martedì 29 novembre 2011

Mario Monicelli un anno dopo ...

Sul canale YouTube ALLYDIEGO (cliccateci sopra), tra i miei preferiti ho messo quella famosa intervista al compagno Mario Monicelli di Stefano Maria Bianchi a Raiperunanotte ...
Buona visione.

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lunedì 28 novembre 2011

Due parole con The Singers

Questa sera in diretta sul blog The Singers, un gruppo da Roma per la prima volta nella palude. Intervista difficile, in quanto quando metto su il loro recente cd la mia coda comincia a battere e non si ferma più, il pc trema tutto e scrivere diventa difficile. S’intitola The Room Went Black, ed è stato da loro autoprodotto con uno slancio e una freschezza simile al loro nome. Diretti e saltellanti, citazionisti con stile di tutto il pop-rock migliore, dai Beatles ai Franz Ferdinand e oltre.

Il loro singolo, Dance! Dance! Dance! è stato di recente scelto per lo spot di un noto brand di abbigliamento femminile, e questa la dice lunga sulla loro capacità di conquistare territori apparentemente lontani dall’alternative-rock di riferimento. Sapranno loro resistere alla moda? Credo di sì. Formatisi da poco più di un anno, sono riusciti a trovare attenzione e dare vita a The Room Went Black nel giro di soli nove mesi (come un bambino). Registrato a Roma, mixato a Londra, ora se ne parla anche nella mia palude. Pronti?

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http://www.myspace.com/thesingersband

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venerdì 25 novembre 2011

Facciamolo senza protezione ...

Rilancio la campagna contro il verificaparole, detto anche captcha, perchè mi sono accorto che molti nuovi amici blogger (e anche qualche vecchio), lo tiene ancora attivo nel suo blog. Non serve a nulla, fa solo perdere tempo a chi vuole commentare nei vostri post. Io l'ho tolto da un anno, e non ho avuto nessun problema di spam. Non lo sopporto, come non sopporto i commenti sottoposti alla censura e ogni limitazione della libertà. Siate adulti, toglietelo e fatelo senza protezione, voi e i/le vostri amici/che. Diffondente il messaggio per una corretta e più efficace pratica di scambio d'opinione nella blogosfera ...

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mercoledì 23 novembre 2011

Tiro fuori anche questa

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lunedì 21 novembre 2011

Due parole con i Kisses From Mars

Ancora la Romagna al centro del discorso, ancora Ravenna, città musicalmente molto viva in questo periodo. Almeno a sentire i dischi dei giovani musicanti sempre più presenti nella mia palude, come questi Kisses From Mars. Diversi dal folk-rock acido dei conterranei Lovespoon, i KFM sono degli appassionati di rock psichedelico dilatato/dilatante. Il loro esordio targato Discodada (un nome per tutti, Simona Gretchen), corre lungo questo promontorio: pezzi lunghi, poche parole, titoli suggestivi come Sunset Of The Giant, Albatross, Senses.

Birth of A New Childhood, questo il titolo dell’album, un po’ poetico e un po’ ironico, un po’ mistico, un po’ politico, segnala che convivono molte anime nella loro musica. Sicuramente poco italiana, molto nordica, può indicare la strada per una nuova infanzia del rock italico. Anche il modo di proporsi dei KFM (o Baci da Marte, se preferite) è originale: una ragazza che balla durante i loro concerti, segnalata come membro effettivo della band. Dicono di prediligere la comunicazione attraverso i suoni rispetto a quella attraverso le parole. Questa sera rovesceremo la cosa. Parole scritte sul blog, quelle dei Kisses From Mars. Pronti?

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http://www.myspace.com/kissesfrommarsband

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sabato 19 novembre 2011

Costretto a tirarlo fuori ancora


NON TOCCATE I REFERENDUM

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giovedì 17 novembre 2011

Due parole con i Lovespoon

Lovespoon questa sera per la prima volta nella palude… ed è un vero piacere. Giovane quartetto proveniente da Ravenna, ha preso il suo nome da una tradizione gallese, cioè quella di fare un cucchiaio di legno decorato e intagliato a mano che il fidanzato regalava poi alla sua amata come pegno di amore ed affetto. L'intagliatore doveva essere molto abile perchè il cucchiaio doveva derivare da un singolo pezzo di legno. Insomma, artigianato romantico, quello che i Lovespoon fanno con le canzoni.
Undici canzoni di sano rock come piace a me, a tratti elettrico, a tratti folk per questo loro omonimo cd autoprodotto con molta cura e determinazione. Suggestioni e nomi ne sono stati fatti molti per loro, dai Velvet Underground al Neil Young più acustico. A me ricordano band come Green on Red o Dream Syndicate, quel rock acidulo sempre intenso, romantico senza cadere nel banale. Ma quando i nomi citati sono troppi, o sono dei copioni, oppure hanno trovato la loro strada. Per me è la seconda che ho scritto… e allora benvenuti nella palude Lovespoon. Pronti?
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http://www.myspace.com/lovespoonband

