mercoledì 10 gennaio 2024

Stanlio e Ollio nella foresta di Sherwood


Stanlio & Ollio con Robin Hood sarebbe stato un film memorabile, magari l'ultimo, me lo immagino a colori sgargianti con battute fulminanti. Entra di diritto in quella serie di film sognati da molti registi/attori e mai fatti per problemi produttivi. Penso a Stalingrado di Sergio Leone o al Don Chisciotte di Orson Welles. Resto con questi pensieri dopo aver visto, finalmente, Stanlio & Ollio (Stan & Ollie di Jon S. Baird, Usa 2018).  Sì, perché in questa pellicola si parla del tentativo, fallito, di fare un ultimo film con i due famosi comici, dentro le avventure di Robin Hood. Il mondo della produzione cinematografica anni '50, in crisi per l'avvento della televisione, non vuole rischiare con dei nomi ormai del passato, e blocca sul nascere la magnifica idea. Anche se, a dire il vero, la loro tournée per i teatri inglesi, dopo un inizio fiacco, ha molto successo grazie anche a degli spot fatti appositamente per promuoverli. A Londra fanno il tutto esaurito, le generazioni cresciute con le comiche di Stanlio e Ollio non possono perderli dal vivo. 

E allora perché non fare quel film? Forse per i soliti problemi con le major di Hollywood da parte di Stan Laurel, Stanlio per noi, da sempre osteggiato perché testa pensante del duo. Nel film di Baird si torna agli anni trenta, all'epoca del cult I fanciulli del West (era del 1937), alle liti con il produttore Hal Roach, fascista reazionario e prepotente, al quale Stallio chiedeva una più giusta divisione degli utili. Si pensi a quanto erano famosi e visti in tutto il mondo i due comici, e il fatto di chiedere qualcosa in più era una richiesta legittima. Non ci riuscirono anche per la divisione tra Laurel e Hardy. Nella pellicola emerge un Stanlio più intellettuale, la mente dei due (era lui l'autore di quasi tutti i testi), mentre Ollio è più remissivo, accettava quello che la produzione offriva. Invece avrebbero dovuto combattere insieme, cercando di ottenere condizioni migliori, come era riuscito a ottenere Chaplin. Ma quella è un'altra storia.

Sì, per dirla come Osvaldo Soriano è un Triste, solitario y final (un libro da leggere, e capirete il perché della citazione) quello del duo comico. Nella pellicola di Jon S. Baird, regista scozzese al suo secondo film per il cinema, a un certo punto si vede una scena onirica di Robin Hood e Stanlio & Ollio, a colori, ma è solo un sogno: Ollio cade nel fiume nella foresta di Sherwood, scena tanto temuta per la sua salute. Infatti è un Ollio malato, con problemi cardiaci, che a un certo punto dovrà abbandonare la tournée dopo un piccolo infarto. Tornerà sui palchi, stringendo i denti e contro il parere dei medici, per non lasciare solo il compagno di tante avventure, come era accaduto nel passato per i problemi con i produttori, come detto prima. Sarà il canto del cigno, visto che le sue condizioni peggioreranno e morirà qualche anno dopo ritornato in patria (Oliver Hardy era statunitense, mentre Stan Laurel inglese). 
 
La pellicola è tratta dal libro di A.J. Marriot Laurel & Hardy - The British Tours, mai tradotto in Italia. A interpretare Stanlio è l'inglese Steve Coogan, mentre Ollio è John C. Reilly. Danny Huston è il produttore Hal Roach, Shirley Henderson è Virginia Lucille Jones, moglie di Ollio, Nina Ariana è Ida Kitaeva, moglie di Stanlio . Molto brave queste ultime, arrivano quando i due sono nei teatri di Londra e si godono il trionfo. Sembrano litigiose come le mogli delle loro comiche. Tra l'altro sono le ultime due mogli  di una lunga serie per entrambi. Infatti nel film non si fa mistero dei loro problemi economici anche perché dovevano pagare alimenti alle mogli precedenti. Ma anche questa è un'altra storia. Quella più interessante è relativa a un film non fatto, che rimane nei sogni di Stanlio in particolare, che lo stava scrivendo, ma anche di Ollio che insieme lo avrebbe interpretato. Stanlio e Ollio nella foresta di Sherwood.


 

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5 Commenti:

Alle 11 gennaio 2024 alle ore 09:55 , Blogger Cavaliere oscuro del web ha detto...

Un duo indimenticabile.

 
Alle 11 gennaio 2024 alle ore 17:30 , Blogger semola ha detto...

..."OOOOh Semola, sei sempre il solito stupìdo!"...
... e tu Ally sempre una fonte inesauribile di notizie...
... io ho sempre pensato che Ollio fosse la mente, come appariva nei film...
... peccato che quel film non sia stato realizzato " Arrivedorciii!"...

 
Alle 11 gennaio 2024 alle ore 18:23 , Blogger Alligatore ha detto...

@Cavaliere Oscuro del Web
Già, in particolare per generazioni (intere), che da piccole hanno visto le loro comiche.
@Semola
In realtà, anche io non sapevo/ricordavo che fosse dei due la mente... volevo tanto vedere questo film, che mi ero perso al cinema alla sua uscita, perché mi piacevano un sacco e volevo capire come erano finiti. Il film racconta bene questa situazione (sarebbe bello leggere anche il libro dal quale è tratto, non tradotto in Italia).

 
Alle 13 gennaio 2024 alle ore 14:27 , Blogger Elfoscuro ha detto...

Interessante, non sapevo che il film.l trattava di questo tentativo. Di solito i biopic sono un po' tutti uguali. Gli darò una chance

 
Alle 14 gennaio 2024 alle ore 19:55 , Blogger Alligatore ha detto...

Sì, Elfoscuro, anche io non sapevo bene di cosa trattasse. Sapevo solo che "parlava" di Stanlio e Ollio a fine carriera, ma in realtà sembra dire qualcosa di più.

 

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