Woody Allen, 90 anni di risate
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Cultura Rock a 360°
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Nel giorno della morte di Alice ed Ellen Kessler, morte insieme, come sono vissute insieme, morte in modo civile a 89 con la pratica del suicidio assistito (una notizia che non dovrebbe essere una notizia), vengo a sapere che nella mia città negano l’aula dell’Università per un incontro sulla Palestina (tra gli ospiti ci doveva essere anche Greta Thunberg). Motivazione, leggo in un articolo online del quotidiano della mia città, la legge sulla par condicio (in Veneto ci saranno le regionali il 23 e 24 novembre). Mi viene da ridere per non piangere? Cosa centrano questi giovani studenti, universitari e medi con le elezioni, le noiose elezioni regionali dove si sa già come andrà a finire? Cosa centra la Palestina, dove stanno massacrando un popolo come gli indiani nelle Americhe, gli armeni eliminati dai Turchi, gli ebrei nel centro della civile Europa? Vi rendete conto? E intanto su Rai 3 passa finalmente No Other Land, documentario Oscar che fa vedere cosa succedeva e succede in Palestina (è una finta tregua, lo sanno anche i sassi). Commuove tutti, o quasi … io lo vedrò su Rai Play, cercatelo lì se non l’avete ancora visto. E poi mi andrò a bere un brulè dai giovani dell’università di Verona, che non possono fare il loro incontro sulla Palestina, con testimoni diretti del massacro in atto. Per la par condicio, pensate! Rido per non bestemmiare. E domenica andrò a votare comunista, come ho sempre fatto. Con poco entusiasmo questa volta, più che altro perché me lo consiglia l’amico Pier Paolo Capovilla. Oggi è pure la festa dei gatti neri. Auguri!
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Io so.
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Nel mio piccolo comune di manco 3000 abitanti, ci sono ben due negozi di biciclette, e questa è una bella cosa. La scorsa estate ho perso la mia borraccia di alluminio e ne ho cercato subito un’altra. Vado in un negozio, quello mio preferito, e mi dice che non tiene borracce in alluminio, non vanno: le vogliono tutti solo in plastica. Allora vado nell’altro negozio e mi dice la stessa cosa, Ne prendo un paio, anche se sono molto deluso, ma ho un bel giro da fare e avrò sete. Le ho usate solo quella volta, poi online ho preso due belle borracce in allumino blu. Mi chiedo, e chiedo ai ciclisti: perché preferite le borracce di plastica? Puzzano, sono di plastica (e già qui), durano meno anche se costano un po’ meno … io, borracce in allumino tutta la vita.
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Quando ho sentito della morte di Diane Keaton, ho pensato che avrei dovuto farne un post. Su questo blog ho spesso parlato del suo film che l'ha, secondo me resa immortale: Io e Annie. Sì, ne ha fatti un miliardo di altri importanti, ma questo è il suo film, dove in buona parte era lei. In quel periodo era la compagna di Woddy Allen anche nella vita, e in questo film si racconta di una storia d’amore che finisce, ma che al protagonista Alvy Singer (Allen stesso), rimarrà sempre nel cuore. Non riuscirà più a divertirsi con una donna come con lei: come andare al museo, o cuocere le aragoste, o andare in una libreria. Film veramente stupendo (a parte le aragoste), amato da tutti i fan di Allen, l’Allen delle grande commedie classiche come Manhattan, Provaci ancora Sam, Amore e guerra, Il dormiglione, film dove c’era sempre lei Diane Keaton. La Keaton che tornerà poi in altri capolavori del genietto newyorchese come Radio Days e Misterioso omicidio a Manhattan. Perché con Woody era rimasta amica, vicina anche nel periodo degli scandali sessuali risolti con l’assoluzione, quando molti si allontanarono da lui. Insomma, un grande amore il loro. Tanto che, sono pronto a scommettere Allen la seguirà a breve (e si tocca). Ma restando alla grande attrice (anche produttrice, sceneggiatrice, regista), oltre al binomio vita arte con Allen, va ricordata per altri grandi film, da Il Padrino a Reds, La Tamburina, Il Club delle prime mogli, Tutto può succedere. Io però stasera, dopo cena, mi guarderò per l’ennesima volta Io e Annie.
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