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mercoledì 16 novembre 2011

Intervallo

And there was much rejoicing
Terry Gilliam art from Monty Python and the Holy Grail

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martedì 15 novembre 2011

Due parole con Fabrizio Cammarata & The Second Grace

Fabrizio Cammarata & The Second Grace questa sera in diretta per la prima volta sul blog, una cosa che mi fa immensamente piacere: uno, perché tra i mille impegni Fabrizio ha trovato un momento per un salto in palude, due, perché il disco che sta portando in giro è veramente notevole. Si tratta di Rooms, uscito magicamente in data 11.11.11, con la bella label Via Audio Records, prodotto dal mitico JD Foster, registrato tra la sua Sicilia, New York, Portland, Tucson, Kingston. Insomma, un disco internazionale, che ha tra gli ospiti, solo per fare un nome, Joey Burns dei Calexico. Nonostante questa presentazione mainstream, Rooms ha la bellezza delle cose intime, della buona musica veramente indipendente.
Ascoltandolo, in certi momenti mi ha ricordato Nick Drake; forse per gli arrangiamenti, forse per la voce, forse perché il nome della band nasce dai versi di una sua canzone (Fly, molti amici del blog conosceranno di certo). Questo per dire della forza intima di questo disco. A tratti colorato e surreale, come la copertina con al centro Fabrizio, e dietro a lui tante storie. Rooms, per dirla con una battuta, è un disco che pensa globalmente, ma agisce localmente. Insomma mi piace e non vedo l’ora di parlarne con chi l’ha fatto: Fabrizio Cammarata & The Second Grace. Sì, proprio Grace. Pronti?

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sabato 12 novembre 2011

30: paura di volare

Da: jacopo@30.it

A: lorenzo@30.it
Data invio:
lunedì 12 novembre 2001 20.34
Allega:
Make Love not corrida.JPG
Oggetto:
R: niente australia, troppa paura del volo

Paura di volare è stato uno dei libri di culto del sessantotto. Curioso che sia ritornato di moda oggi...

Così niente Australia. Niente canguri, niente Brisbane. La Spagna, si, bella anche la Spagna. Terra amata da Hemingway. Ho appena letto un suo libro di racconti più un suo testo teatrale (l’unico che ha scritto), ambientati durante la guerra civile. Sai quel periodo storico che un amico di Teresa crede di rivivere in Afganistan ai giorni nostri?; che scemenza, lasciamo stare. La Spagna, la terra di Pedro Almodóvar (ti ricordi la rassegna completa dei suoi film vista assieme al Marziano?). La terra delle spagnole dal sangue caliente che tu potrai guardare ma non toccare (hai, hai, hai!). La terra del mundial dell’ottantadue, con Pertini che teneva in mano la coppa del mondo vinta contro in tedeschi. Quelli si che erano tempi: un presidente partigiano, altro che i presidenti operai/imprenditori/ecc. di oggi. La Spagna delle corride purtroppo. Non andate alla corrida. Chiudetevi in camera da letto, fatelo in tutte le posizioni, ricordatevi che siete in luna di miele, scordatevi la corrida. In allegato ti mando un promemoria firmato Milo Manara (è la locandina che pubblicizza la sua mostra in corso a Verona all’ex macello, l’avrai di sicuro già vista).

Adios.

jacopo@30.it

---- Original Message ----

From:< lorenzo@30.it

To:< jacopo@30.it
Sent: Monday, November 12, 2001 11.17 AM

Subject: niente australia, troppa paura del volo

> ciao jac. tra poco parto. parto è vado via: viaggio di nozze

> in spagna. niente australia come avevamo

> scelto all’inizio. dopo l’undici settembre abbiamo cambiato idea.
> troppa paura di volare. sono tante le ore di volo da qui alla

> terra dei canguri. la spagna è vicina, raggiungibile in auto, poi fa ancora

> caldo. chissà, forse faremo il bagno in novembre. grazie per la tua lett
era

con la poesia. fai così con le tue colleghe in ufficio?
> ora ti lascio perché devo preparare le valigie. quando to
rniamo tu
> sarai il primo a venire a cena nella nostra nuova casa.

> ciao.

>

> Lorenzo e Silvia

>

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giovedì 10 novembre 2011

Due parole con Sugarpie and the Candymen

Sono rimasto affascinato da questo gruppo al primo ascolto, sono rimasto affascinato dal loro nome, come dall’accattivante copertina, ma più di tutto dalla loro proposta musicale. Sugarpie and the Candymen, giovane quintetto piacentino, suona con grazia e grandi capacità tecniche, suona così di tutto. L’atmosfera è da ruggenti anni ’30, club fumosi e licenziosi dentro i quali trascinano perle imprescindibili tipo Rock And Roll/Heartbreaker, Whole Lotta Love, e il risultato conquista. La loro capacità di riscrivere in chiave swing i Clash come Duke Ellington, Blondie o i Guns’n’Roses è veramente incredibile.

