sabato 31 gennaio 2015

Una settimana NO CAPTCHA

Questo sopra è il simbolo del primo NO CAPTHCA DAY, fatto con successo il 13 febbraio 2013. Tanta acqua è passata sotto i ponti da allora, il CAPTCHA nei nostri blog si è trasformato in un fantasma (c'è la richiesta di scrivere paroline, ma se non si scrivono si può commentare lo stesso). Insomma, un CAPTCHA spaventapasseri. 
In molti altri siti invece c'è ancora, fa perdere tempo e impedisce ai non vendenti di commentare. Ecco il perché di una nuova edizione, che questa volta non sarà un giorno, ma una settimana intera. Il 13 febbraio 2015 è in programma l'iniziativa M'illumino di Meno, campagna radiofonica di sensibilizzazione dei consumi energetici promossa dalla trasmissione radio Cartepillar, alla quale aderisco. Per impedire una sovrapposizone ho pensato ad una settimana intera di NO CAPTCHA.
Domenica 8 febbraio alle a partire dalle 00,30 metterò il nuovo simbolo NO CAPTCHA disegnato da Fabrizio del blog Haldeyde's graffiti, che potrete ricopiare dal mio blog o richiedere alla mia mail pubblicandolo alla stessa ora. Per tutta la settimana potrete mettere dei post no captcha (Moz, del blog Moz O' Clock sta preparando una sorpresa delle sue). Poi, domenica 15, farò un post riassuntivo di tutta la settimana, durante la quale dovrebbe esserci stato un dibattito nei nostri blog sul tema ... Tutto chiaro? Se avete dubbi, domande, o idee, scrivetemi qui, nei commenti, così rispoderò a tutti.

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giovedì 29 gennaio 2015

Due parole con i Mandrake



Mandrake in palude tra poco e sarà grande festa. La giovane band livornese ha fatto un disco di autentico culto, per la forza cosmica che esprime, per le collaborazioni sfruttate al meglio, per la vibra. Sì, Dancing With Viga mi prende molto. L’ho già fatto partire in cuffia, se volete ascoltarlo anche voi cliccate qui, non ve ne pentirete. Cantautorato psichedelico, pop-rock molto folk con vari rifermenti internazionali, da Sufjan Stevens a Damien Rice, Devendra Banhart … Credo di aver reso l’idea, e se non è stato così la copertina farà il resto: giocattolosa e colorata, acida e ancestrale.
Nati nella bella città toscana cinque anni fa i Mandrake si sono formati attorno a Giorgio Mannucci, già voce e chitarra dei The Walrus, che ha cercato e trovato i suoi compagni di viaggio nel web. Sono così arrivati il violino e la viola di Asita Fathi (esperienze con l’Orchestra Sinfonica di Sting nel 2011, membro dell’Orchestra sinfonica di Grosseto e La Spezia), il contrabbasso di Stella Sorgente (nell’European Union Youth Orchestra e nell’Ensemble del Festival Puccini, pure vice sindaco di Livorno, chiapperi), la tromba di Mauro La Mancusa e la batteria/percussioni di Dario Gentili (NSambo). Un disco nel 2012 (Zarastro, portato molto in giro, anche fuori Italia), un disco ora, questo, uscito per la Riff Records. Parliamone. Pronti?

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mercoledì 28 gennaio 2015

Una donna al Quirinale ...

Io per il Quirinale punto su di una donna, la Finocchiaro ... Angela, ovviamente.

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lunedì 26 gennaio 2015

Due parole con Rocìo Rico Romero

Tra poco in palude una delle più belle voci d’Europa, quella di Rocìo Rico Romero, bolognese di origini andaluse, musicante giramondo con una voce che in(canta). Tante e disparate le sue esperienze artistiche, per questo le sue corde vocali sembrano uno strumento musicale tra gli altri: dalla formazione flamenca nel suo paese d’origine alla lirica in Italia, dall’India con un lama tibetano (il Venerabile Norsang, capo cantore del monastero di Gaden) a diverse collaborazioni con musicanti pop d’Italia. Per questo Roca Básica suona così vario e allo stesso tempo compatto.
Roca Básica, uscito a fine 2014 per Liquido Records, bella realtà delle indie con un catalogo da seguire (già passati qui alcuni artisti dell’etichetta), prende il nome da uno dei componenti fondamentali che formano la terra da dove Rocìo proviene, Huelva, porto dell’Andalusia a 9 km dall’oceano. Per questo, il suo pop elettronico voce/chitarra con inserti ritmici, sembra qualcosa di naturale. Non a caso nessuna canzone dell’album ha questo titolo, tutte ne sono impastate. Cantato in spagnolo, con qualche episodio in italiano, Roca Basìca non ci si stufa mai di sentirlo. Parliamone. Pronti?

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sabato 24 gennaio 2015

IL NUOVO MALE E FRIGIDAIRE R-ESISTONO

Finalmente è tornato in edicola IL NUOVO MALE con FRIGIDAIRE come inserto. In questi giorni bui, dove integralisti di tutti i tipi, dall'oriente all'occidente, cercano di fermare la libertà in modo brutale e/o propagandistico, è bene che pubblicazioni come queste restino in vita. Vi invito a cercarlo in edicola, oppure, meglio, ad abbonarvi come ho fatto io ... poi non piangete lacrime di coccodrillo.
QUI I CONTENUTI

