domenica 16 febbraio 2020

Rece d'Alligatore: Anthony


Anthony, Walking On Tomorrow
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Esordio di genuino rock duro, in tutte le sue accezioni. Con chitarre gajarde in primo piano e il ritmo che costringerà il vostro piedino a battere ritmicamente in tutti gli undici pezzi di Walking On Tomorrow, e non solo il piedino. Disco pensato, registrato, meditato da Anthony dal 2013 a oggi. Fatto tutto in casa Walking On Tomorrow, con le proprie forze. E questo si apprezza.
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lunedì 17 dicembre 2018

Rece d'Alligatore: The Lizards' Invasion


The Lizards’ Invasion, IN-dependence Time
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Esordio davvero interessante questo dei vicentini The Lizard’s Invasion. Dopo alcuni anni di cosiddetta gavetta a partire dall’anno di formazione 2011, sbattimenti, cover (Led Zeppelin, Pink Floyd, Deep Purple, Toto), concerti con pezzi propri, concorsi, un paio di ep autoprodotti, altri concerti è venuta la volta del primo album, questo IN-dependence Time.
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martedì 21 aprile 2015

Due parole con i Walden Waltz


Walden Waltz tra poco in palude per presentare il loro esordio Eleven Sons, uscito solo da qualche giorno per Santeria/Audioglobe, uscito precisamente venerdì 17 aprile, sfidando eroicamente la sfiga. Del resto, la band di Arezzo è capace di affrontare forze del destino avverse, con ironia e forza morale, come quando si trovavano in un tour negli States e furono costretti a fermarsi per la rottura del furgoncino. Vinsero un concorso indetto dalla piattaforma web SonicBids, e volarono da costa a costa per fare un’altra serie di concerti ed esibizioni in radio. Durante questi concert, trovarono stimoli nuovi e incontrarono personaggi cult.
Tornati in Italia, dopo aver maturato una serie di esperienze importanti e la vittoria del LA Music Award: Most Outstanding Debut Release, per il singolo Looking Down registrato con il produttore Ron Nevison (The Who, Rolling Stones, Led Zeppelin), si sono chiusi in studio per registrare Eleven Sons. Undici tracce molto intense, sintesi perfetta tra urbano e selvaggio, serietà e ironia, una società che crea illusioni a getto continuo e allo stesso tempo sa come sapientemente distruggerti. È un album divertente e impegnato, con molti suoni folk-acido e un bel gruppo di amici, alcuni dei quali già passati in palude. Se fosse un film sarebbe Chiamami aquila, ma è un disco, un gran disco. Parliamone. Pronti?

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domenica 11 maggio 2014

The Vickers live in SmartLab Rovereto

Post sperimentale, in camera d'albergo,  per trasmettervi l'immediatezza di un gran live. Lo faccio dal telefonino, quindi per ora senza foto o tag (domani, al pc sistemerò tutto, perdonate gli errori). Il concerto é quello dei toscani The Vickers in quel di Rovereto , nel per me nuovo SmartLab, teatro con un'acustica eccezionale, che ha esaltato la forza della band (si trova lungo la strada del Mart, poco dopo il noto museo d'arte moderna).
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lunedì 16 dicembre 2013

Due parole con i Rubbish Factory

Stanno per arrivare per la prima volta in palude i Rubbish Factroy, con la loro carica di adrenalina pura e spirito punk-rock dai colori accesi. Arrivano direttamente da Roma, per presentare il loro fresco esordio The Sun, dato le stampe a fine novembre per l’eclettica label capitolina Modern Life. Undici pezzi che mettono a dura prova la mia coda, per la forza iconoclasta, il ritmo e le esplosioni quasi stoner. Undici pezzi per manco mezzora di musica, tiratissima, diversa, divertente; provate ad ascoltare il disco in streaming gratutito cliccando qui, e mi direte se dico balle o no. Poi, se, ritornerete sul blog, potrete pure dirmi la vostra preferita.
Sono in due ma fanno tanto casino: Gabriele Di Pofi e Marco Pellegrino, chitarra uno, batteria l’altro, entrambi voce dei Rubbish Factroy, nati solo due anni fa. Si sono fatti ritrarre in copertina con una faccia poco raccomandabile, colori acidi, e una rotellina in bocca (sembra presa in prestito dagli ingranaggi della macchina del Charlie Chaplin di Temi Moderni). Non per nulla la loro è musica della città, ritmi industriali, con chiari rimandi a QQTSA, Radiohead, Led Zeppelin. Si potrebbe pensare pure ai Fab Four ascoltando il singolo Bamsa (cercate in Rete il video, anche quello un pelo beatlesiano), ma quando i riferimenti sono così tanti, vuol dire che hanno trovato il loro battito animale. Pronti?  
PER CONOSCERLI MEGLIO

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giovedì 10 novembre 2011

Due parole con Sugarpie and the Candymen

Sono rimasto affascinato da questo gruppo al primo ascolto, sono rimasto affascinato dal loro nome, come dall’accattivante copertina, ma più di tutto dalla loro proposta musicale. Sugarpie and the Candymen, giovane quintetto piacentino, suona con grazia e grandi capacità tecniche, suona così di tutto. L’atmosfera è da ruggenti anni ’30, club fumosi e licenziosi dentro i quali trascinano perle imprescindibili tipo Rock And Roll/Heartbreaker, Whole Lotta Love, e il risultato conquista. La loro capacità di riscrivere in chiave swing i Clash come Duke Ellington, Blondie o i Guns’n’Roses è veramente incredibile.

Uno spettacolo sentirli in questo loro secondo cd, dopo l’esordio autoprodotto nel 2009. Swing’n’roll (titolo impeccabile) è da poco uscito con Irma Records, per il settore più sciccoso della label di Bologna, quello di Irma La Douce. Decisamente l’etichetta giusta per Sugarpie and the Candymen, che nei prossimi mesi ristamperà anche l’esordio. Una vera e propria crescita veloce, dovuta anche ai numerosi concerti in giro per il mondo: sette pezzi originali senza tempo, più sette cover in questo album. Sette spose per sette fratelli … pronti a sposarli?

VAI AL LORO MYSPACE

http://www.myspace.com/thesugarpiethecandyman

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giovedì 2 dicembre 2010

Io sosia di Mauro Rostagno

È difficile dire a chi si assomiglia fisicamente, non si è obbiettivi, meglio siano gli altri a dirlo, però confesso di aver sempre pensato di essere il sosia di Mauro Rostagno. Anche per questo mi sono divertito un sacco a leggere la storia a fumetti della sua straordinaria vita. Quarantasei anni vissuti intensamente: dalla contestazione studentesca a Trento (perfetti i disegni della città), al suo assassinio a Trapani, passando per la sinistra extraparlamentare, la contestazione all’unico concerto italiano dei Led Zeppelin (dove troverà un suo amore), l’apertura di Macondo, locale milanese ricco di cultura, fumetti, personaggi, alimenti equosolidali (il prototipo del centro sociale), le esperienze mistiche in India, la lotta alla droga e la denuncia diretta della mafia dall’emittente locale RTC… la morte. Insomma, prove tecniche per un mondo migliore, come recita il sottotitolo del libro pubblicato di recente da BeccoGiallo (già, ancora loro). Se faranno anche il film mi candido a protagonista …
Sul sito di SMEMORANDA una mia rece:
Da leggere: Mauro Rostagno – prove tecniche per un mondo migliore

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