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Citando
Faber, dico che "la cosa che più temo è che l'autorità attraverso il
consenso della maggioranza, lasci le maggioranze stesse libere di
scegliere come comportarsi nei confronti delle minoranze: emarginandole,
magari non soltanto non rispettandole, ma non tollerandole..." Mi pare
che è quello che è successo a Pisa, Firenze, Catania, Verona, e ancora prima a Genova nel 2001 o durante i lockdown. Fermo
restando che chi va a manifestare per la Palestina non
è una minoranza, numerica, ma è emarginata dal pensiero unico,
propagandato dai dai media di regime. Risposta giusta è quella di
riempire ancora di più le piazze, non per mera propaganda, ma perché la
piazza è viva, a differenza dei media, che sono morti e passano solo le
veline della maggioranza contro chi dissente. I politici che hanno
giustamente riempito le piazze ieri, lo devono continuare a fare anche
un domani, quando magari sostituiranno questo brutto governo. E dire
chiaramente, che una cosa così con loro non potrà succedere, che
metteremo i codici identificativi sulle divise, il reato di tortura
intoccabile. Solo così potranno riconquistare il voto dei delusi, di
chi, a torto, si astiene (io non l'ho mai fatto). Uno scambio alla pari
per impedire alle maggioranze di scegliere come comportarsi nei
confronti delle minoranze.
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