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giovedì 22 gennaio 2015

Due parole con Roberto Fedriga



Roberto Fedriga tra poco in palude con il suo esordio omonimo. Bello il disegno sulla copertina, la donna del ritratto sembra stia ascoltando proprio la sua musica. Cantautorato lieve, tra il jazz e il folk-rock, poetico, ironico, pieno di cose. Un esordio soave, che punta sulla voce, su testi minimali e arrangiamenti originali. Dieci pezzi per una mezzora e rotti di musica, un album da ascoltare attentamente. Dato alle stampe per la Undersound lo scorso settembre dal giovane cantautore bergamasco, ancora adesso l’ascolto come la prima volta. È un gran merito.
Roberto Fedriga per scrivere ed eseguire le canzoni del disco, dice di essersi ispirato in parte a letteratura e cinema, in altri casi sono storie che aveva in testa da anni, ed è riuscito a tradurle in musica. C’è da crederci ad ascoltare pezzi come Divina D. o Woyzeck, Trabucco piuttosto che Sirena stonata … istantanee di provincia, riferimenti alti e bassi. Del resto sono varie e stratificate le esperienze di Roberto: da cantante in varie rock-band della scena bergamasca allo studio del canto jazz con un maestro quale Boris Savoldelli. Non poteva mancare il bagno in palude … Pronti?

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mercoledì 21 gennaio 2015

No captcha day 2015 ... scervelliamoci

Come ogni anno, oramai da tre anni, il 13 febbraio è dedicato al NO CAPTCHA DAY. Nell'immagine del post, vedete i baldi giovani di South Park intenti scervellarsi per trovare l'idea più originale, ormai la manifestazione è internazionale. E voi? Cosa state pensando? Volete partecipare? Basta un semplice post, il 13 febbraio, o un disegno, una canzone, un filmato... sono sicuro che sarà una bella giornata.   

AGGIORNAMENTO POST

Visto che il 13 febbraio 2015 la trasmissione radiofonica Cartepillar ha organizzato M'illumino di Meno, campagna radiofonica di sensibilizzazione dei consumi energetici, propongo di dedicare al NO CAPTCHA l'intera settimana, con post dedicati a partire da lunedì 9 a domenica 15 febbraio. Lascio alla vostra fantasia il come e dove ...

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lunedì 19 gennaio 2015

Due parole con Johnny Mox



Johnny Mox in palude, finalmente Johnny Mox in palude. Dico così, perché ho incrociato molte volte questo nome, ma non ero mai riuscito ad approfondire la musica dell’artista trentino. Bello che succeda con questo disco forte, attuale nei testi e nelle intenzioni, ricco di musicalità diverse. Obstinate Sermons, uscito da qualche settimana con l’interessantissima label Woodworm, ha l’ostinazione al suo centro. Un lavoro interamente incentrato sul tema dell'ostinazione, sì, una determinazione costante a non arrendersi davanti alle macerie di un paese che si sgretola. Lo senti nella ritmica pressante, e nel cantato personale, caratteristico, quasi un altro strumento musicale.
Prodotto/registrato/mixato all’Igloo Audio Factory dall’amico Andrea Sologni dei Gazebo Penguins, che accompagnano Johnny Mox nel tour di presentazione di Obstinate Sermons, masterizzato all’Alpha Dept da Andrea Suriani, è stato scritto tutto da Mox. Forte, fortissimo dicono, anzi, esplosivo il live (sabato scorso erano al mitico Covo di Bologna, chissà che serata). Esplosivo è pure su disco, lungo tutti i nove pezzi che lo compongono. Musica viva, davanti a chi l’ascolta (sentite qui). Molto bella la presenza anche del sitar nel pezzo conclusivo dell’album, il più acido e dilatato del mazzo. Un bel modo di chiudere. Ora invece apriamo l’intervista. Pronti?

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sabato 17 gennaio 2015

Due giorni, una notte, film da vedere!

Torno ora su di un film uscito lo scorso anno, perché mi è parsa una delle pellicole più interessanti viste al cinema e invito tutti a vederla se non ci siete ancora riusciti. Si tratta di Due giorni, una notte dei fratelli Dardenne. Si parla di lavoro in questo film, come solo i fratelli belgi sanno fare, una situazione estrema con protagonista una donna a rischio licenziamento. Situazione limite, per come accade (pare impossibile si possa fare così sul posto di lavoro), che serve però a mettere in luce un sacco di aspetti della nostra epoca. Una leggerezza di scrittura invidiabile, per trattare argomenti (società/lavoro/individui/masse) pesanti come macigni. Un modo diretto e semplice che incanta.
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giovedì 15 gennaio 2015

Due parole con Carolina Da Siena



È in arrivo in palude Carolina Da Siena, giovane talentuosa cantautrice pugliese all’esordio su disco. Un disco molto bello, del quale già si parla in giro per la Rete, un disco che uscirà ufficialmente solo il 20 di gennaio, ma che è possibile ascoltare in questi giorni sul sito di Rockerilla (cliccate qui per ascoltare la sua musica). S’intitola Klotho, come la più giovane delle Moire, le tre divinità che presiedono al destino dell’uomo secondo la mitologia greca, quella che tesse il filo della vita. Un filo che lega le undici canzoni dell’album, cantate in italiano dall’intensa voce di Carolina.
Prodotto dall’interessante label di Alberobello, la Piccolo Bottega Popolare, con la produzione artistica di Jacopo Andreini, che ha voluto raccogliere i suoni in diverse situazioni (non solo in studio), Klotho è contraddistinto da musica viva e testi tra il personale e l’universale. Scritti da  Carolina Da Siena, arrangiati da lei insieme ai due musicisti che l’accompagnano sempre (Alessio Ciocia al basso, Valeria Agrimi batteria/percussioni/toys), sono un concentrato di emozioni e sfoghi profondi, simili a quelli di uno scrittore giovane. Un bel modo deciso di esordire in un lungo. Mi piace. Parliamone. Pronti?
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