venerdì 18 agosto 2023

Splendido novantenne

Roman Polanski, oggi 90 anni

 

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sabato 4 aprile 2020

Biografie #iorestoacasa

Chi si ferma è perduto - Ennio De Concini: memorie di un fallito di successo è un libro che mi ha tenuto compagnia a lungo (e continua a farlo). Scritto dal giornalista e scrittore Jonathan Giustini, è una specie di confessione psicanalitica con un paziente che non vuole collaborare. Ennio De Concini è il "paziente", nome che forse ai più giovani dirà poco, ma che è stato per più di cinquant'anni uno dei nostri maggiori sceneggiatori. Dai film popolari al grande exploit della pellicola di Pietro Germi Divorzio all'italiana, Oscar alla sceneggiatura originale (da qui la splendida copertina con una giovanissima e sorridente Stefania Sandrelli), poi esperienze in giro per il mondo, dall'Urss di Chruščëv alla Swinging London, e poi ancora grandi film in Italia, il cult televisivo La Piovra, dagli ascolti record, e altri grandi successi tv, tra Rai e tv di Berlusconi, che se lo contendevano come una star. Il bello è, che nonostante il successo, l'amicizia con personaggi quali Polanski o Kubrick, solo per dirne due, l'essere testimone di momenti importanti della cultura del Novecento, a lui non interessava nulla. Almeno questo è quello che si capisce leggendo questa memorabile biografia. Un libro rimasto paradossalmente nel cassetto per anni, uscito solo nel 2019, ben 11 anni dopo la morte di De Concini, grazie anche alla meritoria insistenza della Iacobelli Editore. Leggetelo, potrebbe ispirarvi poi una bella serie di film da vedere in questi giorni a casa ... o anche dopo. Su RaiPlay c'è sia Divorzio all'italiana sia La Piovra, e quasi quasi questa sera ci guardiamo il primo.
Per approfondire, leggete la mia intervista a Jonathan Giustini qui.
Per acquistarlo dal sito della IACOBELLI EDITORE qui.

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lunedì 6 gennaio 2020

Un anno al cinema… il 2019.

Ecco la consueta lista dei film visti al cinema nel corso dell’anno appena finito. Ben 50 sono le pellicole viste nella buia sala cinematografia nell’anno appena passato. Un bel numero tondo, che conferma la nostra passione principale. Un anno al cinema molto soddisfacente, con opere che resteranno a lungo. 


Ecco la consueta lista dei film visti al cinema nel corso dell’anno appena finito. Ben 50 sono le pellicole viste nella buia sala cinematografia nell’anno appena passato. Un bel numero tondo, che conferma la nostra passione principale. Un anno al cinema molto soddisfacente, con opere che resteranno a lungo.

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giovedì 8 agosto 2019

Cinquant'anni senza Sharon Tate

Sono da sempre affascinato e turbato per la triste vicenda di Sharon Tate, moglie di Roman Polanski, barbaramente uccisa 50 anni fa da alcuni membri della Family del pazzo criminale Charles Manson. Fine dell'Estate dell'amore? Dei sogni di un'intera generazione? Sicuramente in quell'estate del 1969 qualcosa si chiuse, tutto il 1969 mostrò segni di fine d'epoca (in Italia, a dicembre ci sarà la Strage di Piazza Fontana). Tarantino ne ha fatto lo scenario del prossimo suo attesissimo film C'era una volta a Hollywood, che non vedo l'ora esca nei nostri cinema. Per adesso voglio ricordare Sarhon Tate, attrice di pochi film, tra  i quali credo di avere visto solo Per favore non mordermi sul collo del marito Roman Polanski, tra i miei cineasti preferiti.

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domenica 28 ottobre 2018

Stagione di cenere, grande letteratura d'inchiesta

Ho letto questo romanzo di Pasquale Ruju al pc, un e-book, ma mi sono divertito come un libro vero, di carta, che consiglio di prendere. Io di sicuro prenderò anche i precedenti libri di Ruju usciti con e/o, la casa editrice delle avventure dell'Alligatore. Molti di voi conosceranno Ruju come autore di un sacco di sceneggiature di fumetti della Bonelli (Tex, Dylan Dog, Nathan Never, Dampyr ...), quindi conoscono la sua abilità nello scrivere storie, tra il fantastico e l'impegnato. Qui, con Stagione di cenere, lo fa davvero bene. Appassionante e intricato come un noir di Raymond Chandler o Dashiell Hammett, con un personaggio cinico e disincantato dal passato politico, il paparazzo Franco Zanna suo malgrado trasformatosi in detective dopo la morte di un industriale belga in mezzo a un incendio. Storia torbida nell'epoca del neoliberismo senza freni, con un sacco di personaggi importanti (in particolari quelli femminili, ma non solo). Si sente molto il lavoro d'indagine sull'industria degli incendi, che dalla Grecia alla Francia, non dimenticando l'Italia (isole comprese), è tutt'uno con la speculazione edilizia. Qui siamo in Sardegna, raccontata in modo molto cinematografico (a tratti ho pensato a Chinatown di Roman Polanski), tra vip, mare, mirto, Nepente e abbardente, coste splendide, scherzi, avventurosi viaggi in canadair, banditi gentiluomini  ... bello, veramente bello. Si legge che è un piacere.

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