domenica 16 febbraio 2020

Rece d'Alligatore: Anthony


Anthony, Walking On Tomorrow
Autoproduzione
Esordio di genuino rock duro, in tutte le sue accezioni. Con chitarre gajarde in primo piano e il ritmo che costringerà il vostro piedino a battere ritmicamente in tutti gli undici pezzi di Walking On Tomorrow, e non solo il piedino. Disco pensato, registrato, meditato da Anthony dal 2013 a oggi. Fatto tutto in casa Walking On Tomorrow, con le proprie forze. E questo si apprezza.
Difficile dire di un pezzo rispetto a un altro, ma con una pistola puntata alla testa vi dico: I Want A Lie, intelligente glam-rock che dice molte verità sulla società di oggi, Get Off, pezzo che sembra un classico del hard-rock al primo ascolto lanciato contro il perbenismo a duecento all'ora, Your Eyes, strumentale dedicato alla paura, con espliciti omaggi al cinema de paura, con quel mischiarsi di suoni in crescendo grazie a un abile gioco tra tastiere e chitarre, Night After Night, divertente hard-glam-sexy sul potere della seduzione femminile, con chitarre che ci danno dentro come non mai, sensualità e ritmo.
Chitarre che ci danno dentro, ritmo, sensualità, potrebbe essere la sintesi perfetta di Walking On Tomorrow, esordio maturo, di un giovane trentacinquenne con già molte esperienze tra cover-band, registrazioni e tanti buoni ascolti di classico rock piacevolmente duro. Per chi ama le chitarre, i Led Zeppelin e detesta il pop.

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