Uno spettacolo sentirli in questo loro secondo cd, dopo l’esordio autoprodotto nel 2009. Swing’n’roll (titolo impeccabile) è da poco uscito con Irma Records, per il settore più sciccoso della label di Bologna, quello di Irma La Douce. Decisamente l’etichetta giusta per Sugarpie and the Candymen, che nei prossimi mesi ristamperà anche l’esordio. Una vera e propria crescita veloce, dovuta anche ai numerosi concerti in giro per il mondo: sette pezzi originali senza tempo, più sette cover in questo album. Sette spose per sette fratelli … pronti a sposarli?

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http://www.myspace.com/thesugarpiethecandyman

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mercoledì 9 novembre 2011

Achtung, cadono banane!


Vignetta presa da Il Nuovo Male n.2
www.frigolandia.eu

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lunedì 7 novembre 2011

Due parole con Felix Lalù

Ritorna nella palude Felix Lalù e non è un ritorno di poco conto. La prima volta che passò di qui (era il 1 aprile 2009, leggete "Intervista a Felix Lalù") stabilimmo insieme il record di commenti di questo blog e di permanenza in chat: 305 commenti alla fine, dopo 4 ore e 10 minuti in diretta. I giorni seguenti si aggiunsero altri 7 commenti, per mettere al sicuro il record, poi mai eguagliato. Allora presentava el sesentiva soul , prodotto da La Ostia- Registrazioni Artigianali, divertente demenziale, fatto tutto in casa; oggi presenta È cosa buona e giusta.

Anche questo nuovo cd, uscito in ottobre per la stessa sua label trentina, è dissacrante e ben suonato. Registrato dalla Piccola Orchestra Felix Lalù (one man band di neomelodico alpino e punk da cameretta) con un microfono da ufficio da 27,90 euro al grido di No Fonico! No Scheda Audio! No Hi-Fi! Undici pezzi scoppiettanti, sorprendenti e mai banali, più la bonus track emblematicamente intitolata Silvio, rimembri ancora. Andate ad ascoltarlo tutto cliccando qui http://felixlalu.bandcamp.com/, oppure cercatelo negli innumerevoli concerti a Trento e dintorni (mercoledì sarà al mitico Centro Sociale Bruno poi Padova, Bolzano, Belluno…). Ma bando alle ciance, la parola a Felix che scalpita....

VAI AL SUO BLOG Felix Lalù

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sabato 5 novembre 2011

Post n. 601 ...

Mi sono accorto che c'è un numero tondo nella mia bacheca e mi ha fatto impressione. Riguarda i post fatti: 600 ... stanco? No, non risponderò come il protagonista della bella vignetta di Giuliano: si posticchia.
Così non mi fermo, rilancio e dedico il post 601 al nuovo numero di Frigidaire che trovate in edicola con 4 mie nuove rece (... A Toys Orchestra, Karl Marx was a broker, Lapingra, N.A.N.O.), e al Nuovo Male n.2, diretti entrambi da Vincenzo Sparagna.

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giovedì 3 novembre 2011

Due parole con Daniele Tenca

Questa sera parliamo di Blues con uno dei pochi veri bluesman italici in circolazione: Daniele Tenca. Quale posto migliore della mia palude? Una palude sempre piena di musica, impegno politico e travolgenti passioni. Cose che ho trovato in Live for the Working Class, recente cd di Daniele uscito per Route 61, label di autentico culto per gli appassionati della musica del diavolo e dintorni. Come si capisce dal titolo, un disco live, registrato in una delle 70 date del Blues for the Working Class Tour (Amigdala Theatre, Trezzo sull’Adda, in una fredda notte dicembrina).

Tutto nasce dal precedente album del bluesman lombardo, Blues for the Working Class, cd con i piedi piantati nella realtà italica, con dei riferimenti sicuri nella patria del blues. Una copertina con due caschi di operai, e dentro canzoni sui lavoratori delle INNSE (vi ricordate quei 4 uomini 8 giorni sul carroponte per difendere il lavoro? Uno dei momenti di questa crisi…), sulla precarietà in generale, su certi amori incasinati, più alcune cover di peso: Factory di Bruce Springsteen (nel live c’è anche Johnny 99 e Red Headed Woman), Eyes on the Prize, sostituita in questo cd dal traditional John Henry. Insomma, un sacco di cose … parliamone!

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mercoledì 2 novembre 2011

Pasolini 36 anni dopo ...


Significativo che sia stato assassinato dopo aver girato l'immenso Salò, o le 120 giornate di Sodoma, film sull'Italia del passato, forse del presente (e del futuro?). Pasolini conosceva più di ogni altro il nostro paese. Servirebbe uno come lui oggi. Sul canale YouTube ALLYDIEGO (cliccateci sopra) l'ultima intervista prima di essere assassinato, 36 anni fa. C'è tanto da imparare ...

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