venerdì 16 febbraio 2024

In palude con Stella Burns

NOTE SINTETICHE ALL’ASCOLTO DEL DISCO
GENERE
Folk orchestrale, Acoustic rock, Americana

 DOVE ASCOLTARLO

Su tutte le piattaforme digitali da Spotify  a Bandcamp

 LABEL Brutture Moderne, Love and Thunder


PARTICOLARITA’
MICK HARVEY: Enigmatic, compelling, always charming. When Stella Burns asked me to guest on the album…I had no hesitation

JOEY BURNS/CALEXICO: I am pulled in by the magic of his voice (...)  I’m reminded of artists like Lou Reed, Elliott Smith and Bill Callahan (...) There’s a lot of beauty, tenderness and strength (...)

UMBERTO MARIA GIARDINI: Il nuovo lavoro di Stella Burns come una carezza proveniente dal nulla si materializza in ogni ascolto (...) Impossibile non farsi rapire dai suoni, difficile restarne immuni.

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 CITTA’ Bologna

DATA DI USCITA 26 gennaio 2024

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lunedì 12 maggio 2014

Due parole con i Portfolio

Stanno arrivando per la prima volta in palude i Portfolio, che presenteranno su questi schermi Due, loro secondo disco, come lascia intuire il titolo. Ma il titolo ha molteplici significati, tipo dualismo/ambivalenza, tipo necessario/dovuto, o altri, che cercheremo di capire durante l'intervista. Il gruppo emiliano ha prodotto da solo Due, con il contributo di molti nomi di culto della scena italica più viva. Penso a Jukka Reverberi dei Giardini di Mirò, a loro vicini, chitarra nel dilatato/dilatante pezzo finale, sonorizzazione del film documentario di Dziga Vertov su Lenin, penso alla voce di Laura Loriga (Mimes of Wine, già gradita ospite su questi schermi), o a quella di Claudia Domenichini, presenza fissa nei primi Portfolio.
Con questo loro secondo disco, i cinque di Castelnove ne' Monti hanno voluto dare una svolta rispetto ai loro primi prodotti (due EP e il full-lenght del 2012 The Standing Babas), nel senso di esprimere una maggiore dinamicità, anzi un maggior movimento. Questa intenzione si vede già dalla bella copertina colorata, con degli sportivi intenti a giocare, ma si dispiega alla perfezione nei sette pezzi dell'album. Canzoni con una ritmica ben presente nei primi brani, che si fanno via via più dilatati/dilatanti fino alla reinterpretazione della Criminal World dei Metro e alla conclusiva Three Songs About Lenin. Assaggiate Due cliccando qui, mentre ne parlo con la band... o anche dopo. Pronti?

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giovedì 31 gennaio 2013

Due parole con i Mimes of Wine

I Mimes of Wine per la prima volta in palude, ed è un vero piacere, perché per me il loro album è uno dei migliori usciti nel 2012. Dato alle stampe lo scorso novembre per la Urtovox, label dal gran fiuto, Memories for the unseen l’ascolto spesso, per le sue atmosfere magiche, molto adatte alle nebbie di questi giorni… ma anche al sole, visto le sua natura sfaccettata, ricca di momenti introspettivi, con molti di cambi di marcia. La voce di Laura Loriga, mai monotona, mai uguale, incanta e crea storie, comportandosi, a volte, come un altro strumento musicale (domani, venerdì 1 febbraio, aprirà in solo il concerto di Thony al Covo di Bologna, sarà una gran serata, fortunato chi ci sarà).
Album decisamente internazionale, poco italiano Memories for the unseen, mostra l’esperienza americana della cantautrice bolognese, e piacerà a chi ama gente come Nick Cave, PJ Harvey, per fare due esempi a me cari. Registrato dal Mariposa Enzo Cimino alla Casa del Vento, prodotto artisticamente, suonato ed arrangiato dagli stessi Mimi, fa sentire quello che la misteriosa copertina e il bel titolo promettono. Memorie per l’invisibile, memorie invisibili … questa sera cercheremo di fermarle per fissarle nella mente, rispecchiandoci come nella copertina. Pronti?

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