comparire (provate a ruotare il pc). L’ideale sarebbe essere in gondola, basterebbe il muoversi di questa imbarcazione della loro città, per leggerlo. Scherzi a parte, sembra elettrico, e la sensazione aumenta quando faccio partire il cd rosso fiammante.
Esterno bianco a righe nere, interno rosso, come l’interno di un corpo umano, niente è lasciato al caso, grazie anche alla collaborazione con la loro label Shyrec, insieme ai Wora Wora Washington fin dagli inizi. Radical Bending sembra un bolide fatto di carne lanciato a velocità incredibile, una cosa da film di David Cronenberg. Otto schegge impazzite dentro il lettore, alcune scritte insieme alla music-poetess Giulia Galvan, vicina al gruppo da molto. Un’opera dove senti la potenza dell’elettronica a confronto con la parola, e il gruppo che sembra sempre in presa diretta davanti a te. Questo sensazione è data anche grazie ai molti live, ai chilometri macinati per portare in giro il loro sound. Sempre in movimento ... ora dovrebbero fermarsi un po’ in palude. Pronti?

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domenica 15 aprile 2012

Vik Utopia un anno dopo

Dovessi morire tra cento anni, vorrei che sulla mia lapide fosse scritto ciò che diceva Nelson Mandela: un vincitore è un sognatore che non ha mai smesso di sognare

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venerdì 13 aprile 2012

Due parole con Elia Billoni


La copertina surreale ed esplosiva qui sopra, molto forte, molto rock ribelle, non tragga in inganno: c’è scritto Dino Fumaretto, mentre il musicante intervistato è Elia Billoni, un gradito ritorno in palude. Non è un errore, da frequentatori di questo blog, e/o della scena underground italica, saprete benissimo che Elia è l’interprete ufficiale di Fumaretto, delle sue caustiche canzoni, costruite in modo da scoppiarti in testa mentre l’ascolti (è stato pericoloso sentirlo in auto in questi giorni, perché ogni tanto mi fermavo a pensare alla costruzione di certe frasi o ridevo per i suoi divertenti nonsense, rischiando lo scoppio dell’airbag).
Ironico e malinconico a partire dal titolo, Sono invecchiato di colpo, è uscito di recente, come il precedente con La Famosa Etichetta Trovarobato, label tra le più interessanti e innovative di questi anni zerouno. Billoni di questi anni è un cantore perfetto, tra storie di insonnia, frigidaire con dentro chissà cosa, paure del dentista e dei denti. Un mondo reale irreale, dove il confine è labile. Elia e il suo pianoforte lo racconta con le parole scritte da Dino Fumaretto. Attorno a loro una vera e propria band con un sacco di strumenti, dal kazoo (non lo suona solo Paolo Conte), al sax, violini, chitarre, elettronica e tastiere di IOSONOUNCANE (nella title-track) … e un galletto. Già, un galletto. Moderno e antico in palude. Pronti per questo viaggio?      

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mercoledì 11 aprile 2012

Due parole con i NoMoreSpeech


Bocca impressionante sulla copertina dell’omonimo esordio dei NoMoreSpeech. A sentirli e/o vederli, direi che è perfettamente disegnata sulla base di quella vera di Alteria, vocalist del gruppo dalla criniera rosso fuoco e da una forza interpretativa davvero unica. Per la prima volta in palude, la band milanese ha la capacità di mettere a dura prova la mia coda ad ogni ascolto del cd, grazie ad un battente ritmo insistente fatto del consueto chitarra, basso, batteria più ugola. Che ugola ragazzi, mi farei mangiare da un’ugola così. Suoni, urla, ugola, etica ed estetica da musica del diavolo classica (quante bocche/labbra rosse nella nostra musica più amata?).
Rock duro, alternative metal, o come lo volete chiamare, capace di conquistare anche chi non è amante del genere, perché, ascolto dopo ascolto, ci si accorge che è semplicemente gran musica, ben fatta (pensata, suonata, masticata) che spacca. Del resto l’esperienze maturata sui palchi negli ultimi anni si sente, come la conoscenza dell’ambiente musicale su vari fronti (Alteria, tra le altre attività, conduce una trasmissione su RockTv), e giocano un ruolo importante. Sapevano cosa volevano fare, e l’hanno fatto, ed ora sono finiti in palude. Ma si rendono conto? Prima che lo facciano chiedo ai NoMoreSpeech se sono pronti. Se lo siete, partiamo, spacchiamo tutto …  

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lunedì 9 aprile 2012

Romanzo di una strage, già, romanzo ...

Ho trovato irritante, ridicolo, confusionario, assurdo questo Romanzo di una strage. Il regista Marco Tullio Giordana, da me stimato fino a questa pellicola, in numerose interviste ha detto di averlo voluto fare per le nuove generazioni, ignare della recente storia patria. Vorrei chiedere a lui: oggi, dopo la sua pellicola, ne sanno di più? Ho i miei dubbi...

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domenica 8 aprile 2012

10, 100, 1000 giorni da pecora

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venerdì 6 aprile 2012

Due parole con Oratio


Ancora di scena la Sicilia, ancora di scena un cantautore degli anni zero, anzi zerouno, Oratio, brillante e pop come la copertina del suo secondo cd, uscito come il primo per Malintenti dischi. Discorrendo senza ratio è il suo titolo, ironico e diretto come le canzoni che lo compongono: dodici perle con parole scelte con cura, per una musica dal sapore internazionale. Ascoltandolo ci si diverte un sacco, come credo si siano divertiti a realizzarlo. Per questo è un piacere ospitarlo per la prima volta nella palude; mi piace immaginarlo beffardo e surreale come nella foto sperimentale al centro del libretto interno.
Oratio con questo suo nuovo disco ha voluto uscire dall’ambito strettamente cantautorale, cercando di ampliare i confini della sua musica. Con una frase di lancio “Oratio è sempre più Badly Drawn Boy e meno Battisti, più Wilco e meno De Gregori” si è voluto marcare su questo punto, e sentendo canzoni come Mille idee con quel violino e una certa magia folk-rock, Il musicista inglese dall’atmosfera sospesa con piano e bei fiati, piuttosto che Pirati ancora folkeggiante con ukulele e chitarra slide … o Scegli il vizio, si può capre cosa si intende. Ma non voglio sbrodolare oltre, sento Oratio che si schiarisce la gola. Pronto?
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giovedì 5 aprile 2012

Faber mi seduchi

Voi sapevate chi era stato a trovare il nomigliolo Faber a De AndréPaolo Villaggio è stato, suo grande amico da sempre. Io lo ignoravo completamente, fino a che non ho letto questa meraviglia di Ballata per Fabrizo De André,  riportata in libreria da BeccoGiallo, (ancora loro, io quando mi fisso con un editore, o autore, poi non lo mollo fino a stufarmi).

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martedì 3 aprile 2012

Due parole con gli Heike Has The Giggles


Ritornano nella palude gli Heike Has The Giggles, saltellanti e ridenti come suggerisce il nome. Sì, sembrano avere la ridarella come Heike, sembrano sempre in gran forma come lei. Del resto sono una delle poche band veramente giovani dell’attuale giovane rock italico. Ma bando alle polemiche, bruciamo la carta d’identità per concentrarci sul nuovo disco della band romagnola, Crowd Surfing: attitudine punk-rock fin dal titolo, voglia di fare i luoghi comuni in mille pezzi, una nuova label in crescita di quantità e qualità come la mantovana Foolica records, 11 brani in poco più di 30 minuti incendiati/incen(diari).
L’incomunicabilità ancora al centro delle loro riflessioni (se Antonioni fosse vivo oggi, di sicuro metterebbe qualche loro canzone in un suo film), e poi il sogno, come in una pazza pellicola di Michel Gondry, al quale dedicando pure una delle più belle canzoni dell’album (M.Gondry appunto). Incomunicabilità/fuga nel sogno … Niente facili sociologismi, vi prego, gli Heike Has The Giggles vanno solo ascoltati, e guardati, tanto sono plasticamente perfetti. Per rimanere in tema cinematografico, sembrano dei giovani ribelli da Free Cinema. Ma qui sto sbrodolando di brutto, e impaziente di interrogarli apro la blog-intervista con un po’ di anticipo. E allora buttiamoci. Crowd Surfing è partito … 

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lunedì 2 aprile 2012

971 471 101 55 - Emergency

Per chi ha ancora un reddito e si appresta a fare la dichiarazione dei redditi, suggerisco un numero 971 471 101 55 ... è il  codice fiscale di Emergency.
Come ogni anno darò a loro il 5 per mille e invito a farlo in tanti, magari pubblicizzando la cosa sui propri blog con tanto di banner.
Si può donare ad Emergency anche non dovendo presentare la dichiarazione dei redditi. Per capire come e perchè farlo, si può leggere tutto cliccando qui

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domenica 1 aprile 2012

TANTO TANTO TANTO TANTO TANTO, TANTO TANTO TANTO TANTO TANTO . . .

Sono mesi e mesi che prometto di fare qualcosa con la mia amica Grace, ma sono sempre incasinato, troppo, ma troppissimo (per dirla come lei), a partire dal mio comodino (la foto che vedete sotto è di repertorio, ora è ancora peggio).


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